Ti lascio perché non ti merito e perché ti farei soffrire. A dare un’occhiata al Comunicato Ufficiale con cui il Presidente Ben Rosenzweig e il General Manager Alex Menta accompagnano alla porta Attilio Tesser vengono in mente certe scuse tra innamorati. “Il club desidera esprimere il suo sincero apprezzamento ad Attilio Tesser. Dopo aver acquisito un club in totale disordine, era chiaro che Attilio fosse la persona più adatta a fornire stabilità e organizzazione a una rosa che stava subendo un significativo turnover. In questo senso, Attilio ha avuto più successo di quanto potessimo immaginare. Riteniamo di essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia, ed è arrivato il momento di passare alla fase successiva del nostro progetto. La professionalità e l’integrità di Attilio sono indiscusse, e lui occuperà sempre un posto speciale nella storia della Triestina. Auguriamo ad Attilio tutto il meglio per il suo futuro”. L’1-2 al “Tognon” con la Pro Patria (terza sconfitta interna nelle ultime 4) impone il cambio in panca alla Triestina. Scelta che stupisce per tempistica e standing dell’allenatore. Non certo per la recente gestione tecnica e di spogliatoio. I cambi in corsa di ieri, specie sulla mediana, rappresentano un indice di un malessere ben più profondo di quanto, in superficie, non apparisse.

Dopo i no di Aglietti e Javorcic (entrambi in attesa di soluzioni in B), panchina del “Rocco” a Roberto Bordin. L’Unione è l’ottavo club del Girone A di Serie C a cambiare in corsa la guida tecnica. L’obiettivo alabardato restano i playoff. A meno 11 dalla vetta e a più 8 sull’Atalanta U23 quarta il finale di regular season ha tutta l’aria di un interludio.   

Giovanni Castiglioni  

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