Amarcord. Della serie, come chiudere un cerchio aperto più di 20 anni fa. L’ultima volta che la Pro Patria aveva battuto in trasferta la Triestina (13 maggio 2001), Riccardo Colombo era poco più di una promessa. Infatti non andò oltre il quarto d’ora per Porfido nel finale. Oggi a Fontanafredda lo spazio del fagnanese (seppur in altra veste tecnica) è stato di tutt’altro spessore: “Grande partita. Contro un avversario forte che ci ha messo in difficoltà quando ha operato i cambi offensivi. Devo fare i complimenti ai ragazzi. Atteggiamento perfetto, sempre aggressivi nei contrasti. Con la difesa che ha accorciato il campo come avevamo preparato. Devo fare un plauso perché abbiamo concesso il minimo. Peccato solo per i tanti gol sbagliati. Ma siamo stati bravi a reagire sull’1-1 e a non subire nessun contraccolpo. Penso sia stata la miglior partita dell’anno. Curatolo? Buon impatto. Da prima punta anche se può giocare anche da seconda“. Prodezze dei singoli. Laddove non arriva la volontà, ci si mette il caso: “Renault ha fatto un eurogol. Così come Redan, anche se non so se volesse tirare in porta…“. A playoff acciuffati, non resta che tenere il ferro caldo: “Da martedì torniamo al lavoro continuando a martellare“.

È arrivato mio fratello“. Cioè, da Ovidio e Raffaele Ceciotti (alias Renato Pozzetto nella non immortale pellicola di Castellano e Pipolo), a Guillaume Renault che accoglie il gemello Christophe. Roba da affari di famiglia. “Mi ha portato fortuna. Ma la dedica è per la nonna. Contento per la vittoria. Siamo in fiducia e si vedono i risultati del lavoro fatto“.

Giovanni Castiglioni (Interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919 Official)

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