“A chi non piace difendere, se ne può anche andare a casa”. Parole chiare e dirette quelle nel post partita di coach Herman Mandole, assolutamente insoddisfatto della prova offerta dalla sua Pallacanestro Varese contro la Dolomiti Energia Trento, che ha visto i biancorossi soccombere 110-87.
Non salva praticamente nulla del match il coach argentino, visibilmente deluso dalla prova offerta nella propria metà campo dai suoi ragazzi: “La partita non è andata bene né nel primo tempo né nel secondo. Abbiamo fatto bene in attacco nei primi 20′ ma per noi la difesa sarà fondamentale e non l’abbiamo fatta bene né nel primo tempo né nel secondo. Senza difesa non andiamo da nessuna parte. Non so cosa sia successo. 110 punti subiti non si può giocare in LBA, a chi non piace questa cosa se ne può andare“.
L’ASSENZA DI KAO IN CAMPO PESA SUL CONTO DEI PUNTI SUBITI: “Kao ha giocato 32′ e loro han fatto 110 punti, non penso sia solo la sua assenza un fattore. La squadra deve difendere con lui in campo o meno, con Mannion in campo o meno. Non dobbiamo cercare scuse. Abbiamo difeso malissimo, come squadra dobbiamo difendere bene, se no non possiamo giocare“.
UN PROBLEMA DI APPROCCIO: “Non lo so, abbiamo tre settimane per lavorare e sistemare la difesa“.
LIBRIZZI NOTA POSITIVA: “Matteo ha giocato benissimo ma quello che vogliamo e cerchiamo è che tutta la squadra giochi bene. Abbiamo fatto benissimo davanti nei primi 2 quarti, soprattutto nel secondo periodo quando abbiamo difeso bene. Dobbiamo estendere la prova del secondo periodo a tutto il match“.
Proprio Librizzi analizza il match: “Ci portiamo a casa un buon inizio, abbiamo giocato il nostro basket per 20′, con difesa aggressiva e corsa in transizione. Dobbiamo cercare di essere più costanti, è stato evidente ad un certo punto come abbiamo mollato il colpo ad un certo punto“.
COSA MANCA PER MIGLIORARE IN DIFESA: “Dobbiamo mentalmente cercare di essere squadra anche in difesa. A tratti si è visto, ora ci serve costanza“.
LA SUA GRANDE PROVA: “Ho sofferto molto in questi mesi. Ora mi sento benissimo, ho lavorato tutta l’estate per rientrare il prima possibile e non vedo l’ora inizi il campionato“.
IL SUO UTILIZZO DA PLAYMAKER: “E’ una cosa che voglio fare e che lo staff mi chiede. Cercherò di essere più regista quest’anno, senza dubbio“.
Alessandro Burin