Rimane ancora a secco di vittorie il precampionato della Pallacanestro Varese che cade 80-84 contro la Vanoli Cremona nella seconda ed ultima partita della Valtellina Summer League.

Un match nel quale i biancorossi faticano tanto, giocando sotto ritmo in attacco per 35′ e trovando grosse difficoltà in difesa, soprattutto nei primi due quarti.

Nemmeno il rientro di un Mannion da 23 punti e 6 assist basta ai biancorossi per trovare il primo sorriso stagionale, anche se coach Mandole nel post partita si mostra più rilassato rispetto alla gara contro Trento: “Nel secondo quarto non abbiamo difeso come vogliamo. Io non sono mai felice quando perdo, però penso che la squadra stia iniziando a capire che dobbiamo difendere se vogliamo provare a toglierci qualche soddisfazione, ed infatti nel secondo tempo abbiamo subito 37 punti dopo averne presi 47 nel primo. Il processo di crescita della squadra non si completa da un giorno all’altro, sono più soddisfatto di quanto fatto ma non certo felice. Per fare cose speciali ti devi allenare ogni giorno facendo cose speciali“.

SULLA POSSIBILE CRISI DI RIGETTO DELLA SQUADRA PER LA PRIMA PRESENZA STAGIONALE DI MANNION: “Sì, sicuramente avere Nico in campo cambia qualcosa nelle dinamiche di squadra. Nico, però, è il miglior giocatore della LBA, è il nostro capitano, sta crescendo di condizione e per noi sarà fondamentale. Finché ha retto a livello di condizione fisica a fatto bene, poi è calato, protestando troppo e perdendo qualche possesso che per noi era molto importante in quel momento ma sono errori che solo la poca condizione fisica ti porta a fare”.

SULLE BRUTTE PROVE DI BROWN E ALVITI: “Gabe penso abbia fatto bene, soprattutto in difesa, negli ultimi due quarti. E’ vero, ha sbagliato tanti tiri, ma è un giocatore che viaggia con il 40% da tre punti e sono sicuro che tornerà a segnare come sa. Per quanto riguarda Davide, è normale che in questo momento faccia fatica, perché si deve adattare ad un sistema di gioco completamente nuovo rispetto a qualsiasi altra realtà in cui ha giocato, però io ho 100% fiducia in lui, sta a me dargliela tutta per fargli prendere confidenza con il sistema e sta a lui darmi fiducia nel seguire quello che gli dico: sono certo che così facendo saprà essere una figura importante per noi”.

Alessandro Burin
Foto Ossola

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