Il secondo miglior attacco dell’intera categoria (quello dell’Atalanta U23 con 28 reti all’attivo, dietro solo al Benevento), opposto al peggiore del Girone A (ovviamente quello della Pro Patria, 9 gol realizzati come il Renate). Il tema della 14^ non può esulare dal mismatch tra i rispettivi reparti offensivi: la MiniDea segna a nastro, i tigrotti con il contagocce. Con discorso (quasi) ribaltato per le difese (5^ migliore contro 5^ peggiore del raggruppamento). E con 6 punti di margine in classifica giustificati dai 6 pareggi in meno dei nerazzurri a dispetto delle 2 sconfitte in più. Ma basta con i numeri che contano il necessario. Perché sabato a Caravaggio (ore 15, stadio Comunale), si affronteranno due squadre dalle filosofie opposte. Solo il campo dirà quale compromesso tecnico potrà essere raggiunto.    

Dea culpa

La più consistente delle 3 seconde squadre di Lega Pro. Contrariamente all’avvio deficitario negli altri due gironi di Juventus Next Gen e Milan Futuro, l’Atalanta U23 ha impattato la seconda stagione in terza serie come aveva chiuso la prima. Cioè, costituendo la principale alternativa alle solite note nel quarto di nobiltà della classifica del raggruppamento Nord. Confermato Francesco Modesto in panca nonostante le ripetute lusinghe ricevute durante l’estate dal tecnico calabrese, gli orobici hanno consolidato la vocazione di modello in sedicesimi della prima squadra di Gasperini. Tanto nel sistema (3-4-2-1 o 3-4-1-2) che nello stile di gioco (aggressività e accettazione su tutto il campo dell’uno contro uno). Nel 3-1 subito domenica a Salò dalla Feralpi (doppietta di Maistrello, rigore di Vlahovic e sigillo al 92′ siglato Di Molfetta), schierato 3-4-2-1 con Bertini in porta; Gyabuaa, Obric e Navarro in difesa; Bergonzi, Manzoni, Panada e Scheffer in mediana; Artesani e Vavassori trequarti alle spalle di Vlahovic in attacco. Il rosso ad Obric per fallo su chiara occasione da gol priverà sabato i bergamaschi della disponibilità del centrale Serbo.

Vanja gloria

No, non quel Vlahovic. Quell’altro. Cioè, non il solo omonimo e connazionale Dusan della Juve, ma il Vanja della Dea, Pichichi di Serie C con 10 reti (una ogni 84’ giocati) e 4 assist in questo primo terzo di stagione. Da addebitare al suo personalissimo cartellino 13 dei 20 punti stagionali (16 ovvero l’80% se mettiamo nel conto anche le assistenze), per una parabola realizzativa che a 20 anni lo proietta già tra i top di categoria. Tanto da figurare nella Lista UEFA della prima squadra e dall’aver esordito in Serie A con un rigore procurato (contro il Como) nei soli 23’ giocati in 2 presenze (l’altra con il Genoa). Vlahovi? rientra tra i 3 giocatori pro attualmente in doppia cifra. Gli altri 2? Facundo Lescano del Trapani e il “compagnoMateo Retegui. Qualche settimana fa alcuni siti fantacalcistici ne caldeggiavano l’acquisto virtuale in assenza del lungodegente Scamacca e in luogo del parecchio discontinuo Zaniolo. Azzardo o meno, la spigolatura è illuminante rispetto alle potenzialità dell’emulo di Lewandowski (il suo totem calcistico), legato al club nerazzurro sino al 2028. E chissà che tra qualche tempo non possa contendere il primato del patronimico all’altro Vlahovic di cui sopra.                   

Tutto su mia madre

Citazione dalla filmografia di Pedro Almodovàr per accennare ai trascorsi tra bustocchi e nerazzurri bergamaschi. 3 giugno 1956. Ultima gara in Serie A della storia della Pro Patria. La formazione allenata dal grande Carlo Reguzzoni batte l’Atalanta 2-0 (La Rosa, Toros) non riuscendo però ad evitare una retrocessione già maturata da tempo. Quella fu anche l’ultima gara in Campionato tra biancoblu e orobici che da allora si incontreranno solo una volta in Coppa Italia il 29 agosto 2004 (2-2 allo “Speroni” con doppietta di Pazzini e reti singole di Perfetti e Temelin). Il bilancio complessivo (Coppa a parte) è di 24 trascorsi (16 nella massima serie) con 6 successi tigrotti, 8 pareggi e 10 vittorie della Dea (2/3/7 a Bergamo). Al conteggio andrebbe sommata per puro dovere statistico anche l’amichevole del 29 settembre 2022 finita 4-1 per i la squadra del Gasp al Centro Bortolotti di Zingonia. Chiaramente l’Atalanta U23 di Francesco Modesto, non ha titolo assoluto per sommare i propri contemporanei (vittoria 1-0 Pro Patria all’andata e successo atalantino 4-1 al ritorno con doppietta ed assist del solito Vlahovic nella passata stagione), ai precedenti di cui sopra.

Giovanni Castiglioni  (foto Feralpisalò Official Facebook)

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