La Pallacanestro Varese è ripartita e lo ha fatto in maniera netta, concreta, con due vittorie nelle ultime due settimane contro Pesaro e Reggio Emilia. Lo ha fatto nel segno dell’acquisto top di Nico Mannion, che ha inevitabilmente cambiato le carte in tavola per i biancorossi. Lo ha fatto, confermando fino in fondo coach Bialaszewski e la sua posizione, con la società che non ha mollato la presa sul coach americano, dandogli fiducia anche nei momenti più cupi, e ce ne sono stati tanti in questa prima parte di stagione ed iniziando, ora, a ricevere i primi risultati concreti di questa scelta.

Una scelta che per ora tanti tifosi non condividono, come i pesanti fischi durante le presentazioni del coach nelle sfide interne contro Milano e Reggio Emilia testimoniano, ma che invece da addetti ai lavori anche di altre discipline, è stata più che apprezzata, come dal Direttore Sportivo del’HCMV Varese Hockey, Matteo Malfatti che, all’indomani della vittoria per 116-93 contro Reggio Emilia della OJM, ha lasciato un messaggio chiaro sui suoi profili social a sostegno di Bialaszewski ed elogiando la forza e la scelta della società e di Luis Scola di andare avanti per la propria strada e secondo le proprie idee e convinzioni, senza dar troppo ascolto ai mugugni dei tifosi.

Questo il messaggio di Malfatti.

All’indomani della grande vittoria della Pallacanestro Varese, il mio primo pensiero è stato per coach Bialaszewski.

Quante giornate ha dovuto passare sotto valanghe di insulti “Bialaout” e tante cazzate del genere.

Non conosco il suo passato e neanche la sua bravura (e non ho le competenze per giudicarlo) ma evidentemente se e’ stato scelto e non è mai stato messo in discussione da chi di basket ne capisce un motivo ci sarà.

Da parte sua mai un tono polemico, una forza psicologica da super eroe. Tutti noi quando abbiamo finito una partita arriviamo a casa le nostre famiglie con i nostri pensieri con mille dubbi e certezze, che non sono facili da affrontare in nessun campo ….forse nello sport ancora di più perché c’è tanta passione e pressione sulle spalle. Brava la società a non addossare a lui le colpe di un Rooster forse non adeguato, e cambiando ha dimostrato coi fatti che probabilmente le scelte erano necessarie (come nel nostro caso) riconoscendo i propri errori.

Quindi, ricordatevi sempre che dietro gli insulti c’è un uomo, c’è una società c’è uno staff che sono i primi a soffrire se le cose non vanno bene.

Bravo Coach Bialaszewski, ora puoi lavorare più serenamente anche se tutti noi sappiamo che mantenere l’equilibrio nello sport e la cosa più difficile perché arriveranno ancora momenti duri, dove verrete ancora contestati, e la partita straordinaria di ieri sera verrà completamente dimenticata.

Cerchiamo di fare uno sforzo tutti insieme, ricordando che nello sport si vince si perde, ma non si deve mai perdere la ragione dettata dalla passione dei nostri colori.

Bravo coach Bialaszewski brava Pallacanestro Varese. Una bella lezione.

Alessandro Burin

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