Varese accarezza soltanto l’idea di poter battere la Reyer Venezia, che s’impone a Masnago per 77-86. I biancorossi giocano una partita completamente sotto ritmo per pensare di poter dare fastidio agli orogranata ed hanno un solo sussulto nel terzo periodo quando Librizzi rialza la squadra dal -14 del 44-58 che sembrava aver chiuso definitivamente i conti.
Migliora la difesa, si, ma il problema, ora è l’attacco, che non fattura più quanto prima (considerando anche la prova di Scafati) e che, soprattutto oggi, è apparso molto poco fluido, oltre che avaro di idee concrete ed alternative al tiro da tre punti o ad iniziative 1vs5.
“La squadra con Sykes e Tyus è andata un pò fuori ritmo, abbiamo fatto bene quando abbiamo alzato la velocità ma lo abbiamo fatto per poco, soffrendo molto contro la loro fisicità. L’aver regalato 11 punti in un minuto nel finale del secondo quarto ci è costato moltissimo nell’economia del risultato”, dice coach Mandole in conferenza stampa.
SE SI ASPETTAVA DI ANDARE COSI’ TANTO SOTTO RITMO: “Non mi aspettavo di andare così tanto sotto ritmo oggi: nel primo quarto abbiamo fatto quello che volevamo, soprattutto in difesa. Nel secondo quarto abbiamo preso tanti brutti tiri e poi quegli 11 punti in 1 minuto che abbiamo subito sono stati deleteri. Anche nel terzo quarto abbiamo abbassato il ritmo e senza velocità noi non possiamo giocare perché abbiamo sfidato una squadra che fisicamente era più forte di noi”.
SI ASPETTAVA DI PIU’ DA JOHNSON E ALVITI: “Non hanno fatto una buona partita ma può capitare, dobbiamo pensare alla prossima partita e sicuramente faranno meglio”.
CREMONA SPAREGGIO SALVEZZA, E’ PREOCCUPATO?: “Siamo preoccupatissimi. Non ci sono scuse per questo momento e per questo trend. Oggi dovevamo vincere e non lo abbiamo fatto. Dobbiamo avere senso d’urgenza”.
IL MOMENTO DI HANDS: “Pensavo che con l’arrivo di Sykes, Hands potesse avere più tiri aperti ma questo non è successo anche per merito della loro difesa, se giochiamo lenti come stasera senza tiri in isolamento da tre facciamo fatica”.
CREARE QUALCHE GIOCO IN PIU’ PER LIBERARE HANDS AL TIRO: “Lui ha tanti giochi per poter arrivare a tirare piedi per terra da tre, il problema di stasera è che abbiamo eseguito con lentezza, giocando con la loro difesa schierata e questo non ce lo potevamo permettere ed infatti lo abbiamo pagato”.
Molto soddisfatto della vittoria in casa Reyer coach Spahija: “E’ sempre bello venire a giocare in un tempio della pallacanestro come Varese, dove non è mai facile vincere. Stasera si sono scontrate due filosofie diverse e ha vinto la nostra, abbiamo tolto tanto al loro gioco, per limitarli nel tiro da tre punti abbiamo concesso qualche penetrazione ma abbiamo fatto bene, controllando anche i rimbalzi. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che gioca molto bene in difesa”.
Alessandro Burin