Manca sempre meno all’esordio in campionato della Pallacanestro Varese, che sarà impegnata domenica 29 settembre alle ore 18:15 in trasferta contro la Germani Brescia.

Una partita dal sapore particolare, non solo perché sarà la prima sfida da “avversari” tra i biancorossi e l’ex capitano Giancarlo Ferrero, ma soprattutto perché sarà anche l’esordio in una partita ufficiale, in panchina, di coach Herman Mandole che ha esordito così nella conferenza stampa di presentazione del match: “Abbiamo finito un buon precampionato, soprattutto guardando al lato positivo delle cose. Abbiamo giocato senza Nico Mannion che è importante per noi ma abbiamo recuperato molto bene Librizzi che ha giocato più di quanto pensassimo. Abbiamo giocato partite buone altre meno, soprattutto rispetto al risultato, però la lettura che abbiamo sempre dato è stata rivolta al miglioramento giorno dopo giorno della squadra e sono tranquillo e fiducioso per domenica e per tutta la stagione. Ogni domenica non sarà vita o morte ma parte di un processo di crescita per arrivare a gennaio o febbraio in salute, con una squadra in fiducia”.

ESORDIO PER LUI IN PANCHINA DA CAPO ALLENATORE: “Non è la prima volta che faccio il capo allenatore, l’ho fatto anche con l’Argentina e in Giappone, però sarà la mia prima volta in Italia, un campionato tra i più competitivi in Europa. Io sono sempre lo stesso, sono tranquillo per il lavoro fatto e per la squadra costruita. Non pensiamo troppo a ciò che ci manca ma a fare il meglio con quelli che abbiamo. Sicuramente sarà una partita speciale per me così come per tutti i giocatori essendo l’esordio, però è solo una delle tante che ci attendono. Se riusciremo a vincere saremo felici ma non avremo fatto nulla, così come se dovessimo perdere non sarebbe una tragedia”.

IL SUPPORTO DEI TIFOSI: “Non abbiamo avuto ancora il modo di giocare a Varese ma i ragazzi americani potranno già scoprire il calore dei nostri tifosi e sarà molto importante. Vogliamo che i tifosi si riescano ad identificare con la squadra. Noi dobbiamo essere un gruppo in grado di contagiare i nostri tifosi e non l’inverso: se dimostreremo al popolo varesino che giochiamo con il cuore alla fine il pubblico ci darà calore e sostegno. Il popolo varesino è molto competente e sa riconoscere quando una squadra gioca con il cuore e la supporta al di là del risultato”.

LA PARTENZA IN TRASFERTA: “Non è una cosa che io posso decidere, chiaro che giocare in casa è diverso. Prendo ad esempio mio figlio che entra al palazzetto e canta sono Varesino e me ne vanto. Non sono ipocrita, è chiaro che giocare fuori casa o a Varese è diverso, però dobbiamo provare lo stesso a vincere”.

2400 ABBONATI: PESO O RESPONSABILITA’: “Sicuramente una responsabilità, quando sei a Varese è così. Me lo aspettavo e ne vorrei ancora di più. Se poi mi parli di pressione dico no, era peggio se avessimo avuto ero abbonati. Se noi ne abbiamo 2000, 3000 o 4000 è tutto positivo, è una pressione bella”.

SU BRESCIA: “Sono una squadra molto forte, due anni fa hanno vinto la Coppa Italia, la società fa uno sforzo economico importante ogni anno per costruire squadre forti. Siamo pronti ad affrontarli e andiamo a Brescia con la fiducia di poter competere con loro. Alla fine, se noi giochiamo con testa e cuore possiamo vincere o perdere ma siamo tranquilli di aver dato tutto”.

SULLA DIFESA CHE ANCORA NON FUNZIONA: “Abbiamo avuto partite buone e altre meno in difesa in precampionato. Abbiamo fatto male con Cremona, Trento, Reggio Emilia, mentre con Real e Minorca abbiamo fatto bene e penso che possiamo replicare queste prove. Io ho fiducia nella squadra e credo tantissimo nei miei giocatori”.

LA PRESSIONE MAGGIORE COME OBIETTIVO PRIMARIO: “Ci sono tantissimi modi di guardare la partita, c’è chi dice che devi segnare un punto di più per vincere e chi dice che bisogna prendere un punto in meno. Con Minorca e il Real abbiamo alzato la pressione e questo ci ha aiutato. Non siamo una squadra con un talento offensivo tremendo e scarsa in difesa. Vogliamo essere equilibrati in entrambe le fasi di gioco”

COME LIMITARE BILAN: “Kao e Aka dovranno essere bravi per rimanere in campo senza fare falli ma credo che anche Brescia debba preoccuparsi su come fermarli. Bilan è più pesante di Kao in attacco ma anche più lento in difesa. Sono due stili di gioco differenti e vedremo chi avrà la meglio. Stiamo parlando tanto con Kao, con Reggio Emilia ha fatto troppi falli subito, deve essere più bravo a gestire questa situazione”.

KAO FINORA POCO PROTAGONISTA IN ATTACCO LEGATO ALL’ASSENZA DI MANNION: “Sicuramente. Mannion è il nostro miglior giocatore, il nostro capitano e lui ha un posto in squadra importantissimo. Giocare senza di lui non è stato facile e penso che con il suo rientro Kao avrà modo di sfruttare il suo talento ma anche quando non c’è Nico, Kao deve essere pronto a essere utile per la squadra tanto in attacco quanto in difesa”.

CONTINUITA’ NEI 40′ E RIMBALZI: “Sono due punti sui quali stiamo lavorando. E’ normale che in precampionato ci siano alti e bassi nelle prestazioni. Stiamo cercando di essere sempre più solidi e con una miglior distribuzione nei rimbalzi, soprattutto da parte degli esterni. I giocatori perimetrali devono aiutare di più i lunghi ma è solo questione di crescita”.

OBIETTIVO PLAYOFF: “E’ un’opinione, a me piacerebbe tantissimo farlo, il primo obiettivo però è essere una squadra brava in difesa, in attacco e che gioca con fiducia. Poi abbiamo l’ambizione di vincere tutte le partite, più ne vinci prima e più hai libertà di testa nel giocare dopo. Il tema non è volere o non volere i playoff, quello è scontato, il vero tema è come raggiungere questo obiettivo ed è quello che ho detto prima: difendere bene, attaccare bene, vivere in un ambiente entusiasta e guardare partita dopo partita. Parlando si può dire tutto ma poi la verità è solo quello che dimostri in campo”.

COME GESTIRE LO STATO UMORALE DELLA SQUADRA DURANTE L’ANNO: “La squadra è come una famiglia, sta a me, nel caso in cui dovessimo partire con qualche sconfitta, tenere l’umore alto. Dobbiamo essere chiari e riuscire a tenere sempre alto il morale senza avere momenti di crisi”.

LA PRIMA VOLTA CONTRO FERRERO: “Io ho un bel rapporto con Giancarlo, abbiamo parlato tantissimo questa estate. Gli voglio bene, so quello che rappresenta per Varese e so che lui vuole bene a Varese. E’ un rapporto così forte che non l’ho mai visto in vita mia. Sono sicuro che lui farà di tutto per vincere domenica ma non cambierà nulla. Quando lo vedrò lo abbraccerò e sarà bellissimo rivederlo”.

IL GAME PLAN PER LIMITARE BRESCIA: “Portarli a giocare 1vs1 sempre, limitarli nei rimbalzi offensivi e non lasciarli schierare in difesa. Dovremo essere bravi ad avere un ritmo alto in attacco, giocando con grande energia, usare il corpo e pareggiare la loro fisicità”.

Alessandro Burin

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