Semifinale amara per i Mastini che cedono 2-4 in casa alla Acinque Ice Arena contro un Caldaro determinato e attento. Difficile trovare le parole giuste in casa Mastini dove, ovviamente, è forte l’amarezza per una finale sfuggita di mano in una gara che ha vissuto un solo momento di vera Varese nel secondo drittel.

Lucida e saggia è l’analisi del migliore sul ghiaccio per i gialloneri ovvero Marcello Borghi: “Così a caldo è difficile dire cosa è mancato: queste partite le vinci sui dettagli, magari anche sulla fortuna, e quei dischi che magari l’anno scorso sarebbero entrati questa sera sono rimbalzati fuori; potevamo fare sicuramente meglio, ma la vita va avanti e da mercoledì torneremo a lavorare con ancor più determinazione certi che questa sconfitta ci fortificherà. I tifosi? È ciò che resta davvero, noi giochiamo per questi tifosi e questi colori; siamo dispiaciuti per non esser risusciti a regalar loro le emozioni dello scorso anno. Varese ha comunque dimostrato anche oggi di essere una città di sport e di hockey”.

Il gol decisivo per gli altoatesini porta la firma di Michele Volcan che commenta così la solida prestazione della sua squadra nell’arco dei 60′:
“Sono sempre partite tirate, le quattro squadre che sono arrivate alle Final Four sono le migliori del lotto. Sapevamo che dovevamo restare concentrati sempre senza mollare per tutti i 60′. Abbiamo resistito alle difficoltà, soprattutto agli ultimi minuti del secondo tempo e ora dobbiamo restare concentrati e vincere domani”.
Una delle chiavi è stata la vostra attenzione a fermare in zona neutra Varese e a non concedere ai Mastini le ripartenze.
“Siamo una squadra che è giovane, ma stiamo attenti alle situazioni di gioco. Oggi siamo riusciti a farlo con costanza e i risultati si sono visti”.

Anche il centro De Donà commenta la gara solida messa sul ghiaccio da Caldaro:
“E’ stata una gara tosta, in una gara secca devi dare il massimo. Siamo riusciti a non subire troppo i Mastini e il loro gioco a parte 10′ nel secondo tempo. Siamo riusciti ad essere solidi difensivamente e i risultati si vedono”.
Varese vi ha concesso qualche superiorità di troppo mentre voi siete stati molto ordinati nell’evitare le penalità e avete gestito al meglio anche le situazioni di penalty killing.
“Sapevamo che le situazioni degli special team sarebbero state importanti in questa semifinale e ci siamo preparati bene. Siamo riusciti a contenerli quando siamo stati in inferiorità”.
Un anno dopo Caldaro è nuovamente in finale di Coppa Italia: l’anno scorso contro i padroni di casa di Varese, quest’anno contro Pergine. Come vedi la finale di domani?
“Rispetto all’anno scorso è una finale meno aspettata. Cercheremo di dare il massimo anche domani per portare a casa il trofeo”.

A margine del match arriva anche il commento di Andrea Ambrosi, coach di Pergine che domani contenderà il trofeo al Caldaro: “Ho assistito ad una gran bella partita combattuta ad armi pari e decisa dagli episodi. Caldaro ha giocato bene, senza buttar via dischi, e colpendo nei momenti decisivi; Varese non ha demeritato, ma gli avversari sono stati bravi a soffrire quando dovevano farlo. Noi oggi abbiamo attaccato davvero bene, mentre invece siamo mancati in alcune situazioni difensive; domani dovremo fare meglio, altrimenti sarà dura. Che partita mi aspetto? Un match simile a quello di questa sera: sarà una partita di studio in cui nessuna delle due squadre vorrà esporsi troppo. Ce la giochiamo”.

M.G./M.C.

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