A volte basterebbe sfogliare la “carriera” dei giocatori per capire di chi si sta parlando, notare anni in Eccellenza, tenere conto dei settori giovanili di prim’ordine frequentati, fare il conto dei tanti gol o dei gol di peso messi a segno, delle finali disputate, è un lato oggettivo imprescindibile per ipotizzare la scheda di un giocatore e capire chi si ha di fronte, a volte, però, tutto questo non basta. 

Se scorri l’elenco delle rose di Prima Categoria e spulci anche il nome di Mattia Manuzzato, sai che per interpretare il giocatore e l’uomo devi andare oltre. Oltre i numeri, le categorie frequentate, oltre i titoli vinti, oltre per avere a che fare con un centrocampista classe ’95 che ha sì ricalcolato un po’ i suoi obiettivi calcistici, ma che non conosce modo alternativo di vivere il calcio rispetto a quel “crederci sempre”, con un atteggiamento encomiabile, e l’essere da esempio in prima linea.
È il mio stile di vita per questa passione, quando ero alla Varesina giocammo la finale playoff per salire in serie D e nella gara di ritorno contro la Liventina Gorghense, in Friuli, eravamo sotto di 2 a fine primo tempo, nella ripresa successe di tutto, prima pareggiammo 2-2, poi un nubifragio si abbatté sul campo ma negli ultimi venti minuti segnammo altri 3 gol…5-2 il finale, il sogno di approdare in serie D fu realtà”. “Quella partita mi ha cambiato, per me l’impossibile non esiste nel calcio”.

E allora partiamo da qui: come finisce il big match di questa giornata tra la capolista Gallarate ed il Marnate Gorla?
Non puoi chiedermelo, sono scaramantico (ride ndr), però gliela faremo sudare. Puoi scriverlo eh, faremo di tutto per batterli, di tutto, io gioco per vincere sempre, ma non sono presuntuoso, anzi, dico anche che loro sono una corazzata, con tanti giocatori di qualità, sono meritatamente primi perché stanno dominando il campionato, ma lo ribadisco, proprio per questo, faremo di tutto per batterli”.

Sono queste le partite che ami di più?
Sì, decisamente. Non vedo l’ora di giocarmela, di scendere in campo, io ancora oggi fremo prima di una gara e soprattutto prima di un big match, ma queste sono le partite che mi esaltano, poco importa che ora gioco in Prima Categoria, voglio affrontare i più forti e batterli, è la mia indole”.

L’anno scorso sei tornato in Prima Categoria con la Nuova Abbiate, come l’hai ritrovata rispetto a quando l’hai vissuta e vinta con il Fagnano?
Sarò onesto, non è un campionato che mi fa impazzire perché io sono per la qualità, la grande bellezza del calcio, mentre qui, giustamente, trovi anche giocatori e squadre che badano al sodo, però rispetto a qualche anno fa ho trovato un livello più alto”. Quanto al campionato posso dire che il Gallarate ha decisamente uno squadrone e vola alto, poi ci siamo noi, che per quanto ci conoscessimo già siamo una squadra nuova, neopromossa, con un mister giovane, e sono convinto che la giochiamo con tutti”.

È comunque un campionato in cui non manca quella qualità che ti piace tanto, tu sei fra questi, ma ci sono altri giocatori che ti piacciono particolarmente?
Certo, e li affronto sabato, Diao e Gningue sono fra questi, amo i giocatori di qualità, vero, ma anche molto corretti, quelli di temperamento, che danno tutto, e poi ti stringono la mano, io provo ad essere così, provo ad essere d’esempio anche per i miei compagni”.

Arrivate al big match reduci da una sconfitta con il Cassano: questo è un male o un bene?
Vincere aiuta sempre a vincere, e di certo non ci fa piacere aver perso punti, ma è stata una di quelle sconfitte che può far bene, una sconfitta che ti dice “Devi fare qualcosa in più, devi dare qualcosa in più”, ecco questa settimana ci siamo allenati a 7 mila consci sia dell’avversario che avremmo affrontato e sia di questo messaggio, dobbiamo dimostrare di aver imparato la lezione”.

Ha nominato prima il vostro tecnico, Eugenio Turri, come ti trovi con lui?
Faccio una premessa, sono un rompiscatole quindi chiedete a lui come si trova con me (ride ndr). È un mister giovane, preparato, entusiasta, cura molto bene gli allenamenti e li diversifica, anche in partita si fa trovare pronto, credo che per un allenatore e soprattutto per un allenatore così, il difficile sia gestire un gruppo, mettere talvolta in panchina gente che ha sempre giocato non è facile, ma questo è anche un po’ il bello ed il brutto del suo ruolo, fino ad oggi, comunque, sta tenendo tutti sul pezzo”.

Dove può migliorare, invece, il Marnate Gorla? Cosa pensi sia mancato fino ad oggi?
Come ho detto stiamo facendo un grande campionato, ma ovviamente c’è da migliorare, sulle uscite difensive per esempio, e nel recupero palla, a volte tentenniamo qualche secondo di troppo, e poi la paghiamo, ma sono certo che possiamo crescere ancora”.

Qual è il vostro obiettivo quest’anno?
Vincere il campionato. Sono un folle perché siamo a -11 dalla vetta? Forse, ma a parte che la stagione è ancora lunga ed il girone di ritorno ci ha sempre regalato delle sorprese, l’ho detto prima: io ci credo sempre. Chissà che battendoli qualche certezza possano anche perderla, ma anche se non dovessimo batterli io ci crederò comunque, solo la matematica potrebbe farmi desistere da quest’obiettivo, per il resto farò di tutto per aiutare la mia squadra e la mia società a vincere il campionato”.

La schedina

Gallarate – Marnate Gorla no comment
Cas – Folgore Legnano 2
Antoniana – France Sport X
Arsaghese – San Michele 1
Garbagnate – Cantello Belfortese X
Union Villa Cassano – Faloppiese 2
Gorla Minore – Sommese 1
Tradate Abbiate – Valceresio X

Appuntamento alle ore 14.30 con la giornata numero 12 eccezion fatta per Gorla Minore – Sommese e Tradate Abbiate – Valceresio che andrà in scena alle ore 15 sempre di domenica. Il big match tra Gallarate e Marnate Gorla si prende la scena, invece, sabato alle ore 15.

Mariella Lamonica

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