Matteo Mavilla, classe 1982, è alla sua terza stagione come Direttore Sportivo dell’Alcione. E’ arrivato agli Orange dopo le esperienze di Legnano e Seregno contribuente, tra l’altro, alla promozione in Serie C proprio degli Spartans nella stagione 2020-21.

Vedere la formazione milanese saldamente in vetta alla classifica ai neofiti può sembrare strano ma in realtà, la posizione dell’Alcione è il frutto di una programmazione societaria che nulla lascia al caso e che ha proprio come obiettivo finale l’approdo nel professionismo del sodalizio di Via Kennedy.
Sono qui da tre anni e con la dirigenza abbiamo programmato insieme un percorsoci racconta Mavilla -. Nel 21-22 la squadra era neo promossa in Serie D e serviva una stagione di assestamento anche perchè avevamo cambiato tanti interpreti. In linea con i programmi è stata una tranquilla stagione chiusa a metà classifica. Nella scorsa annata abbiamo alzato l’asticella e il secondo posto finale nel Girone B dietro alla corazzata Lumezzane ci ha permesso di accorciare i tempi della nostra pianificazione. Ai nostri di partenza di questa stagione ci siamo presentati senza nasconderci con un obiettivo ben chiaro: arrivare al professionismo. I risultati ci confortano ma aspettiamo la fine della stagione per… cantare vittoria“.

Otto punti di vantaggio sulla seconda in classifica, dieci sulla coppia terza della classe che comprende anche il Varese: la stagione è già praticamente chiusa?
Assolutamente no, e non te lo dico per retorica o scaramanzia. Restiamo concentrati sul nostro lavoro settimanale, affrontiamo partita dopo partita con il massimo rispetto per tutti e con la consapevolezza del nostro valore. La società vuole crescere sotto ogni punto di vista e questo passa da ogni settimana di allenamento e da ogni gara affrontata con il giusto piglio. Alla fine tireremo le somme“.

Per tutti una spada di Damocle pende sulla testa dell’Alcione: la vicenda Serigne Diop. Il Bra ha fatto riscorso dopo la sconfitta dello scorso mese di dicembre per un tesseramento irregolare del giovane senegalese classe 2005. Potrebbe scattare la sconfitta a tavolino (-3 punti in classifica) e una eventuale ulteriore penalizzazione. Come state vivendo la situazione?
Premesso che c’è un indagine in corso e quindi preferisco astenermi da qualsiasi dichiarazione che potrebbe intralciare, l’unica cosa che ti posso dire è che noi siamo tranquilli. Siamo certi di aver fatto tutto seguendo le regole: tutti i nostri giocatori sono tesserati come richiesto e gli stranieri sono in possesso di documenti italiani certificati dalla FIGC“.

Domenica giocherete contro il Varese, la terza della classe con dieci punti di ritardo. Una partita come le altre?
Non cado nel tuo tranello anche se mi piace la tua ironia (sorride ndr). Giocare contro il Varese, a prescindere dalla classifica, non è mai una partita come le altre in una categoria come la Serie D. Il blasone e le ambizioni dei biancorossi fanno si che la partita sia speciale e penso che lo sia per tutte le squadra del nostro girone che affrontano la formazione di Mister Cotta. Detto questo noi faremo come sempre: massimo rispetto per l’avversario e consapevolezza nei nostri mezzi che ci impongono di scendere in campo per vincere la partita. Se alla fine a vincere sarà il Varese perchè ha fatto meglio di noi, tanto di cappello e stringeremo la mano ai nostri avversari“.

Michele Marocco

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