Termina con il risultato di 1-1 la ventunesima giornata di Eccellenza tra Sestese e Base 96 Seveso.
Oltre alle due timbrature, entrambe realizzate nel primo tempo, il match ha riservato anche un errore dal dischetto, sporadiche occasioni da un lato e dall’altro e l’espulsione del tecnico di casa Mister Melosi, che commenta così l’accaduto:
“Sono state due ammonizioni in cui non ho detto una parola, ma quest’anno a quanto pare va così. Quanto alla partita, diciamo che non siamo una squadra fortunata e oggi avevamo anche fuori tutti i rigoristi. Nel secondo tempo saremmo anche potuti andare in vantaggio e solo per pochi millimetri la palla non è entrata sul colpo di testa di Galli”.
Continua, tra l’altro, la situazione di emergenza nel reparto difensivo, che anche oggi ha dovuto rinunciare ai suoi pilastri Tumino-Della Volpe. “Stiamo giocando con due ragazzi giovani che non erano mai partiti da centrali. Vero che ogni tanto peccano di ingenuità, soprattutto contro attaccanti esperti, ma oggi hanno disputato una buona gara”.
Il prossimo appuntamento, da disputare ancora in casa, si chiama Accademia Pavese. “Sarà una partita fondamentale per la classifica – spiega il tecnico – . Sopra di noi si è creato un vuoto e dobbiamo cercare di andare a recuperare qualche punto, anche se è molto difficile. L’atteggiamento che ho visto oggi mi è piaciuto, quindi per domenica mi aspetto di avere più fortuna e di riuscire a vincere. Oggi, ai punti, avremmo anche meritato”.
Non può ritenersi insoddisfatto neanche il tecnico della Base 96 Seveso Marco Varaldi (nella foto in alto), che smuove la classifica con un punto dopo i due centri consecutivi delle scorse giornate. “Valutando la prestazione, posso dire che abbiamo iniziato bene, con un buon controllo, anche se a parte la punizione abbiamo creato poche occasioni. Dopo il gol probabilmente abbiamo sbagliato troppo, perché non ci siamo adeguati alle condizioni del campo e spesso abbiamo fatto ripartire la Sestese. È così che è nata la situazione del rigore e il pareggio ha sicuramente dato entusiasmo agli avversari. Dopo l’intervallo si è giocata una partita diversa, più maschia e più impostata sui lanci lunghi. Da parte nostra abbiamo tenuto botta, facendo anche meglio sul finale, ma tutto sommato penso che il pareggio sia giusto”.
Un pareggio che porta la truppa rossoverde a trentatré punti in classifica, a braccetto non solo con la Caronnese, ma anche col Casteggio, oggi vittorioso a Magenta. “Il nostro obiettivo deve essere quello di fare punti su ogni campo. Domenica ce la giocheremo sul nostro con il Calvairate e la situazione in classifica ci permette sicuramente di avere l’entusiasmo giusto e di affrontare il match con quella leggerezza che aiuta a esprimere le qualità che abbiamo”.
I MIGLIORI IN CAMPO
Lunghi (Sestese) 7 – Il binario di destra è il suo domino e accedervi, per gli avversari, non è un’impresa facile. Nel ruolo che più gli è congeniale, combina sapientemente fase offensiva e difensiva velocizzando spesso il gioco sull’esterno del campo e arretrando in modo tempestivo per stroncare eventuali scorribande sul fondo.
Cazzaniga (Base 96 Seveso) 7– Un nome, una garanzia. Suo il calcio d’angolo che porta al momentaneo vantaggio del gruppo rossoverde, con firma di Cannizzaro. Rapido di gamba, oltre che nella visione di gioco, sa come fare la differenza sulla trequarti con i suoi cambi di passo e la qualità delle sue manovre.
LE PAGELLE
SESTESE – BASE 96 SEVESO 1-1 (1-1)
Sestese: Ferrara 6.5, Vecchierelli 6, Paltrinieri 6.5, Galli 6 (22′ st Pinotti 6), Rancati 6, Battistella 6.5, Otelé 6.5 (30′ st Siano sv), Marcone 7, Mazzucchelli 6.5, Pagliaro 6.5 (34′ st Costantini sv), Lunghi 7. A disposizione: Cherchi, Priori, Macchi, Mhaimer, Bernasconi, Giardino. Allenatore: Melosi
Base 96 Seveso: Porro 6.5, Kamal 6, Gomez 6, Gjonaj 6.5 (29′ st Giuliani 6), Cappanera 6 (19′ st D’Astoli 6), Arienti 6.5, Romeo 6 (43′ st Colombo sv), Cannizzaro 7, Cavaliere 5.5 (1′ st Riboldi 6), Cazzaniga 7 (7′ st Capano 6), Siviero 6.5. A disposizione: Glionna, Medici, Pirovano, Adamo. Allenatore: Varaldi
Silvia Alabardi
