Arrivato ad inizio anno tra le file della France Sport in prestito dal Luino, Mendes Da Costa Edson si è subito preso la maglia da titolare. La prima stagione del numero 9 al servizio di mister Franceschetti ha subito portato i risultati sperati: al primo anno da prima punta ha infatti messo a segno 13 gol creando non pochi grattacapi alle difese avversarie. La stagione della France Sport non è ancora finita (domenica alle 16.00 in campo contro il Centro Giovanile Boffalorese, dopo il pareggio per 0-0 dei milanesi contro il Limbiate nella prima giornata del triangolare) e il centravanti ha le idee chiarissime su come portarla a termine.

Sei arrivato in prestito ad inizio anno, qual è stata la tua prima impressione sull’ambiente e sulla squadra?
“All’inizio un po’ conoscevo i ragazzi, ma non ci avevo mai giocato a parte Cera. Con Pivato ho giocato contro tante volte e mi è piaciuto molto giocarci assieme. All’inizio sembrava un po’ strano, perché avevo passato tanto tempo a Luino, ma mi sono trovato bene da subito e mi è piaciuto il modo in cui si provava a giocare dal basso. Anche col mister mi sono trovato bene perché è stato più un amico che un allenatore e mi ha aiutato molto facendomi sentire a casa”.

Ti saresti aspettato di poter lottare anche per la vittoria del campionato?
“Dopo la prima partita contro la Valceresio l’ho pensato subito: non me l’aspettavo di vincere subito così non conoscendo i miei compagni. Da lì ho detto subito che giocando così avremmo vinto e, secondo me, l’abbiamo buttata via noi: abbiamo perso tanti punti contro le squadre alla portata, ma nei big match siamo pericolosi. Pur essendo più quotati di noi per vincere il campionato, ma credo siamo tuttora più forti della Valceresio. Non abbiamo da recriminarci nulla”.

Hai fatto da subito la differenza, quali sono le tue armi migliori?
“Penso che la mia arma migliore sia attaccare la profondità e devo dire che ho anche delle doti fisica come la velocità e la rapidità che mi aiutano. Ricevere palla, smistare e attaccare la profondità è la cosa che mi viene meglio. Il mister però si arrabbia quando vengo a prendere palla basso perché mi vuole più in profondità. Mi piace variare e ho fatto anche altri ruoli, questo è il mio primo anno da attaccante. Sono ambidestro: non sono un mancino vero, ma porto palla col sinistro e tiro bene di destro”.

C’era qualche dubbio sui vostri playoff dovuti alla giovane età, invece avete confermato quanto visto in campionato. Quanta fiducia vi ha dato aver conquistato anche la vittoria in finale?
“Penso che la finale partendo col vantaggio del pareggio abbia tranquillizzato qualcuno, ma credo sarebbe stata un’arma a doppio taglio perché loro non avevano niente da perdere. Abbiamo affrontato la partita da squadra, senza paura, pressando alto dall’inizio e abbiamo segnato proprio andando in pressione sui difensori. Anche loro erano giovani, ma ce la siamo tenuta stretta. Abbiamo sofferto sulle palle lunghe come tutto il campionato e credo sia l’unica pecca. Adesso stiamo migliorando. La partita l’abbiamo affrontata bene, uniti e contenti: anche chi è entrato dalla panchina è arrivato più carico di chi era in campo e hanno fatto tutti bene. Ci meritiamo tutto questo e siamo secondo me la squadra che gioca meglio in questo girone. Il mister si merita il premio”.

Quale sarà l’obiettivo per queste ultime due partite della stagione?
“Voglio portare la squadra su: noi da inizio anno non volevamo arrivare ai playoff ma vincere il campionato. Vogliamo vincerle entrambe e salire, anche perché sarebbe la prima volta per questa società e sarebbe anche bello coronare questo percorso creando la storia della France Sport”.

Qual è il compagno con cui hai sviluppato maggior intesa in campo?
“Penso che tutti l’abbiano tutti: ogni giocatore si troverebbe bene con Pivato. Non gli si può dire nulla. È il più forte, o uno dei più forti, con cui abbia giocato finora e ti mette dei palloni impressionanti. Ci siamo trovati subito e anche in allenamento scherziamo sempre. Ci troviamo spesso anche fuori dal campo e secondo me aiuta molto anche all’interno del rettangolo di gioco”.

Domenica comincerà il vostro cammino nella fase regionale, come state preparando la partita?
“Ci stiamo allenando di più. Non conosciamo gli avversari, sappiamo che sono forti e che giocano in un campo sintetico, quindi credo vogliano giocare dal basso. Hanno una solida difesa ma noi davanti possiamo fare male e vogliamo subito vincere la prima in casa nostra perché loro hanno pareggiato. Stiamo andando al massimo in allenamento”.

Andrea Vincenzi

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