È proprio vero che la passione per i motori non ha età e forse per questo motivo è ancor più bello dare spazio e incentivare i più piccoli ad inseguire i propri sogni. È il caso di Michael Airoldi, 8 anni di Somma Lombardo, che già dalla scorsa stagione corre nel campionato italiano di kart Briggs&Stratton organizzato dalla CRG.

Dopo un’annata di formazione sotto età (con deroga), il percorso di crescita sta già iniziando a dare i propri frutti quest’anno con risultati davvero incoraggianti e il futuro si prospetta davvero roseo per il giovanissimo pilota del Keystone Team che ha tutta l’intenzione di spingere sempre più forte.

“La colpa è mia – ammette sorridendo papà Simone – perché sono sempre stato appassionato di motori, soprattutto a quattro ruote, e ho sempre avuto un kart senza mai fare gare (“Però mi faceva stare sulle sue gambe quando giocava alla play” aggiunge subito Michael, ndr). Quando è nato Michael ho comprato una Lotus per divertirmi e portarlo in giro finché, arrivato ai cinque anni, mi sono deciso a venderla per comprargli un kart. Inizialmente era scettico, ma l’ho convinto in fretta dicendogli che così facendo avrebbe avuto la possibilità di guidare direttamente. Ho preso un cinquantino e ha presto iniziato a far pratica in pista fino ad arrivare al campionato Briggs&Stratton. Il Keystone Team? Un collega lo conosceva e sapeva che avrebbero introdotto la categoria mini, per cui servivano piloti dell’età giusta: ci siamo dunque incontrati con il proprietario Gianluca Rosin e già dall’anno scorso, seppur con deroga, Michael ha potuto correre. Ovviamente gli altri piloti erano più grandi e avevano più esperienza, per cui è sempre orbitato tra l’ottava e la sesta posizione migliorando sempre più fino ad arrivare a conquistare un terzo posto”.

Quest’anno il percorso di crescita continua e i risultati delle prime tre gare lo certificano. Quinto e quarto posto a Cremona, secondo e quarto posto a Pomposa, sesto e quarto posto a Cervia. È lo stesso Michael a raccontarci la sua stagione fin qui: “A parte Cervia, non ero in forma quel weekend, la stagione sta andando davvero bene e mi sto divertendo molto”.

Qual è stata la tua gara più bella fin qui?
“Sicuramente Cremona, lo scorso anno, perché sono arrivato a podio per la prima volta ed è stata una bellissima emozione. Ero davvero contento quel giorno”.

Domenica correrai ad Ala (Trento) in notturna. Per te è la prima volta? Sei pronto?
“Sono sempre pronto (ride, ndr). Non ho mai corso in notturna, per cui dovrò abituarmi, ma per fortuna anche le prove del sabato si terranno sempre di sera e imparerò in fretta. Non vedo l’ora di essere in pista”.

Come ti prepari a una gara?
“Alcuni circuiti ormai li conosco bene e non ho problemi. Per quelli che non conosco è importante la pratica nelle prove: allenamenti su allenamenti, questo è il segreto. Ovvio, andare forte poi è sempre difficile. Pista preferita? Lonato: c’è una curva a S molto bella da fare e, in generale, ci vado spesso ad allenarmi”.

C’è un aspetto su cui devi ancora migliorare tanto? Chi è chi ti dà una mano oltre a tuo papà?
“Papà è sempre al mio fianco, ma un grande grazie lo devo dire anche ad Andrea Zemin che è un altro pilota del Team che corre nella Rok Cup: è un pilota molto veloce e mi dà tanti consigli su come migliorare. Come punto debole ho la frenata: devo imparare bene i tempi di staccata e poi, sicuramente, devo essere più aggressivo e deciso nei sorpassi”.

Cosa provi quando ti metti a guidare un kart?
“Felicità prima di tutto perché è la cosa più bella del mondo. Poi è importante essere in perfetta sintonia con il kart, sentirlo in tutta la sua potenza e capire se c’è qualcosa che non va perché è importate essere al 100% quando si corre”.

Qual è il tuo pilota preferito?
“Max Verstappen (“Se puoi non scriverlo sarebbe meglio” aggiunge ridendo papà Simone, ferrarista doc, ndr)! Corro con il 66 perché il 33 era già occupato e ho quindi raddoppiato il numero di Max”.

Il tuo sogno, a questo punto, mi pare ovvio…
“Arrivare in Formula Uno e correre con la RedBull! (“Evitiamo di scrivere anche questo” ride ancora papà Simone, ndr)”.

L’obiettivo per quest’anno qual è?
“Voglio riuscire a vincere una gara e arrivare nei primi tre del campionato: al momento sono quarto per cui sono in linea con l’obiettivo e, tolta Ala, le prossime piste le conosco di più”.

La chiusura non può che spettare a papà Simone. Il mondo dei motori è davvero impegnativo sotto tutti i punti di vista, ma non mancano persone che investono tanto per continuare ad inseguire (o far inseguire, in questo caso) i propri sogni: “La passione è ciò che ci anima, ma da padre l’investimento che faccio è soprattutto orientato ad una scuola di vita. Michael ha giustamente il sogno di diventare un pilota professionista, ma in questa fase ritengo che i kart possano formarlo caratterialmente facendogli vivere al tempo stesso situazioni di agonismo e divertimento. Sicuramente ho contribuito ad infondergli questa passione, ma non gli ho mai imposto nulla. Se mi avesse detto di voler giocare a calcio sarei andato a vederlo anche se il pallone non è proprio il mio sport; preferisco di gran lunga spaccarmi la schiena per due giorni con una chiave inglese in mano al lavoro sul kart e andar via il weekend per vederlo correre. Anzi, ogni tanto gli dico che potrebbe prendersi un fine settimana di riposo, ma è lui ad insistere per andare in pista perché deve migliorare (ride, ndr). Colgo l’occasione per ringraziare il Keystone Team e voglio spezzare una lancia a favore del campionato Briggs&Stratton: è una competizione accessibile e sicura, estremamente formativa per i bambini che iniziano a correre. Se dovessimo raggiungere un buon livello qui non nascondo che ci sarebbe il desiderio di alzare l’asticella e provare magari la Rok, che è decisamente più impegnativa. Tempo al tempo, comunque, per ora ci godiamo questa stagione grazie anche al supporto dei nonni che con Virexgomma ci sponsorizzano”.

Matteo Carraro
Foto di gara Marco Giustinoni

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