Il mese di giugno è (anche) mese di grande rammarico, di emozioni che lasciano il posto alle ambizioni, di un tasto off che in realtà non si spegne mai. La passione resta, i sogni anche, i pugni chiusi, talvolta, sbattono sui muri per quello che sarebbe potuto essere, ma l’immagine di se stessi, riflessa su un campo, dice tutto. Chissà quante volte Patrick Peloso si è “specchiato” su quel terreno di gioco spelacchiato, chissà quante risposte ha chiesto a quel campo che è stato teatro di mille battaglie e chissà quante volte, proprio lì, ha raccolto pezzi sparsi di un cuore che non si è mai tirato indietro, insieme a quello dei suoi ragazzi. Perché della Sommese si possono dire tante cose, ma non che non abbiamo affrontato ogni battaglia a testa alta e con il cuore in mano. I cambiamenti, poi, fanno parte del gioco e forse vedere quello scettro passare dalle mani di mister Peloso alle mani di Marco Montagnoli, fino all’altro ieri capitano della squadra, è il più naturale dei percorsi. “Forse gli lascio un’eredità un po’ pesante ma più che altro perché arriviamo da belle stagioni in cui abbiamo fatto tanto e poi perché comunque è la sua prima esperienza, ma è una scelta che io caldeggiato, è il filo conduttore giusto, dovrà farsi le ossa, certo, ma è preparato, ha le sue idee, ed è nell’ambiente giusto per crescere, a lui faccio davvero un grosso in bocca al lupo“, commenta così il tecnico Peloso.
Poi però gli “tocca” parlare di sé: “Chiudo un cerchio nella maniera migliore, non avrei potuto chiudere di meglio, vado via perché è finito un ciclo, dispiace ma sono sereno, ho dato tutto, anzi abbiamo dato tutto, io poi sono di Somma e questa per me è stato un’opportunità unica…non sono tanto bravo con le parole eppure ho trovato le forze di scrivere una lettera, è tutto racchiuso lì, non potevo non ringraziare la Sommese, la società ed i nostri tifosi, sempre presenti, sempre agguerriti, grazie, veramente grazie a tutti“.
Il futuro potrebbe essere a Mercallo, ma per il futuro ci sarà tempo: oggi è il tempo giusto per dire “Grazie Sommese, è stato un onore”.
LA LETTERA DI MISTER PELOSO
Ciao Leoni, ciao Sommese!
Scrivo questa lettera perché ho deciso di non proseguire il mio rapporto come tecnico della 1ª squadra della Asd Sommese e sento il bisogno di salutarvi e ringraziarvi.
Perché ho deciso di lasciare? …non è facile, perché vorrei dirvi tante cose ma tutto si complica, colpa dell’emozione che accompagna i bellissimi ricordi d questi ultimi 8 anni meravigliosi passati insieme, all’interno dei quali, sotto il profilo agonistico – sportivo, prende risalto la splendida vittoria del campionato di Terza Categoria e la sorprendente vittoria del campionata di Seconda Categoria, arrivate entrambe senza i favori dei pronostici. Non da meno l’altrettanto inaspettato 6° posto al primo di Prima Categoria e la salvezza raggiunta con largo anticipo in quest’ultima stagione.
Risultati calcistici straordinari per la nostra realtà, per niente scontati, frutto del duro lavoro, del sacrificio, della competenza ma anche di un’infinita passione per questo sport, per questi colori, da parte sia del gruppo squadra (calciatori e staff tecnico), sia della società (Presidente e direttore sportivo in primis), con il supporto dei nostri tantissimi tifosi.
Potrei fermarmi qua e sarebbe già tutto fantastico, ma non è così…
…sì, perché la vittoria più bella e il successo più grande sono all’interno dei legami che abbiamo costruito, l’amicizia che abbiamo consolidato attraverso i momenti felici, ma soprattutto nelle difficoltà che abbiamo dovuto superare, nei momenti difficili, che accompagnano ogni squadra nell’arco della stagione. Sono veramente orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo meraviglioso, composto da uomini veri, ma è ora il momento di salutarvi e di dirvi grazie. Grazie per la fiducia e la stima che mi avete riservato e le bellissime emozioni che abbiamo condiviso…
…un abbraccio a tutta la Sommese e ai suoi tifosi. Ciao Leoni!
Mariella Lamonica