Cambio di rotta totale per il campione olimpico dei 100 rana Nicolò Martinenghi che dice addio a coach Pedoja e fa le valigie in direzione del capoluogo veneto. Facile pensare, in questi casi, che il rapporto possa essere giunto al capolinea dopo aver vinto così tanto tra cui, appunto, la medaglia più ambita nella competizione a cinque cerchi, ma in verità i motivi alla base del trasferimento sono tutt’altri.
Nelle ultime settimane Martinenghi si è “arrangiato” nei suoi allenamenti appoggiandosi alle piscine di Sesto Calende e Cerro Maggiore, visto che persino Busto Arsizio gli ha risposto picche a causa di una serie di motivi piuttosto controversi che hanno portato alla chiusura dell’impianto fino all’estate 2025 (la piscina Manara necessita di interventi di ristrutturazione e solo pochi giorni fa è stata presa la decisione più drastica). Ecco che allora allenarsi in questa terra sia diventato impossibile per il nuotatore, fino al punto di scegliere un’opzione diversa.
E l’opzione ha un nome e cognome che risponde a Matteo Giunta (marito ed allenatore di Federica Pellegrini, ex coach anche di Filippo Magnini), dicendo inevitabilmente addio a Marco Pedoja che lo ha accompagnato in 11 anni di carriera e spostandosi, quindi, a Verona.
Da gennaio la virata sarà netta per “Tete”, tutto da decifrare, invece, il futuro di Pedoja che resterà alla finestra in attesa di capire dove e con chi proseguirà il suo cammino da coach.
Mariella Lamonica