Un’altra sfida, l’ennesima, forse un po’ diversa dal solito o da quello che si sarebbe aspettato, ma il comune denominatore con tutte quelle che fino ad oggi hanno accomunato la sua carriera non cambia, vincere e ancora vincere. Lorenzo Franzese, attaccante classe ’93 che ha letteralmente girato l’Italia per rincorrere quel pallone e che ha lasciato tracce del suo talento in serie D ed in Eccellenza, aveva iniziato la stagione alla Vergiatese salvo poi cambiare vita, cambiare rotta e scegliere l’Olimpia Tresiana.
È lui il rinforzo di lusso che il ds Miglierina ha messo a disposizione di mister Bongiolatti con il benestare di patron Rinaldi che su questo ragazzo crede molto e non lo manda certo a dire: “Il presidente è una persona verace, si percepisce subito che ci tiene molto, ha grandi aspettative su di me come il resto della società, voglio ripagare la loro fiducia”.

Come mai proprio l’Olimpia? E come è cambiata la tua vita negli ultimi mesi?
La mia vita è cambiata notevolmente perché un mese e mezzo fa sono diventato papà, la gioia più bella, ed ho dovuto rivedere le mie priorità. Ho anche aperto un’attività e, di conseguenza, messo un po’ da parte il calcio, non potevo più star dietro ai ritmi di un’eccellenza, motivo per cui lascio Vergiate, ma ho ancora la stessa passione ed ecco che allora l’Olimpia si è proposta di darmi ciò di cui avevo bisogno”.

E quindi niente pausa dal calcio…
No, infatti, dopo essermi svincolato a dicembre da Vergiate, società che mi aveva chiamato la scorsa estate anche per il bellissimo rapporto che ho con mister Rovrena, avevo deciso di staccare per un po’ per dedicarmi a lavoro e famiglia, ma quando ho incontrato l’Olimpia mi è stato proposto un progetto su cui non ho titubato e che mi dava comunque l’opportunità di giocare a ritmi meno serrati rispetto a quelli di altre categorie, fermo restando che questa squadra vuole vincere e che potersi giocare un campionato è un grande stimolo”.

La Prima Categoria è un campionato che non conosci, ti sei fatto raccontare qualcosa?
A dire il vero non molto, per me è un mondo nuovo ancora da scoprire, credo che ogni categoria sia difficile a suo modo e che ogni domenica ventidue giocatori scendano in campo per prendersi i tre punti, di sicuro non ho alcuna intenzione di sottovalutare la Prima solo perché ho avuto esperienze di un altro livello, anzi, questa per me è una nuova sfida e voglio vincerla a tutti i costi”.

A proposito di vincere, arrivi in un club che si è laureato Campione d’Inverno, l’obiettivo può essere uno solo…
Ho ricevuto offerte anche da altre categorie di squadre che, però, si giocavano altro, non le ho accettate proprio perché al di là delle mie esigenze non c’erano gli stimoli giusti, qui mi giocherò il campionato insieme ai miei compagni, credo che questa squadra e questa società abbiano tutte le carte in regola per farlo”.

Come ti sono sembrati i primi allenamenti? Che impressione ti hanno fatto compagni e mister?
Il tecnico mi sembra una bravissima persona, preparato, ed i compagni sono ragazzi che sudano, s’impegnano, si lavora bene, la squadra è organizzata e sa giocare a calcio, le prime impressioni sono buone, poi io non sono uno che fa fatica ad entrare in gruppo, vuoi anche perché ne ho vissuti tanti, e questo sicuramente aiuta”.

Che tipo di attaccante sei? Dove ti esprimi meglio? 
Posso ricoprire tutti i ruoli, sono a mio agio sia da punta centrale che da esterno, o da seconda punta, però è chiaro che più sono vicino alla porta e più facile per me arrivare al gol. Pressioni? Ho giocato in stadi davanti a 5 mila persone, la pressione riesco a gestirla, ma che ci si aspetti qualcosa in più da me è normale, la società ha fatto uno sforzo per prendermi e ringrazio il presidente Rinaldi per la fiducia, ma quando scendi in campo sai che devi sempre dare qualcosa indietro a chi crede in te”.

Qual è il tuo obiettivo per questo 2024?
Mi mancano due reti per arrivare a 100 gol in carriera, forse nella mia testa pensavo di poterle segnare altrove, ma ora ho questa opportunità e devo coglierla il prima possibile, anche perché vincere il titolo di capocannoniere quest’anno è impossibile ma vorrei comunque essere in classifica, e poi ho un motivo in più per far gol, mio figlio, il mio sogno è dedicargli questo traguardo bellissimo”.

Mariella Lamonica

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