Il torneo Open del TC Gallarate è, senza ombra di dubbio, uno degli eventi più importanti e prestigiosi della stagione tennistica estiva della provincia di Varese. Una manifestazione con grande tradizione che quest’anno è andata in scena da giovedì 18 a domenica 28 luglio, giornata in cui si sono svolte le tre finali dei tre tabelloni di singolare maschile e femminile e di doppio maschile. Il montepremi complessivo era di 3500 euro, una somma cospicua che ha fatto gola a tantissimi giocatori e giocatrici di livello della provincia e non solo, arrivati sui campi dello splendido circolo della città dei due galli pronti a combattere per il trofeo, dando spettacolo in tutto l’arco della rassegna.

Sui campi in terra battuta del club di Largo Prinetti Castelletti tantissimi atleti si sono messi in mostra, dando ulteriore dimostrazione di come il movimento tennistico sia in continua crescita e di quanta passione e dedizione ci sia alle spalle di ciò che si vede nel rettangolo di gioco. Passando ai risultati e partendo dalla finale di singolare maschile, la prima a essere disputata nella mattinata di domenica scorsa (ore 9:30 sul campo 1, ndr), è stato Omar Giacalone ad avere la meglio su Federico Lucini. Il tennista siciliano residente a Milano, classificato 2.2 FITP, ha superato l’avversario, classificato 2.3, con il punteggio di 6-3 6-2. Un match mai in discussione in cui Giacalone ha fatto valere tutta la sua solidità e la sua esperienza, essendo il nativo di Mazara del Vallo un ex giocatore professionista di livello assoluto, capace di sfiorare la Top 300 ATP in singolare e anche in doppio. Nel tabellone di singolare da segnalare anche la super prestazione del gallaratese Matteo Crespi che, sui campi di casa, si è spinto sino alla semifinale dove ha dovuto cedere il passo proprio a Giacalone. Nei quarti di finale Crespi ha dovuto superare la concorrenza del suo compagno di circolo e di doppio Carlo Zucchini Solimei, con cui proprio nel torneo di doppio ha raggiunto un’altra semifinale. Un altro acuto, dunque, del classe ‘06 che ha testimoniato, qualora ce ne fosse bisogno, il suo splendido periodo di forma proseguito dopo aver trionfato nel torneo lim 2.5 di Saronno e nell’Open di Fagnano Olona.

Passando poi all’atto conclusivo del tabellone di doppio maschile, troviamo la vittoria della coppia Compagnucci-Di Vita (entrambi 2.4 FITP, ndr) sugli avversari Conca-Lucini (entrambi 2.3 FITP, ndr). Una domenica nera dunque per il milanese, che ha dato seguito suo malgrado alla maledizione gallaratese che lo ha visto perdere, comprendendo quelle di quest’anno, quattro finali consecutive nelle varie edizioni del torneo. 6-4 2-6 10-7 il punteggio della finale di doppio, che ha visto in Nicolas Compagnucci l’MVP della partita, capace di alzare il livello nel momento decisivo e di portare il proprio compagno, comunque autore di un’ottima prova, verso la vittoria. Nonostante i pronostici vedessero favoriti Conca e Lucini, quindi, Compagnucci e Di Vita sono riusciti a classificarsi sul gradino più alto del podio dopo un torneo giocato sempre più in crescendo.

Una finale combattuta, quella del doppio maschile, così come lo è stata quella del singolare femminile che ha vissuto però un finale inaspettato e non tra i più lieti. Il match, giocatosi sul campo numero 2, è stato lottato e pieno di colpi di scena, con entrambe le giocatrici determinate a portarsi a casa il torneo. La vittoria finale è andata ad Anita Bertoloni che ha superato con il punteggio di 6-4 4-6 10-9 rit. l’avversaria Elisa Andrea Camerano. Quando si parlava di finale inaspettato si faceva riferimento all’infortunio occorso alla Camerano, che, su un recupero verso il lato del rovescio sul punteggio di 9-9 nel super tie-break, ha subito una distorsione alla caviglia. Punto Bertoloni e Camerano costretta al ritiro in lacrime, probabilmente più per lo spavento e la paura di un infortunio grave che per il dispiacere di aver lasciato all’avversaria la finale gallaratese. Con grande sportività Bertoloni, classificata 2.6 FITP e tesserata al Park Tennis Club Genova, ha accompagnato in panchina l’avversaria, classificata 2.4 e tesserata all’AP Evangelista Menga di Lecce (ma originaria del Piemonte, ndr), per essere medicata. Una conclusione amara per Camerano ma anche per Bertoloni, che, immaginiamo, avrebbe preferito vincere sul campo una finale comunque disputata ad altissimo livello da entrambe.

Dopo una mattinata di bel tennis, dunque, è stato il momento delle premiazioni, con la vice-presidente Luisa Parasacchi a fare gli onori di casa e a consegnare le coppe e il prize money a vincitori e finalisti: “Come al solito parto dai ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, dallo staff del circolo, al direttore Fortunato Di Fronzo, alla giudice Gaia Mocchetti e allo sponsor Gruppo Autotorino. Si concludono dieci giorni intensi ma pieni di soddisfazioni e vedere queste tre finali così belle è stata la ciliegina sulla torta di un torneo che da parte nostra si può dire molto positivo. Speriamo che tutti i giocatori si siano sentiti a casa sui nostri campi e che possano tornare anche il prossimo anno”.

Filippo Salmini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui