Se la premessa è che il campionato non è finito, allora va da sé che la sfida contro l’Asti assuma fin da subito una valenza forse ancor più importante del match contro l’Alcione. I piemontesi daranno via ad un trittico (poker, se si considera che dopo la pausa dell’11 febbraio si riprenderà dalla domenica seguente con la trasferta di Albenga) di scontri diretti con squadre d’alta classifica per confermarsi tra le prime cinque. Per i playoff (come già accennato in settimana) si vedrà.

Il Varese si presenterà all’appuntamento di domenica con la novità Simone Musumeci, ma sarà interessante capire soprattutto quale sarà d’ora in avanti l’atteggiamento della squadra. La sconfitta di Milano potrebbe  paradossalmente aver svincolato la squadra dalla pressione del “dover vincere  a tutti i costi”, dando così una maggior tranquillità per impostare il terzo finale del campionato. Costruire per il futuro. Viceversa andrà gestito l’impatto emotivo che la settimana tra Lavagnese e Alcione potrebbe aver lasciato: passare da un possibile -4 dalla vetta all’attuale -13 è stato sicuramente un duro colpo che andrà assimilato e trasformato in energia positiva.

Dall’altra parte, però, non va tralasciato l’avversario. L’Asti insegue il Varese a -1 in classifica e, al netto dei tanti cambiamenti nel corso della stagione tra modulo (dal 4-2-3-1 al 35-2/3-4-3 per arrivare all’attuale 4-4-2) e interpreti (il mercato invernale ha visto parecchie uscite/entrate), i Galletti sono sempre rimasti ancorati alle zone nobili della classifica. Ciò significa che la sapiente mano di Marco Sesia, tecnico navigato per la categoria, ha sempre saputo gestire al meglio un gran bel gruppo che segna leggermente meno del Varese ma, viceversa, subisce anche meno.

Lo storico tra le due squadre è in perfetta parità: ai due 1-1 della stagione 2021/22 ha fatto seguito lo 0-0 del girone d’andata. L’Asti, però, non perde dallo scorso 16 dicembre, quando fu guarda caso l’Alcione ad imporsi 3-0 sui biancorossi piemontesi. In sintesi? Per il Varese sarà l’ennesima partita di fuoco, così come lo saranno quelle contro Vado, RG Ticino e Albenga (senza dimenticare tutte le altre). Conterà la testa, conteranno le motivazioni, conterà lo spirito di squadra che, pur consapevole di non essere la corazzata del girone, dovrà lavorare per diventarlo. Magari già l’anno prossimo per riuscire a tornare nel professionismo, come lasciato intendere dall’ex di turno, il preparatore dei portieri dei Galletti Maurizio Brancaccio.

La scheda della partita

VARESE – ASTI
24^ giornata Serie D, Girone A
Stadio: Franco Ossola
Orario: 14.30 (domenica 28 gennaio)
Arbitro: Juri Gallorini di Arezzo (Stefano Carchesio di Lanciano – Leandro Claps di Potenza)

LA CLASSIFICA
5. Varese (38 punti): GF 28 – GS 22
6. Asti (37 punti): GF 26 – GS 17

GLI AVVERSARI
Allenatore
: Marco Sesia
Modulo base: 4-4-2
Portieri: Silvio Brustolin (’95), Francesco Dosio (’02) Stefano Ferlisi (’06)
Difensori: Fabio Della Giovanna (’97), Matteo Darini (’02), Kleto Gjura (’99), Demba Sy Sow (’03), Mohammed Faraj Al Rawahi (’93), Roberto Omon West (’06), Michele Meloni (’05), Giuseppe Picone (’95), Carlo Nobile (’04), Matteo Broccanello (’05)
Centrocampisti: Bilario Azizi (’04), Flavio Massimo Chianese (’05), Alessandro Manicone (’06), Andrea Toma (’02), Tommaso Plado (’91), Giacomo Ghiardelli (’04), Daniele Alfano (’06), Gabriele Giacchino (’03)
Attaccanti: Daniele Favale (’02), Luca Mazzucco (’04), Simone Padovan (’94), Diego Valenti (’96), Andrea Filipi (’03), Simone Binello (’04)

I PRECEDENTI
(24/10/21) Città di Varese – Asti 1-1 10′ rig. Virdis (A), 44′ Mamah (V)
(06/03/22) Asti – Città di Varese 1-1 55′ Ndiaye (A), 76′ rig. Piraccini (V)
(01/10/23) Asti – Città di Varese 0-0

Matteo Carraro

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