Una sfida da vincere per allontanare la zona retrocessione e per rilanciarsi, chissà, verso lidi ben più allettanti. E’ questo l’obiettivo della Pallacanestro Varese che fa visita alla Nutribullet Treviso, sabato 6 gennaio alle ore 20:30.

I biancorossi si presentano al PalaVerde sulle ali dell’entusiasmo dopo il nettissimo successo ottenuto contro Reggio Emilia, guidata dalle giocate della coppia MannionHanlan, ma soprattutto, con un Davide Moretti in più che, a meno di grandissimi cambi dell’ultimo minuto, sarà in campo regolarmente, dopo aver recuperato dalla lesione al bicipite femorale sinistro, rimediata nella sfida contro l’Happy Casa Brindisi di metà dicembre.

Non sarà però certo una sfida facile per Varese che incontra una Treviso in nettissima ripresa ormai dopo un inizio di stagione da incubo, caratterizzato da 9 sconfitte nelle prime 9 giornate di campionato. La Nutribullet poi si è mossa sul mercato, aggiungendo due pezzi da 90 come Robinson in cabina di regia ed Olisevicius nel ruolo di ala grande, che hanno portato punti, qualità e fisicità alla squadra di coach Frank Vitucci. Un doppio cambio che ha fatto come “vittima” James Young, accasatosi poi alla OJM e che avrà grande voglia di dimostrare tutto il proprio valore davanti ai suoi ex tifosi, cercando di conquistarsi una conferma in maglia biancorossa, ad oggi tutt’altro che scontata.

Treviso, dicevamo, in netta ripresa, viene da 4 vittorie nelle ultime 5 partite, con l’unica sconfitta dell’ultimo periodo rimaediata nella passata giornata di campionato contro Pistoia per 86-89. Tra i maggiori pericoli della formazione veneta c’è senza dubbio la coppia ex Brindisi di fedelissimi di Frank Vitucci, Bowman ed Harrison, pericolosissimi scorer che Varese dovrà essere brava ad arginare, puntando sulle qualità difensive della coppia Librizzi-McDermott. Non solo però, perchè sarà molto interessante la sfida tra due lunghi molto difensivi, come Spencer e Paulicap, eletto miglior difensore del mese di dicembre del campionato, che sta viaggiando con 8.3 punti di media, ben 7.9 rimbalzi e 1.7 stoppate a partita. Impressionante la doppia doppia messa a referto proprio contro Pistoia, con una prova da 14 punti e 14 rimbalzi del lungo in maglia Nutribullet.

A loro, si aggiunge un Terry Allen in grandissimo spolvero: ala dinamica, atletica, è capace di colpire sia in penetrazione che con buone percentuali al tiro, come il 61.6% da due ed il 36.7 % da tre con cui sta viaggiando in campionato, dimostrano.

Se Treviso punterà molto sulla fisicità dei suoi interpreti, Varese dovrà essere brava a trovare quella velocità e intensità che ha messo in mostra nelle ultime tre gare di campionato, correndo e puntando molto sulle giocate di Mannion e Hanlan ed è quasi superfluo dire che molta differenza la farà la percentuale con cui Varese saprà tirare da fuori, visto che l’area trevigiana sarà difficile da penetrare.

A presentare il match con la Nutribullet ci ha pensato proprio capitan Olivier Hanlan che ha parlato così ai microfoni societari biancorossi: “Arriviamo alla sfida di domani forti due vittorie che per noi, ovviamente, sono state molto importanti. Prima di questa avevamo già avuto qualche buona prestazione senza però riuscire a vincere, ma chiaramente quando riesci ad ottenere due successi di fila hai uno slancio maggiore per le gare successive, a cominciare da quella di domani contro Treviso, una squadra davvero molto forte. Per questo motivo posso dire che siamo pronti. La Nutribullet è in fondo alla classifica, ma nelle ultime cinque partite ha vinto quattro volte giocando molto bene quindi al momento sono una delle squadre più in forma di tutto il campionato. Non possiamo prendere alla leggera l’impegno perché, nonostante veniamo da due vittorie consecutive, si tratta di una gara importante non solo per la nostra classifica ma anche per il prosieguo del nostro campionato. Dovremo essere concentrati fin dall’inizio ed essere pronti a combattere; sappiamo che stanno attraversando un buon momento, ma anche noi siamo migliorati per cui siamo pronti per questa sfida“.

Alessandro Burin

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