2024.10.13 - 3a giornata serie A UNIPOLSAI - Dolomiti Energia Trentino vs Openjob Metis Varese -

Suona forte l’allarme in casa Pallacanestro Varese. Un rumore assordante che squarcia il mondo biancorosso alla terza sconfitta consecutiva in campionato, ferma a quota zero punti in classifica, ultima in fondo ad un campionato che appare sempre più lontano dal livello attuale della squadra biancorossa.

Una situazione di emergenza che, per tale motivo, richiede un intervento immediato e diretto a caccia della soluzione di un problema manifesto e sempre più grande.

La Pallacanestro Varese è una squadra alla ricerca di un qualcosa che solo il mercato può dare. Un gruppo alla ricerca di un temperamento caratteriale forte, che non permetta rilassamenti o scioglimenti alla prima difficolta; alla ricerca di fisicità e muscoli per resistere al maggior impatto fisico che gli avversari finora sono sempre stati capaci di imporre alla squadra guidata da coach Herman Mandole, sottomentendola; alla ricerca di una propria identità difensiva che oggi è ben lontana dall’essere il marchio di fabbrica di questa squadra che in tre partite ha subito ben 329 punti; alla ricerca di una soluzione a quello zero che risponde alla voce punti in classifica e che dopo sole 3 giornate fa comunque già paura.

Lo fa perché gli errori sono sempre gli stessi, perché le sconfitte arrivano sempre nella stessa maniera ed andando a colpire sempre gli stessi punti deboli di una squadra con evidenti problemi strutturali che cerca una soluzione che però solo il mercato le può dare. Perché fisicità, muscoli, carattere e difesa sono caratteristiche che in questo momento mancano in elementi centrali della struttura di squadra (Brown su tutti), che non sono allenabili e di cui il gruppo ha un bisogno atavico.

Ne ha un bisogno atavico in primis coach Mandole che ogni settimana, come capitava a Bialaszewski prima che arrivasse la coppia Mannion – Spencer al posto di quella Shahid – Cauley-Stein (si leggano bene i nomi), si ritrova ad affrontare gli stessi problemi senza riuscire a trovare il bandolo della matassa, semplicemente perché questo bandolo, al momento, non fa parte della matassa stessa ma va ricercato al di fuori, sul mercato: adesso.

Ne ha un bisogno atavico tutto l’ambiente biancorosso, che già alla prima giornata di campionato non ha nemmeno riempito il palazzetto di Masnago sebbene si partisse da una base di oltre 2400 abbonati e che brama per tornare ad entusiasmarsi attorno ad una squadra che ha bisogno di una scossa forte per iniziare davvero la propria stagione, per ora ferma alla ricerca di un qualcosa che in squadra non c’è, per ora ferma a quello 0 alla voce punti in classifica che inizia a fare paura.

Alessandro Burin
Foto Ossola

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