Uniti e fiduciosi“. Sono queste le parole d’ordine che rilancia a gran voce il Presidente de Il Basket Siamo Noi, Umberto Argieri, dopo la prima giornata di campionato.

Il presidente del trust dei tifosi biancorossi, infatti, non ha alcun tipo d’intenzione di farsi trascinare dalla spirale di sfiducia che il 118-94 subito contro la Leonessa ha innescato tra i supporter della OJM, confidando sia solo stato un passo falso e che la vera stagione dei ragazzi di coach Herman Mandole possa iniziare da domenica, quando alle 16:40, Masnago saprà infondere tutto il proprio calore alla truppa guidata da capitan Mannion.

Argieri, tanta attesa per il primo appuntamento stagionale e poi è arrivata una sconfitta pesante. Il suo commento?
“Cerco sempre di trovare qualcosa di positivo e penso sia una linea che tutti noi tifosi dobbiamo cercare di seguire, almeno all’inizio. Quindi, smaltita l’amarezza per un esordio che ovviamente tutti noi sognavamo ben diverso, perdere così penso possa essere solo che positivo per far capire alla squadra in quale campionato, duro e competitivo, sta giocando. Questo è quello che ci aspetta, quindi resettiamo subito e lavoriamo. E’ il caso di voltare velocemente pagina e lavorare ciascuno per quello che può dare, cercando di ripartire dalle nostre certezze, che ci sono, come il supporto di Masnago che ci sarà domenica e che mi auguro possa vere il solito effetto straordinario sulla squadra”.

Il giocatore, dei nuovi, che l’ha impressionata in maniera positiva e chi l’ha più delusa?
“Sinceramente non mi piace parlare di singoli appena dopo una partita anche perché era la prima che sono riuscito a guardare dall’inizio della preparazione. Credo sia prematuro dare dei giudizi, il rischio è essere fuorvianti e presuntuosi. C’erano aspettative, è vero, però la gara di domenica non può essere la base per dare giudizi. L’idea che mi son fatto finora sulla squadra è molto ipotetica, anche perché veniamo da una preseason in cui Mannion non ha giocato in una squadra costruita su di lui. C’è bisogno di tempo per trovare il giusto equilibrio da questo punto di vista, questa è la speranza e quel qualcosa che ci fa credere che da domenica inizi una nuova stagione. L’altra sensazione è che tutti abbiano dato meno di quanto possono, a livello individuale e di squadra e questo è un appunto negativo ma che guarda in prospettiva positiva pensando che si può solo migliorare. Se devo fare un nome tra i singoli, sicuramente Harris mi ha stupito in positivo”.

Com’è stato affrontare Giancarlo Ferrero da avversario?
“E’ stato sinceramente molto strano e forte. Non mi ricordo emozioni tali per il saluto ad un giocatore nella storia recente della Pallacanestro Varese. Vedere Giancarlo con un’altra maglia è stato stranissimo, ho provato emozioni che si sono specchiate l’una con l’altra portando una carica emotiva enorme. E’ stato tutto spontaneo e molto toccante, un’esperienza unica nel suo genere”.

Guardando a domenica, già sabato scorsa voi de Il Basket Siamo Noi vi siete adoperati per far sì che il palazzetto possa essere accogliente, nonostante il cantiere in corso…
“Sì, abbiamo fatto una cosa per noi spontanea, ovvero pulire quella che consideriamo casa nostra. Eravamo circa una trentina, abbiamo fatto un qualcosa che fa parte in maniera radicata delle attività della nostra associazione: che sia pulire dentro o fuori, per noi è fondamentale dare un senso di appartenenza a questa squadra e questo gruppo anche tramite attività di questo tipo. E’ vero, il cantiere è ancora in corso e proprio per questo serve un aiuto da parte di tutti per far sì che la nostra casa possa essere il più accogliente possibile domenica. Purtroppo all’esterno della struttura ci sono ancora esempi di degrado, legati però alla maleducazione. Noi facciamo sempre il possibile per far sì che chi viene a Masnago si senta accolto in un ambiente di primo livello”.

Sarà un weekend intensissimo per il trust, vista l’inaugurazione del Playground di Giubiano che ha un programma fittissimo per tutta la giornata di sabato…
“Siamo ormai specializzati a gestire situazioni molto diverse l’una dall’altra. La vita della nostra associazioni è fatta di persone, storie e qualità diverse ed a seconda degli ambiti questo ci permette di adattarci ad ogni singola evenienza e ci dà la capacità di avvicinarci ad una moltitudine di tematiche ed iniziative. Questo è il ruolo chiave del nostro trust per dare lustro e smalto al territorio, è la via del Trust 3.0, nato con Luis Scola che ha capito molto bene come siamo fatti e quanto la nostra dedizione può essere rivolta al territorio ed alla riqualificazione dei quartieri della città in questo caso con il lavoro sui campetti cittadini, costruendo attorno al campetto un percorso più ampio, dando il segnale di come da quella location si può sviluppare molto di più. Questo è quello che abbiamo fatto a Giubiano e che confidiamo possa trovare la sua massima espressione nella giornata di sabato, quando ci saranno una moltitudine di componenti diverse tra loro, unite insieme: bambini, giovani, adulti, ragazzi con disabilità, discipline sportive diverse, musica, intrattenimento ma soprattutto un ambiente che sia in grado di creare un senso di aggregazione e di appartenenza alla propria città che poi è fondamentale per provare a fare un salto in avanti sempre più importante. Confidiamo nel tempo per vivere assieme una giornata che possa essere unica ed indimenticabile”.

Alessandro Burin

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