Dopo la gara contro la capolista Venezia, Varese è chiamata ad un’altra sfida al potere andando ad affrontare la Virtus Bologna, sempre fra le mura amiche dell’Itelyum Arena. I felsinei non sono in vetta alla classifica, ma inseguono da vicino la coppia di testa formata da Venezia e Brescia e sono una squadra molto temibile.

Sarà certamente una sfida piacevole da guardare dato che si affrontano due attacchi spumeggianti: Varese è il secondo miglior attacco della serie A e viaggia a 86,6 punti di media a gara in netto rialzo nelle ultime , mentre la Virtus è il primo del campionato. Ritmi alti e tanto talento in campo, con Mannion che avrà certamente una motivazione in più nell’affrontare la sua ex squadra, sono alcuni degli argomenti possibili di questa sfida. Così come cercare di capire dove sarà migliorata Varese rispetto alla sfida di andata finita 115-84. Le aspettative sono quelle di vedere gli stessi passi avanti osservati con Venezia e, magari, sfruttando il fattore Masnago cercare di dare uno spiacevole sgambetto a Bologna portando a casa due punti dal peso specifico elevatissimo.

In mezzo, però, occhio all’aspetto difensivo: Bologna è la terza miglior difesa e concede solo 76,6 punti mentre l’OJM è l’ultima della serie A con 91,06 punti subiti a sera. Probabilmente l’equilibrio della sfida vivrà tutto qui: se Varese saprà essere intensa in retroguardia avrà l’occasione ghiotta della vittoria.

La formazione allenata da Luca Banchi conta in cabina una coppia tutta italiana, con un Daniel Hackett che sta disputando una stagione strepitosa soprattutto in Eurolega e che si prende le responsabilità nei minuti finali facendo quasi sempre la scelta giusta insieme ad un Alessandro Pajola che da specialista difensivo sta diventando anche un tiratore più che affidabile dalla linea dei 6,75 come testimonia il 36% con cui sta viaggiando in campionato.

In guardia troviamo l’eterno Belinelli e un Iffe Lundberg rivitalizzato dalla cura Banchi. Messo ai margini nella precedente gestione, il danese ha preso tutta la fiducia concessagli dal nuovo coach partendo da….un annuncio per una colf che curi la prole nello scorso mese di settembre arrivando ad alcune prove da leader vero in Eurolega. Talento e tiro le sue armi migliori. Della pattuglia di guardia fa parte anche il neo arrivato Rihards Lomasz che possiamo definire un pretoriano di Banchi avendo già giocato per lui con la maglia della nazionale lettone. A cavallo fra il settore guardie e quello ali c’è l’atletico Isaia Cordinier, gran talento anche se spesso non fa della continuità il suo forte. In ogni caso per lui parla uno straordinario 46% da 3 in campionato.

In ala c’è anche Abass che, a 30 anni e dopo due gravi infortuni alle ginocchia, sta dimostrando di valere ancora un posto in rotazione: 8,2 punti col 45% da 3 per l’ex Cantù. Altra ala è il serbo Dobric, gran tiratore, ma che dovrebbe non essere della partita per i postumi di un infortunio alla caviglia che dovrebbero tenerlo fuori dal parquet almeno fino al 28 di gennaio. Nel reparto ali forti c’è l’ex Achille Polonara, reduce da un intervento per estirpare un tumore ai testicoli nel corso di questa stagione, e ci sarà Mickey, fermo dal 10 dicembre per infortunio che ha rivisto il campo contro Brindisi nello scorso turno.

Il suo ritorno coincide con un nuovo infortunio: quello di Shengelia. Il lungo georgiano capace di fare molto male in post basso sarà assente a causa di una lombalgia. Vedremo se e quale sarà il turnover di Banchi. Sotto i cristalli l’infortunio di Cacok ha portato all’arrivo del massiccio Zizic che fa reparto col sempre amato Bryant Dunston che tornerà per la prima volta da avversario a Varese dopo la stagione degli Indimenticabili. Come si fa a dimenticare quella serie contro Siena e quel suo maledetto infortunio al polpaccio? Completa il roster Leo Menalo, lungo da allenamento con scampoli di gara a sua disposizione.

Occhio a….Marco Belinelli

All’interno del chilometrico roster virtussino non si può non avere una menzione d’onore per il ragazzo di San Giovanni in Persiceto. Gli anni passano e saranno 38 il prossimo 25 di marzo, ma la guardia non conosce la carta d’identità e viaggia a 12,5 punti di media col il 35% da 3, da sempre specialità della casa per l’azzurro. E’ considerato uno dei migliori prodotti di sempre della nostra pallacanestro e il suo palmares parla da solo: 2 scudetti (uno con la Effe e uno con la Virtus), 1 coppa Italia con la Virtus, 4 Supercoppe italiane (una con la Effe e tre con la Virtus), 1 Eurocup vinta nel 2020/21 e 1 campionato Nba con i San Antonio Spurs nel 2014. Ad una carriera in cui ha vinto tutto è mancata soltanto la ciliegina sulla torta di un successo con la Nazionale. Con la maglia azzurra colleziona 154 presenze con 2258 punti realizzati, ma resta l’amaro per le tante occasioni lasciate sul banco dalla prima generazione di “giocatori Nba” della nostra storia mai andati oltre i quarti di finale in una competizione per Nazionali.

Matteo Gallo

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