La vittoria della Pallacanestro Varese sul Banco di Sardegna Sassari per 88-112 scrive un pezzo di storia della società biancorossa. Come? Presto spiegato.
La squadra di coach Bialaszewski contro i sardi ha tirato con un’altissima percentuale da due punti, segnando 23 dei 28 tentativi fatti per l’82.1%, ossia la seconda miglior percentuale da dentro l’arco nella storia della società, dopo l’82.4% (28/34) firmato nella partita dell’annata 2005/06 contro Cantù.
In questa stagione, soltanto la Virtus Bologna ha tirato con percentuale più alta da due punti, rispettivamente nelle gare contro Sassari (85.2%) e Treviso (84.6%).
Un dato significativo, nonostante si sia spesso dibattuto sull’utilizzo del tiro da tre punti dei biancorossi, in ossequio alle regole ferre del MoreyBall (che poi in realtà vede come prima opzione di tiro l’attacco al ferro e non la conclusione da oltre l’arco, scelta come primaria opzione offensiva da Varese nella realtà dei fatti per le caratteristiche degli interpreti che giocano quest’anno in maglia biancorossa), e che fa capire quel potenziale espresso solo a spizzichi e bocconi dai biancorossi che invece in Sardegna sono stati capaci proprio con il tiro da dentro l’area ha costruire una delle vittorie più belle, pesanti e convincenti del proprio campionato 2023/2024.
La partita di Sassari è stata anche la miglior prova della stagione al tiro per Varese, che ha chiuso la partita al PalaSerradimigni superando per la prima volta in questo campionato il 60% al tiro (62.9%, 39/62), portando per la prima volta in stagione ben 7 uomini in doppia cifra: Niccolò Mannion, Hugo Besson, Gabe Brown, Sean McDermott, Skylar Spencer, Davide Moretti e Leonardo Okeke.
Il Red Mamba con i 24 punti messi a segno in Sardegna sale a una media di 19.9 e si conferma caponcannoniere del torneo, scalando anche la classifica dei migliori assistman dopo gli 11 confezionati al PalaSerradimigni, arrivando a toccare una media di 6.6 per partita, statistica che lo pone al secondo posto di questa speciale classifica, dietro solo a Tyler Ennis di Napoli.
Alessandro Burin
