Justin Gray e Gabe Brown: una poltrona per due. No, non stiamo parlando dell’iconico film di Natale che ogni 24 dicembre ci tiene compagnia, ma bensì della situazione mercato in casa Pallacanestro Varese.

I biancorossi, infatti, a differenza di quanto fatto nella passata stagione, non hanno assolutamente intenzione di attendere qualche mese prima di intervenire per sistemare un roster che qualche problema strutturale lo ha già palesato in maniera evidente tra la preseason e le prime due giornate di campionato, ma sarebbe pronta ad intervenire per sistemare una situazione che, alla lunga, rischia di essere quanto mai dannosa.

L’idea è chiara: cercare un lungo di spessore fisico che possa alternarsi con Kao, dando struttura nel pitturato, presenza ed efficacia nella lotta a rimbalzo ed una maggiore solidità difensiva, in poche parole, quanto fece Spencer nella passata stagione. Come arrivarci? Anche qui l’idea pare abbastanza netta: non tramite il 6+6 ma con una rotazione tra americani, almeno in partenza, che poi si andrebbe a trasformare nella più classica delle staffette a roster.

E’ evidente che, stante così la situazione, con la scelta di non cambiare la composizione del roster dal 5+5, i due indiziati maggiori a “rischiare” il posto sono Gray e Brown: il primo con Tortona ha dato segnali di risveglio dopo la brutta prova di Brescia, mentre Brown appare il fantasma del giocatore continuo ed in crescita della passata stagione, quasi come se le scorie per un mancato passato in NBA dopo una Summer League giocata ben al di sotto delle aspettative, ne avessero minato l’entusiasmo e la voglia di rimanere in biancorosso.

Una poltrona per due, dunque, quella della panchina di Masnago, stante anche l’abbondanza nel ruolo vista la presenza di Alviti e soprattutto nonostante la scelta della società di andare ad operare in un altro ruolo perché è chiaro, anche questo, che un 4 di spessore fisico non verrà cercato per caratteristiche e fedeltà al sistema. Ad oggi, Gray appare più avanti nel ballottaggio rispetto a Brown, Trento e Trapani e saranno decisive in tal senso, a meno che già domenica una brutta debacle non possa accelerare i tempi di una decisione che viene vagliata giorno dopo giorno, a caccia del profilo migliore in un momento in cui il mercato ha poco da offrire.

Alessandro Burin

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