
E’ sicuramente l’infortunio peggiore che potesse capitare in casa Pallacanestro Varese quello di Keifer Sykes. Il playmaker statunitense infatti, dovrà stare lontano dal parquet per diverso tempo, come il comunicato sull’entità del suo infortunio ha fatto ben intendere, parlando di una rivalutazione da parte dello staff medico biancorosso tra qualche settimana.
Qualche settimana che, però, per la Pallacanestro Varese, potrebbe significare anche un lasso di tempo fin troppo lungo per aspettare il suo nuovo regista, che nell’intento di recuperare dalla lesione muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra, salterà sicuramente il big match salvezza contro Napoli di sabato alle ore 20:30 e quasi certamente anche il match, delicatissimo, del 5 gennaio, quando i biancorossi saranno in trasferta sul sempre ostico parquet del PalaSerradimigni di Sassari, contro una Dinamo che oscilla tra la lotta salvezza e le ambizioni di una seconda parte di stagione da protagonista.
Il momento peggiore, dunque, per l’infortunio di Sykes e per tutta una squadra, quella di coach Herman Mandole, che si trova ora a dover fare nuovamente affidamento su un pacchetto “piccoli” in cabina di regia sicuramente non di primo pelo: non tanto per il maggior spazio che troverà Matteo Librizzi, che ha già dimostrato di poter valere il ruolo nelle ultime settimane, quanto, soprattutto, per quanto riguarda Jaylen Hands che, a maggior ragione in questo momento, sarà costretto a tornare ad oberarsi di quei compiti d’impostazione che certamente non gli appartengono ed il pericolo che questa situazione, unita ad esempio all’uno contro uno che si troverà ad affrontare domenica contro Pullen, possa rivelarsi assolutamente problematica per le sorti della squadra biancorossa è altissima.
In tutto questo la società cosa fa? Difficile, al momento, ipotizzare un intervento forte sul mercato: i biancorossi non hanno più a disposizione visti per giocatori stranieri, quindi dovrebbe rivolgersi al mercato dei già vistati o dei comunitari, molto probabilmente dovendo guardare a soluzioni raggiungibili solo tramite il pagamento di buyout (che per salvare la stagione andrebbero più che bene e più che vagliate) ed in tutto questo, ragionare su un eventuale taglio di Sykes qualora i tempi di recupero fossero lunghi, diventa complicato, vista la somma che il play americano percepisce al mese (circa 25.000 dollari) e che gli andrebbe comunque pagata, dovendo poi cambiare tutto un’altra volta, l’ennesima, in una stagione nella quale sicuramente nemmeno la fortuna sta guardando benevola in casa biancorossa.
Alessandro Burin