Dalla Sala Gualco della Itelyum Arena prende ufficialmente il via l’avventura di Herman Mandole alla guida della Pallacanestro Varese.

Il tecnico argentino con cittadinanza italiana classe ’84, già a Varese da due stagioni come assistente (prima di Matt Brase, poi di Tom Bialaszewski), vivrà la sua prima annata da Head Coach affiancato da Marco Legovich (Associate Head Coach) e Federico Renzetti (assistente).
La conferenza stampa prenderà il via alle ore 15.00.

Prende parola proprio Mandole: “Sono contento di essere il capo allenatore di una squadra così prestigiosa a livello italiano ed europeo: stiamo iniziando il nostro lavoro e per me è facile perché sono affiancato da un grande staff. Sono davvero contento“.

Sulla squadra: “Il roster mi piace tantissimo. Abbiamo costruito la squadra ragionando più che altro in fase difensiva, almeno questo è quello che pensiamo visto che poi sarà il campo a dirci se è così; sulla carta è quindi un approccio diverso rispetto alle precedenti due stagioni. L’attacco sarà una conseguenza del lavoro difensivo“.

Sul 4. “Nelle precedenti due stagioni il problema difensivo non era legato solo alla posizione quattro ma anche ad altre situazioni, dalla transizione difensiva al rimbalzo. Se avremo solo il problema del quattro allora saremo a buon punto perché avremo risolto il resto“.

Su Nico Mannion: “Non devo certo dire io che tipo di giocatore è Nico e in attacco è strepitoso, ma deve crescere in difesa ed è il primo consapevole e voglioso di doversi migliorare: in questo modo diventerà un grandissimo giocatore“.

Il caso-Okeke: “La situazione richiede tempo per essere definita e Luis Scola è stato chiaro: Pallacanestro Varese deve prima di tutto capire cosa è successo e la realtà è che non ne sappiamo molto. Non appena avremo il quadro completo la società si muoverà. Certo che mi spiace perdere il giocatore, ma non possiamo far altro che aspettare“.

Su Marco Legovich: “Non ho scelto io di lavorare con lui; lui ha scelto di lavorare con me. Marco è un allenatore importante a livello nazionale e non mancavano offerte, ma ha voluto credere in Varese, in ciò che facciamo e io con lui al mio fianco sono tranquillo. Al momento siamo focalizzati principalmente sul lavoro in difesa“.

Sugli obiettivi personali: “Sono gli stessi della squadra. Ad oggi non voglio parlare di posizioni, ma di performance: se noi difendiamo bene e attacchiamo altrettanto bene potremo dire la nostra all’interno del campionato. Mi piacerebbe entrare nei playoff, e la piazza giustamente pensa lo stesso: se il campionato ci dirà che siamo da nono posto allora lavoreremo ancor di più, mentre se ci dirà che siamo da quarto posto saremo ancor più contenti. Solo il lavoro quotidiano, però, ci dirà il nostro livello“.

Sulla metodologia di lavoro in settimana senza coppe europee: “In primis volevamo giocare una Coppa perché Varese, per sua stessa storia, deve essere in Europa. Sicuramente senza un impegno del genere cambierà la metodologia in settimana in funzione della partita del weekend“.

Sul pivot: “Tutti i compagni sono contenti di Kao: magari perderemo qualcosa dal punto di vista dell’esperienza, ma guadagneremo in altri aspetti e Nico, con uno come lui, ha detto che può arrivare comodo a dieci assist a partita. Di certo la nostra mentalità è che abbiamo i migliori giocatori al mondo e dobbiamo esaltare quanto di buono possono offrire“.

Sulle esperienze da vice allenatore: “Si impara da ogni allenatore con cui si lavora se sei aperto mentalmente, cosa che ritengo di essere. Matt Brase è una mente frizzante, incredibile, così come lo è ad esempio Marco Legovich: bisogna sempre mettersi nell’ottica di imparare da tutti“.

Su Assui: “Ci ho parlato: è di Varese ed è pronto per la Serie A, con il cuore gli ho suggerito di restare perché secondo me era la scelta migliore. Lo ha fatto e sono felicissimo di averlo a disposizione“.

Sui tifosi: “Li ho vissuti con Brase in una grande annata e lo scorso anno, malgrado i risultati, sono sempre stati al nostro fianco: quando siamo in questa Arena è come giocare in sei, e non vedo l’ora di iniziare il campionato per sentire il loro calore“.

TC

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