Siamo entrati nella settimana più calda di questa prima parte del mercato di casa Pallacanestro Varese.

Più calda, dicevamo, perché è quella che segna una prima, importante, linea di demarcazione del mercato, vista l’incombenza del 30 giugno e la scadenza dell’escape nei contratti dei giocatori collegate a questa data .

Settimana scorsa abbiamo fatto il punto sulle situazioni di Moretti (diretto a Venezia), McDermott (vicino alla permanenza) e Brown (che molto probabilmente, anche se non dovesse andare via entro il 30 giugno, lascerà Varese, qui più per scelta della società bosina che nel ruolo di ala grande starebbe valutando altri profili).

E’ chiaro che però in questo momento i fari dell’attenzione si spostano in maniera inevitabile sulla posizione di Nico Mannion. Il Red Mamba è concentrato sul suo impegno con la Nazionale: inserito nei 12 che giocheranno il Pre Olimpico di Porto Rico, Mannion ogni giorno che passa si avvicina sempre più alla permanenza a Varese, soprattutto se si pensa all’uscita dal contratto a favore del giocatore entro il 30 giugno per una squadra che gioca l’Eurolega.

Ad oggi di offerte allettanti da realtà di alta Eurolega non ne sono arrivate: a vuoto il sondaggio del Real e mai sviluppatasi la trattativa con lo Zalgiris Kaunas di Trinchieri, stroncata sul nascere per gli alti costi dell’operazione, nessun’altra offerta dall’elite del basket europeo sarebbe pervenuta a Mannion ed al suo entourage.

E’ dunque difficile pensare che, un’operazione di così grande importanza come quella di Mannion, possa nascere e svilupparsi in soli 6 giorni, anche se nel mercato tutto è possibile. Ci sono però 600.000 motivi per i quali la permanenza di Mannion a Varese oltre la prima dead line del 30 giugno è possibile: ovvero il costo dell’operazione tra cartellino e buyout. Ecco, appunto, 600.000 dollari, cioè i 400.000 (euro più, euro meno) che da contratto Nico dovrebbe andare a percepire l’anno prossimo da Varese e che difficilmente verrebbero ridotti in caso di approdo in un grande club europeo, ed i 200.000 che comporrebbero la cifra del buyout per una realtà di Eurolega presente nell’accordo con Varese.

Soldi, tanti, per un giocatore che, pur tenendo conto di tutto il suo talento e le sue qualità, va ricordato, negli ultimi 3 anni in Eurolega, tra Virtus Bologna e Baskonia, non ha certo fatto faville, soprattutto nell’ultima esperienza spagnola.

Una situazione che ad oggi avvicina Nico a Varese, anche perché il Red Mamba continua a sognare l’NBA: la sua priorità sarebbe il ritorno in America, dove Golden State ne detiene i diritti ancora per questa finestra di mercato, ma ad oggi anche sul quel fronte i movimenti concreti sarebbero pari a zero e comunque, per il ritorno negli USA, ci sarebbe tempo fino al 30 luglio ed un’eventuale escape a favore di Varese molto onerose (che dovrebbe aggirarsi oltre i 400.000 dollari).

E’ molto probabile, quindi, che il mercato per Mannion, se mai dovesse accendersi, lo farebbe dopo la fine del Pre Olimpico di Porto Rico il 7 luglio, manifestazione che, nel caso in cui il Red Mamba giocasse da protagonista come fatto l’ultima volta, rischierebbe di scatenare nuovamente le attenzioni delle grandi d’Europa su di lui. In quel caso, comunque, l’addio di Nico dovrebbe poi passare da Varese e da una trattiva con il club interessato al play azzurro, con le regole del gioco che, a quel punto, verrebbero dettate dal club biancorosso.

Varese che intanto aspetta, forte del legame, fortissimo, stretto con Mannion durante l’ultima metà di stagione appena conclusa insieme e del calore e amore che il pubblico di Masnago ha saputo trasmettere al giocatore azzurro che a Varese si è rilanciato e che da Varese potrebbe continuare il suo percorso di rilancio verso il grande basket: anche perché ad oggi ci sono 600.000 buoni motivi perché il matrimonio possa continuare.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui