Prosegue la partita a scacchi tra Pallacanestro Varese e Olimpia Milano per l’affare Mannion. Come raccontatovi, l’ultima offerta meneghina è sul piatto della società biancorossa che, ora dopo ora, starebbe sempre di più considerando ormai l’idea di doversi separare dal suo capitano.
In tal senso, due sono state le mosse delle ultime ore che portano sviluppi nella trattativa: la prima, l’assenza di Mannion alla festa per i 50 anni dell’associazione sportiva dilettantistica Pgs Elpis 2001 Asd, che avrebbe dovuto vedere ospite il Red Mamba questa sera alle ore 21:00 presso l’oratorio di Biumo. Un chiaro segno di come società e giocatore vogliano evitare qualsiasi tipo di esposizione in un momento così delicato del rapporto tra le parti.
La seconda mossa arriva direttamente da Milano e per voce di coach Ettore Messina che, dopo la sconfitta dell’Olimpia per 84-96 contro l’Efes, ha parlato in conferenza stampa di un Dimitrijevic in difficoltà ed ha lasciato aperta la possibilità di intervenire sul mercato ed è logico subito pensare a Mannion come la soluzione in cabina di regia per cercare di dare una svolta all’inizio di stagione europeo dell’Olimpia che non ha tratto grandi frutti dall’accoppiata tra il play macedone e Bolmaro.
I tempi rimangono sempre gli stessi, ovvero entro il doppio turno di Eurolega della prossima settimana di Milano, per una situazione che, anche a livello ambientale, non è più sicuramente ideale né per Mannion né per tutto il mondo varesino, con il capitano che, intanto, contro Pistoia molto difficilmente sarà in campo, sempre a causa del problema alla caviglia rimediato contro Trento e che lo ha costretto anche tutta questa settimana a fare lavoro differenziato.
Varese, intanto, si muove per quel che riguarda la ricerca di un lungo da affiancare a Kao: il profilo lo abbiamo descritto un paio di giorni fa, un centro atletico, con maggior stazza fisica di Akobundu-Ehiogu e che possa dare una maggior dimensione a livello difensivo e di lotta a rimbalzo. A queste caratteristiche, Varese vorrebbe anche aggiungere l’italianità del centro per provare a rimanere nella composizione del 5+5 ed i nomi sul taccuino, in tal senso, sarebbero 2: Scott Ulaneo e Leonardo Totè.
Con il primo ci sarebbero già stati dei contatti anche se per ora non avrebbero portato ad un’apertura: Ulaneo, infatti, vorrebbe provare a giocarsi le sue carte in maglia Givova dove finora non ha trovato grande spazio anche a causa di un piccolo problema che ne ha minato le prime settimane di lavoro ma è chiaro che l’idea di tornare a Varese, ad un salario diverso da quello della scorsa stagione, non sarebbe un’ipotesi così brutta per il lungo romano.
Per quanto riguarda Toté, invece, sarebbe il giocatore considerato ideale per il sistema biancorosso, nonché profilo che incarnerebbe al meglio tutte le caratteristiche sopra elencate. Non semplice, però, la trattiva eventuale per provare a strapparlo a Napoli che, dopo l’arrivo di Green, ragiona sull’aggiunta di un lungo sotto le plance. E’ chiaro che, un’operazione di questo tipo, richiederebbe anche uno sforzo economico importante per Varese che se lo potrebbe permettere solo dopo l’addio, eventuale, di Mannion. Nel caso in cui il doppio affondo non producesse risultati, i biancorossi guardebbero al mercato stranieri ma sempre in ottica comunitaria, senza andare a utilizzare lultimo visto a disposizione, almeno per il momento.
Alessandro Burin