La sua Accademia BMV è stata la grande sorpresa di questo campionato, visto che da neopromossa ha veleggiato per tutta la stagione ai vertici della classifica lottando fino all’ultimo minuto per la vittoria del titolo. Il grande rimpianto è per la rimonta subita da 3-0 a 3-3 alla penultima giornata contro il Gavirate: chissà come sarebbe finita se gli azulgrana avessero preso il comando della classifica a 90’ dal termine. In un collettivo che ha sfiorato la perfezione, è emersa la leadership di Simone Borsani. Attaccante classe 1996, ha messo a segno otto gol in stagione e più in generale ha preso per mano la squadra come pochi si aspettavano, anche considerando che non giocava in categoria dai tempi dell’Aurora Cerro Maggiore Cantalupo (campionato 2016/17), poi cinque stagioni all’Ossona intervallate da una parentesi al Pontevecchio, sempre in Prima Categoria.

Simone, com’è andata la stagione?
“È stata al di sopra di ogni aspettativa, sia a livello personale che di squadra, frutto del lavoro e dell’impegno messo in ogni allenamento”.

Se dovessi scegliere tu, a chi daresti il Pallone d’Oro di Promozione?
“Lo darei a Paoluzzi del Canegrate, perché oltre ad essere capocannoniere secondo me è l’attaccante più forte del campionato”.

Qual è stata la tua miglior partita?
“Senza presunzione credo che ce ne sono state diverse importanti, non ne ricordo una in particolare”.

Chi è il tuo idolo?
“Il mio idolo fin da piccolo è sempre stato Kakà, m’ispiro molto a lui”.

In caso di vittoria, a chi dedicheresti questo premio?
“Lo dedicherei ai compagni, che oltre ad essere ottimi giocatori sono persone straordinarie, al mister per essere riuscito a migliorarmi e mettermi nelle condizioni di fare bene e poi alla società per avermi dato fiducia”.

Alex Scotti

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