Partiamo dalle suggestioni. Tre volte a Caravaggio (contro i locali nel biennio di Serie D) ed altrettanti pareggi (due 1-1 in Campionato e un 2-2 in Coppa poi risolto ai rigori in favore dei biancoblu). Se alla casistica sommiamo la necessità tigrotta di arrotondare la classifica per certificare una salvezza vicina ma non ancora aritmetica e la quota (ridottissima) pagata dai bookies per il segno X, beh allora il pronostico prende una piega piuttosto chiara. Ma (come posto a premessa), sono solo suggestioni. Domenica la Pro Patria torna al Comunale (ore 20.45), questa volta contro l’Atalanta U23 in un Sunday Night non esattamente dal sapore del posticipo TV. Due formazioni tutt’altro che al climax della propria performance (rispettivamente 8 e 7 punti nelle ultime 7 giornate), ma con orizzonti non sovrapponibili. L’urgenza bustocca non corrisponde a pari contingenza orobica.            

A scopo di lucro

Lo statino biancoblu dice 5 sconfitte nelle ultime 9 a seguire 5 vittorie nelle precedenti 6. Il ritorno dei tigrotti è stata una corsa a strappi. Con soli 2 pareggi dopo i 4 per chiudere le 6 dell’andata. Serve continuità di prestazioni e risultati smarrite in un marzo da stop and go. Provando così a lucrare il residuo necessario a blindare la categoria. E poter ragionare sull’ipotesi playoff. Recuperati gli squalificati (Ferri e Pitou), smaltito l’attacco influenzale (Piran e Saporetti) e riportato in gruppo Guillaume Renault, Riccardo Colombo dovrebbe avere a disposizione l’intera rosa ad eccezione di Lombardoni (regular season finita) e Mallamo (rientro il 20 con la Virtus Verona?). Chi gioca? Non si dovrebbe andare lontani (ballottaggi evidenziati a parte), dal liturgico 3-4-2-1 con Rovida in porta; Minelli (60/40 con Vaghi), Saporetti e Moretti dietro; Cristophe Renault (70/30 con Somma), Nicco, Ferri e Ndrecka in mezzo; Stanzani (80/20 con Curatolo) e Pitou alle spalle di Castelli (90/10 con Parker) in attacco.    

Dea gratias

Una sola vittoria (1-0 con il Lumezzane) nelle ultime 7 e 2 punti nelle ultime 4. La frenata dell’Atalanta U23 è nei numeri prima ancora che nella percezione di un assestamento in coda ad una stagione andata comunque oltre quanto messo a preventivo. La via aperta dalla Juventus ha visto nel club nerazzurro (prima dell’ingresso del Milan nel 2024/25), un logico epigono quanto a gestione strutturale del Settore Giovanile. Ambito nel quale a Bergamo sono sempre stati piuttosto avanti. Tanto da costruire l’impianto tecnico del gruppo affidato a Francesco Modesto ad immagine e somiglianza di quello adottato dalla Dea di Gasperini. Quindi, 3-4-2-1 o 3-4-1-2 a discrezione delle caratteristiche degli elementi a supporto della punta centrale. Adattamento del 3-5-2 (sistema di gioco in cui il Gasp era già stato pioniere ai tempi del Genoa) che trova emuli in 5 squadre delle 20 dell’attuale Serie A. Nell’1-1 (Pavlev, Vlahovic) di mercoledì al “Tognon” nel recupero della 33^ con la Triestina, schierato 3-4-2-1 omologo a quello tigrotto con Vismara tra i pali; Ghislandi, Comi e Ceresoli in difesa; Palestra, Gyabuaa, Panada e Bernasconi in mediana; De Nipoti e Capone alle spalle di Diao in avanti. In & out in tema squalificati con il rientro di Bonfanti e lo stop di Gyabuaa

Il resto Canci

Domenicale affidato a Matteo Canci di Carrara (Giacomo Bianchi di Pistoia e Daniele Sbardella di Belluno gli assistenti, Sabri Ismail di Rovereto il quarto ufficiale di gara). Il fischietto toscano è un terzo anno con 28 gare dirette in categoria, bilancio filoesterno (10 successi interni, 13 esterni, 5 pareggi), disciplinare consistente (133 gialli, 8 rossi di cui 4 diretti e 7 rigori). Campionario precedenti ridotto a quota 2:    

13 febbraio 2022  Virtus Verona – Pro Patria  0-2

2 novembre 2022  Pro Patria – Alessandria  1-2  dts  Coppa Italia

Di madre in figlia

3 giugno 1956. Ultima gara in Serie A della storia della Pro Patria. La formazione allenata dal grande Carlo Reguzzoni batte l’Atalanta 2-0 (La Rosa, Toros) non riuscendo però ad evitare una retrocessione già maturata da tempo. Quella fu anche l’ultima gara in Campionato tra biancoblu e orobici che da allora si incontreranno solo una volta in Coppa Italia il 29 agosto 2004 (2-2 allo “Speroni” con doppietta di Pazzini e reti singole di Perfetti e Temelin). Il bilancio complessivo (Coppa a parte) è di 24 trascorsi (16 nella massima serie) con 6 successi tigrotti, 8 pareggi e 10 vittorie della Dea (2/3/7 a Bergamo). Al conteggio andrebbe sommata per puro dovere statistico anche l’amichevole del 29 settembre 2022 finita 4-1 per i nerazzurri al Centro Bortolotti di Zingonia. Chiaramente l’Atalanta U23 di Francesco Modesto, non ha titolo assoluto per sommare i propri contemporanei (1-0 griffato Moretti nell’andata del 2 dicembre, nella foto) ai precedenti di cui sopra. 

Questa o quella per me pari sono

Segno X prediletto dai bookies con pareggio bancato in media a 1.90, vittoria Atalanta quotata 2.60 e successo bustocco a 4.50.

Giovanni Castiglioni

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