Arrivato a stagione in corso sulla panchina del Ponte Tresa, Luca Gatta si è trovato davanti ad una sfida molto difficile. I gialloblu sono in grande difficoltà nel conquistare risultati utili, nonostante la squadra sembri in grado di giocare alla pari con gran parte delle rose di Seconda Categoria. Il girone di ritorno sarà un dentro o fuori, che dovrà rappresentare un punto di svolta a partire dalla prima giornata contro il Don Bosco di domenica.

Siete una squadra neopromossa, quanto è stato difficile l’impatto con la Seconda Categoria?
“Se guardiamo la classifica non è una sorpresa dire che sia stato estremamente difficile. Nessuno di questi ragazzi ha mai giocato in questa categoria e sono quasi tutti novelli: è facile capire perché siamo a 0 punti”.

Il campionato vi sta mettendo in difficoltà, cosa si può fare per migliorare l’andamento?
“Vincere, semplicemente vincere. Dovremo essere brutti e cattivi, ma conquistare i tre punti. Troppo spesso siamo stati belli ma non abbiamo raccolto nulla, quindi ora dobbiamo invertire il trend”.

I punti conquistati non rispecchiano quanto visto sui campi, dove siete comunque sempre riusciti a giocarvela con gli avversari, cosa non sta funzionando?
“Ci manca l’esperienza perché, spesso, ce la giochiamo alla pari andando anche in vantaggio alle volte. Ci sono state situazioni dove in vantaggio e con l’uomo in più, siamo riusciti comunque a perdere. La sfiducia data dal perdere sempre non aiuta perché ti convinci che prima o poi prenderai gol”.

Durante questa pausa serviva più un lavoro mentale o tattico?
“Per tutta la sosta natalizia ci siamo allenati ed abbiamo fatto sia un lavoro fisico che mentale. Siamo ultimi e siamo lontani dalla penultima e dai playout, ma il gruppo è estremamente unito. Agli allenamenti ci siamo sempre tutti e per l’entusiasmo che hanno i ragazzi sembra di essere in zona playoff, non ho mai visto una cosa così”.

Il fatto che tanti giocatori abbiano dato merito a quanto visto in campo dà un po’ di soddisfazione?
“No, in realtà ho solo tanto rammarico: soprattutto con la France Sport abbiamo perso in modo assurdo. Abbiamo subito sconfitte anche quando eravamo sopra. Si arriva ad un certo punto dove dici “Siamo alla pari e possiamo giocare alla pari con tutti” ma spesso facciamo tutto da soli e combiniamo dei pasticci”.

Quale sarà l’obiettivo per il girone di ritorno?
“Vincere qualche partita e mettere nel mirino il penultimo posto per provare ad agganciarsi al treno dei playout. Domenica andremo a giocare contro la prima e comunque vogliamo provare a giocarcela fino in fondo”.

Credi di poter riuscire a trovare una salvezza che, a questo punto, sembra lontana?
“Noi ci crediamo, sia io che la società che i giocatori. Sembra assurdo pensando ai 13 punti che ci separano dal Gazzada Schianno. Sarebbe fondamentale riuscire a conquistare un paio di vittorie consecutive per prendere morale. A prescindere da come vada quest’anno, questo lavoro proseguirà anche l’anno prossimo”.

Andrea Vincenzi

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