La domanda è lecita. La risposta (con ogni probabilità), scontata. Quale Pro Patria vedremo alla ripresa degli allenamenti del 31 dicembre? Detto che ieri nel post Renate la squadra ha svolto una seduta di scarico, tutto fa pensare che il robusto giro di vite prospettato a Meda da Sandro Turotti possa comunque preservare la guida tecnica. Anche se parte degli strali del Biellese (ieri in tribuna al “Chinetti” di Solbiate Arno per Milan Futuro – Entella), hanno infatti tirato dentro proprio Riccardo Colombo (“Bisogna darsi una sveglia vera e non solo a parole”, “Il calcio di Serie C è semplice. Non bisogna inventarsi niente”), e una chiara, inequivocabile difesa dell’allenatore non è arrivata neppure d’ufficio, la sensazione è che il ribaltone (più profondo di quanto previsto solo una decina di giorni fa), vedrà sempre il fagnanese sulla plancia di comando. Ma (ragionevolmente), con un gruppo più allineato al complicatissimo obiettivo salvezza. Non esattamente un’assoluzione per la panchina da parte del DS biancoblu (tutt’altro), ma una parziale ammissione di alcuni errori di calcolo nella costruzione estiva dell’organico tigrotto. Anche perché cambiare tutto (mister compreso), significherebbe buttare a mare il lavoro di 6 mesi (o più, vista la riconferma di Colombo). Circostanza che in anni recenti a Busto si è registrata solo con la parentesi Prina. Ma quello era considerato un punto di non ritorno. La situazione attuale sembra onestamente diversa. Forse, l’uscita turottiana poteva essere anticipata di almeno un paio di settimane. Ma siamo al senno del poi. Con tutto ciò che ne segue.

Presto che è tardi

Sia come sia, e al di là della modestia della prestazione, la sconfitta con il Renate (vista la classifica dei brianzoli), è apparsa più coerente al percorso della Pro Patria rispetto ai precedenti pareggi con Pro Vercelli, Lumezzane e Pergolettese. Tre gare in cui sono stati gettati nell’umido 6 punti in virtù di una sciatteria offensiva difficilmente accettabile. L’auspicio è che non li si debba rimpiangere più in là. Solo qualche giorno fa ipotizzavamo un intervento in difesa (forse due) ed uno sugli esterni (forse due). Ora l’operatività della finestra invernale di mercato (in apertura giovedì 2 gennaio) potrebbe anche coinvolgere un centrocampista ed un attaccante. Vista l’ormai congenita inefficacia bustocca nell’area avversaria. Complessivamente, almeno 4 acquisti a fronte (va da sé), di alcune uscite. Perché il gruppo deve mantenere un suo punto di equilibrio (e di sostenibilità) a prescindere dai paventati ingressi in società (tutti da concretizzare). Si diceva di dover alzare l’asticella. Ora tocca semplicemente salvare la categoria. Nulla di più. Ma anche nulla di meno. Con la Giana alla ripresa (lunedì 6 gennaio ore 15, stadio “Speroni”), non si potrà davvero più sbagliare.                                       

Dove e quando

Fissate date e orari dell’oroscopo biancoblu sino alle 13^ di ritorno. Salvo Epifania (lunedì) e infrasettimanale di giovedì 13 marzo, Pro Patria parimenti in campo di sabato o di domenica (5 volte).

21^  Pro Patria – Giana  Lunedì 6 gennaio  ore 15
22^  FeralpiSalò – Pro Patria  Domenica 12 gennaio  ore 17.30
23^  Pro Patria – Vicenza  Domenica 19 gennaio  ore 17.30
24^  Novara – Pro Patria  Sabato 25 gennaio  ore 15
25^  Pro Patria – AlbinoLeffe  Sabato 1 febbraio  ore 15
26^  Padova – Pro Patria  Domenica 9 febbraio  ore 15
27^  Pro Patria – Clodiense  Sabato 15 febbraio  ore 15
28^  Lecco – Pro Patria  Sabato 22 febbraio  ore 17.30
29^  Pro Patria – Caldiero  Sabato 1 marzo  ore 15
30^  Trento – Pro Patria  Domenica 9 marzo  ore 15
31^  Pro Patria – Arzignano  Giovedì 13 marzo  ore 18.30
32^  Triestina – Pro Patria  Domenica 16 marzo  ore 17.30     

Giovanni Castiglioni 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui