Secondo posto conquistato da Bryan Ferrari dell’ASD “Arti del Drago” di Luino al primo Campionato Italiano di Capoeira, svoltosi a Rimini il primo giugno. L’atleta guidato dal papà e insegnante Denis Ferrari ha chiuso l’evento conquistando l’argento a fronte di dodici avversari e il Maestro ci illustra i meccanismi e gli svolgimenti delle gare di Capoeira focalizzando il ruolo chiave della musica.

Quale traguardo ha raggiunto Bryan?
“Sabato si è classificato secondo al primo campionato nazionale in assoluto di Capoeira qui in Italia, che si è svolto presso la Fiera di Rimini Wellness. Bryan ha gareggiato nella categoria riservata alle cinture più alte, su un totale di 13 concorrenti, che si sono scontrati ad eliminazione diretta; ha perso la finale contro un avversario che aveva vent’anni d’esperienza nella pratica della Capoeira. Nei confronti o giochi di Capoeira si combatte senza le protezioni: solo con la divisa di gara e a piedi nudi; in generale si tenta sempre di schivare i colpi sferrati dagli avversari. Ritengo che il risultato di Bryan sia stato molto buono e importante, per essere alla sua prima esperienza. Questo campionato può contribuire anche ad una maggiore diffusione della Capoeira, facendola concepire anche come un’arte marziale sportiva, anziché solo come una danza”.

Come si svolgono le gare di Capoeira?
Gli incontri hanno la durata di tre minuti; i punti non si guadagnano colpendo direttamente gli avversari, ma nel momento in cui sono atterrati mediante delle proiezioni, sbilanciamenti o delle spazzate. Nella Capoeira, sport nazionale brasiliano, prevalgono sia la componente acrobatica sia le tecniche di calci. Durante i combattimenti sportivi, non si usano né le tecniche di pugno e né le gomitate, diffuse invece in Brasile nella Capoeira da strada e nei combattimenti liberi; si possono però usare anche le braccia, e intercettare i colpi con le gambe”.

Qual è il ruolo della musica durante le gare?
Durante i combattimenti, il tocco che suona il berimbau condiziona il ritmo della gara; il berimbau è uno strumento a corda unica, tenuto in mano dal solista che canta e lo suona. Nel complesso sono suonati questi due ritmi rituali: il “Sao Bento Grande de Angola” e il “Sao Bento Grande de Bimba”, i quali regolano le azioni d’attacco, in base alla velocità della musica. Seguendo il tocco del berimbau si fa il genere di gioco o combattimento“.

Secondo lei, cosa rappresenta per l’Italia il primo campionato nazionale?
Ritengo che sia un’occasione, per un nuovo stile di combattimento, come quello della Capoeira, di affermarsi. Nel complesso le gare sono belle e ne fanno approcciare diversamente; la Capoeira è un gioco pulito, senza colpi scorretti, che richiede anche molta fluidità nel movimento. Al campionato nazionale di Rimini ho visto un livello tecnico generale molto alto; nella nostra scuola a Luino l’obiettivo principale è quello di assegnare la prima corda ai nuovi atleti di Capoeira. Il 26 maggio abbiamo svolto gli esami, per assegnare i diversi livelli di cinture“.

Prevede per caso in futuro anche delle gare di forme?
Personalmente non credo, perché gli atleti, prima del combattimento nella Capoeira, hanno il minuto libero, in cui vi è per loro la possibilità di poter esprimere e dimostrarne la propria abilità, livello d’esperienza nella pratica, e conoscenza“.

Voi dell’ASD Arti del Drago, avete raggiunto dei risultati anche nel Kali sportivo?
Per ora no. Successivamente abbiamo intenzione di partecipare anche a dei tornei di Kali filippino“.

Nabil Morcos

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