La stagione 2023/24 della Pro Patria si chiuderà ufficialmente la fine di settimana prossima (venerdì 24) con l’ultima seduta di allenamento agli ordini di Riccardo Colombo. Poi, il rompete le righe sino al raduno previsto (indicativamente) tra il 14 e il 21 luglio. Cosa accadrà nel frattempo? Sciolto il nodo della guida tecnica (non si dovrebbe andare oltre fine maggio nel caso, plausibile, di riconferma del fagnanese), verranno poste le basi della nuova annata che avrà ancora la T&T (Testa/Turotti) al timone societario/sportivo di via Cà Bianca. Nulla porta infatti ad ipotizzare cambiamenti sostanziali nelle prossime settimane.
Prima scadenza dirimente martedì 4 giugno, data perentoria per il deposito dell’iscrizione al prossimo Campionato. Per i club già presenti negli organici di Lega Pro nel 2023/24, l’accesso alla Licenza Nazionale prevede (in sintesi estrema):
– versamento di 60 mila euro (5 mila subito, il resto rateizzati) per quota associativa (2 mila), partecipazione alle competizioni (48 mila) e corrispettivo Calcio Servizi (10 mila);
– presentazione garanzia fideiussoria (350 mila euro);
– presentazione documentazione relativa ad impiantistica e ad organizzazione societaria. Per i criteri infrastrutturali l’adempimento è previsto entro venerdì 24 maggio.
Come da 8 anni a questa parte, Patrizia Testa onorerà termini e scadenze.
Testata d’angolo
Stadio “Speroni” abbellito grazie ad un’iniziativa del Pro Patria Museum (nella foto), che ha posto il brand biancoblu sull’angolo dell’ingresso del Bar Tigrotti. A seguire comunicato ufficiale del Direttivo: “Con la presente vogliamo rendere nota una iniziativa del Pro Patria Museum in collaborazione con Nupp Design di Christian Re. Nel pomeriggio di oggi (10 maggio, ndr), è stato rinnovato il logo della Pro Patria a fianco del Bar Tigrotti posto sotto la tribuna dello stadio. Questa iniziativa fa parte della volontà dell’Associazione (per quanto possibile coi mezza a nostra disposizione) di abbellire lo stadio, come già fatto con i pannelli fotografici posti all’interno del Bar”.
Giovanni Castiglioni
