Come la Juve. Coro curvaiolo declinato spesso con allusione non esattamente lusinghiera. Nel caso della Pro Patria però (e la cosa potrebbe far piacere a Patrizia Testa), il parallelo statistico ci sta tutto. Così come la Juventus (e, per la verità, nel calcio pro anche Perugia, Benevento e Sorrento), la formazione biancoblu ha infatti vinto le prime 3 gare di Campionato giocate nel 2024. Un percorso netto che ha proiettato i tigrotti a meno 1 dai playoff (seppur solo a più 2 sui playout) con un cambio di scena non prevedibile sotto le feste. Il triplice hurrah con Giana, Novara e (domenica) Arzignano ha consegnato al girone di ritorno una squadra in piena inerzia tecnica ed emotiva. Sabato allo “Speroni” (ore 16.15) è attesa la visita della nemesi AlbinoLeffe. Realtà ben nota a Riccardo Colombo, Davide Castelli e Sandro Turotti. Cioè, l’allenatore del ribaltone tattico, l’attaccante degli ultimi 3 gol da 6 punti e il DS che avrebbe dovuto infiammare il mercato di gennaio. Davvero sicuri ce ne sia bisogno?             

Non c’è due senza quattro

Il riferimento è va da sé al 14° dei 16 film girati insieme da Bud Spencer e Terence Hill. Tre successi consecutivi. Non occorreva dalla serie tra 24^ e 26^ della stagione passata (Renate, Pro Vercelli e Vicenza tra il 29 gennaio e il 5 febbraio 2023). Per trovarne una da 4 vittorie bisogna tornare a quella tra 31^ e 34^ dell’annata 2021/22: Giana, Fiorenzuola, Renate e Seregno dal 13 al 26 marzo. Con l’Arzignano è maturato il settimo clean sheet (terzo nelle ultime 4, secondo in trasferta). La Pro Patria non subisce reti da 185’, imbattibilità più lunga dai 391’ dello span 23^/28^ dell’anno passato.

Oh che bel Castelli

Tre gol in due partite. Davide Castelli ha decisamente inserito l’overdrive. Il 30 biancoblu non siglava reti in due gare consecutive dalle due con AlbinoLeffe (15^) e Pordenone (16^) dello scorso campionato (27 e 30 novembre). Il seriano è alla quarta gara filata disputata dal 1’. Erano state 5 tra 34^ e 38^ del 2022/23.       

Non c’è campo

Ma lo smartphone non ci azzecca nulla. Il terreno di gioco del “Dal Molin” di Arzignano (invece) parecchio. Infido al limite dell’incolumità personale, il prato (si fa per dire eh) in uso ai grifoni di Bianchini è uno dei peggiori (per consistenza e trazione), calpestati dalla Pro Patria in questi ultimi anni. Il concetto di fattore campo messo a terra nel senso più letterale possibile.    

Parravicini e lontani

Due punti nelle ultime 8 partite e una siccità offensiva di 768’(ultimo gol segnato il 18 novembre), posson bastare. Francesco Parravicini non è più l’allenatore della Pro Sesto (settimo club del Girone a cambiare guida tecnica). Sulla panca del “Breda” dovrebbe approdare l’ex Pro Vercelli Massimo Paci. Ufficialità attesa a breve.   

Fai sul Serio?  

Stornando i precedenti con i progenitori Albinese (2) e Leffe (8 di cui 2 in Coppa Italia), lo storico dei trascorsi con l’AlbinoLeffe presenta 19 gare in campionato (4 vittorie biancoblu, 4 pareggi, 11 successi orobici) e 5 in Coppa (maggiore o di Serie C) con tigrotti avanti 3 a 2. All’andata (20 settembre) 3-1 interno all’AlbinoLeffe Stadium. I seriani hanno vinto 7 delle ultime 13 e le ultime 4 allo “Speroni”. La Pro Patria non si impone in assoluto dal 27 novembre 2022 (0-1 griffato Castelli) e in via Cà Bianca dal 10 settembre 2014 (1-0 con rete di Serafini). Lo scorso 20 agosto (nella foto) 0-0 allo “Speroni” nel (quasi) consueto test estivo. 

Giovanni Castiglioni

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