Se l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, a Busto Arsizio il godimento dovrebbe essere ormai fuori scala. Sdoganata infatti la promozione della Carrarese (in B dopo 76 anni e 46 stagioni consecutive di Serie C), seguita a quelle recenti di Lecco (mezzo secolo senza cadetteria) e Alessandria (46 anni), la Pro Patria è tra le partecipanti alla prossima Lega Pro quella con la più lunga astinenza dalla seconda serie nazionale (59 stagioni compresa l’imminente 2024/25). Nei termini del Palio, sarebbe la contrada nonna.     

Nella storia si contano 143 club nella disponibilità di almeno un Campionato di Serie B. Se tra questi prendiamo in considerazione solo le società ancora attive e quelle con una partecipazione nei campionati a girone unico (quindi escluse le 4 stagioni a raggruppamenti multipli: 33/34, 34/35, 46/47 e 47/48), la lista di attesa superiore ai 50 anni è la seguente:   

Sorrento (ultima Serie B 71/72)
Massese (70/71)
Potenza (67/68)
Savona (66/67)
Pro Patria e Trani (65/66)
Prato (63/64)
Valdagno (60/61)
Vigevano (58/59)
Legnano (56/57)
Pavia (54/55)
Fanfulla e Piombino (53/54)                   
Siracusa (52/53)
Seregno (50/51)
Pro Sesto (49/50)
Pro Gorizia e Viareggio (47/48)
Biellese e Casale (46/47)
Maceratese (40/41)
Reno Molinella e Sanremese (39/40)
L’Aquila (36/37)
Derthona (34/35)
Monfalcone (32/33)

Delle citate, solo Pro Patria, Sorrento e Potenza giocheranno tra i professionisti nel 2024/25. Se come ulteriore discrimine, sommiamo la partecipazione ad almeno un Campionato di Serie A (il club biancoblu ne può vantare 12), solo Legnano (3) e Casale (4 con tanto di Scudetto nella Prima Categoria 1913/14), hanno una latitanza dalla B superiore. Tra le astinenti della storia recente, la Pro Vercelli ha dovuto attendere 64 anni (dal 47/48 al 2011/12). Per la Pro Patria (come detto, con la prossima) saranno 59 (47 tra i pro e 12 tra i dilettanti). Arco temporale in cui, per la cronaca, solo una volta (anno di (dis)grazia 2008/09), il club bustocco andò vicino a rompere il digiuno (sconfitta nella esoterica finale playoff con il Padova).

Da quell’ormai lontano 65/66 hanno assaggiato la serie cadetta anche club dai pregressi contenuti (eufemismo) ed espressioni di città con popolazione inferiore ai 40 mila abitanti. Tra queste, FeralpiSalò, Portogruaro, Gubbio, Fermana, Virtus Lanciano, Licata, Castel di Sangro, Virtus Entella e (con più continuità) AlbinoLeffe. Per non parlare di Cittadella e Chievo. Ulteriore didascalia ad un’assenza che ha davvero i tratti del primato.           

Giovanni Castiglioni       

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui