Sabato al “Moccagatta” contro l’Alessandria (ore 18.30), la Pro Patria avrà a disposizione tre risultati. Vittoria, vittoria, oppure ancora vittoria. Fuor di retorica, i 90’ contro i derelitti (e già retrocessi) Grigi non offre ai tigrotti alternative plausibili ai 3 punti. In uno scenario in cui gli scontri diretti tra Arzignano e Fiorenzuola (in campo domani) e tra Virtus Verona e Pergolettese (sempre sabato ma alle 20.45), potrebbero (va da sé, in corrispondenza del successo biancoblu), condurre ad un’anticipata salvezza aritmetica. Obiettivo avvicinato dall’1-1 nel recupero di ieri tra Pro Sesto e Vicenza con il meno 9 dei biancocelesti sulla quintultima che mette a rischio la disputa del playout. Insomma, tutto materiale a beneficio della formazione di Riccardo Colombo. Ma prima di andar di conto, tocca vincere contro l’ultima in classifica. Oppure vincere, oppure ancora vincere.               

Victoria’s Secret

Allo stato, solo 3 squadre non hanno battuto l’Alessandria almeno una volta in stagione: Pergolettese, Legnago e Pro Patria. Ma se i cremaschi (0-1 e 3-0) hanno esaurito le chance, veneti (in casa alla 37^), e biancoblu (dopodomani in trasferta), mantengono ancora un colpo a disposizione. Un buonissimo motivo per emendare (vincendo) l’1-1 dell’8 dicembre in cui il rigore fallito da Parker impedì di raddoppiare il vantaggio dell’ex Renault consentendo poi agli ospiti di rimettere in bolla il punteggio con Foresta. Acqua passata. Che in realtà macina ancora viste le more di graduatoria. Recuperato (teoricamente) Saporetti dall’influenza quindicinale, probabile 3-4-2-1 con il tigrotto del mese di marzo Rovida in porta; Minelli, (appunto) Saporetti e Moretti in linea dietro; Guillaume Renault, Nicco, Ferri e Ndrecka in mezzo; Stanzani e Pitou a supporto di Castelli in avanti. Nella conferenza stampa di domani, ulteriori aggiornamenti.             

Binotto e mezzo

Benchmark negativo della Serie C. Per punti (19 o 22 senza penalizzazioni), vittorie (5 come la Pro Sesto), sconfitte (23) e gol segnati (18). Solo in quelli subiti (44), ha saputo fare meglio di 14 club di Lega Pro (Pro Patria compresa con il Brindisi maglia nera a quota 62). Della serie, l’eccellenza (al contrario) dell’Alessandria (un punto e 2 gol nelle ultime 6 giornate) è fotografata nei numeri prima ancora che nelle nequizie societarie a nastro. I piemontesi ripartiranno nel 2024/25 dalla Serie D. Un verdetto già scritto dalla scorsa estate e certificato definitivamente dal 2-0 subito sabato a Fiorenzuola. Nel match del Velodromo Pavesi (a referto Nelli e Alberti), Jonatan Binotto (quinto skipper mandrogno dopo Fiorin, Zaza, Banchini, due volte, e Pirozzi), ha schierato 4-4-2 con Spurio tra i pali; Ciancio, Fiumanò, Gega e Rossi in difesa; Pellitteri, Nichetti, Soler e Gazoul in mediana; Samele e Siafà in attacco.

Sicilia bedda

Terzultima affidata a Fabrizio Ramondino di Palermo (Mario Pinna di Oristano e Antonio Aletta di Avellino gli assistenti, Francesco Comito di Messina il quarto ufficiale di gara). Il fischietto siculo (quarto arbitro della Trinacria accoppiato in stagione alla Pro Patria) è un secondo anno con 21 gare dirette in categoria, bilancio non propriamente casalingo (5 vittorie interne. 8 esterne, 8 pareggi), disciplinare standard (104 gialli, 2 rossi di cui uno diretto, 5 rigori) ed un solo precedente specifico:
19 ottobre 2022  Alessandria – Torres  0-0

Ma quanto mi Costa?

Tra le armi letali del Girone A (senza il minimo dubbio), il sinistro piuttosto educato di Filippo Costa, esterno del Vicenza avvezzo all’utilizzo contundente del suo mancino. Ennesima riprova ieri al “Breda” dove un suo zurdazo (con deviazione) a 4 dalla fine ha regalato l’1-1 al Lane nel recupero della 34^ contro la Pro Sesto. Un pareggio arrivato nei 35’ residui giocati 11 giorni dopo i 55’ iniziali (con vantaggio di Toci) per effetto dell’interruzione causa furia degli elementi del Sabato di Pasqua. Il 32 di Noventa Vicentina sale così a 2 reti da sposare con i 9 assist sminestrati spesso dalla bandierina del corner (uno il 16 marzo scorso allo “Speroni”). Con il punto fatturato i veneti ipotecano la terza moneta utile all’accesso diretto alla Fase Nazionale dei playoff (più 2 e tiebreaker favorevole sulla Triestina). Per la Pro Sesto, al contrario (meno 9 dalla quintultima Pergolettese), la necessità di ridurre al massimo a 8 lunghezze il gap sullo slot playout onde evitare retrocessione diretta.           

Giovanni Castiglioni

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