Poche verze da sfogliare. Di fatto, nessuna in difesa e in mediana, mentre l’attacco è l’unico reparto al completo. In attesa di conoscere l’entità delle noie fisiche occorse martedì con il Novara ad Alcibiade, Mallamo, Palazzi e Sassaro, la certezza per Colombo è che nella delicata trasferta di domenica con la Clodiense (ore 17.30, stadio “Sandrini” di Legnago), molte scelte saranno condizionate dalle assenze in serie. Non esattamente il presupposto ideale per preparare uno snodo già cruciale a dispetto dell’8^ giornata di calendario. Ancora senza vittorie dopo 40 giorni di stagione, la Pro Patria deve fare quadrato sapendo però coniugare il fatturato alla qualità (non sempre omogenea) delle prestazioni. I 3 punti non possono più aspettare.
Di tutto, di meno
Proviamo a fare la conta. Travaglini (out per la stagione), Lombardoni (fuori sino a fine 2024), Renault (ancora 20 giorni di stop). Questo il consolidato. Cui si sommano Alcibiade, Mallamo e Palazzi fermatisi martedì per problemi muscolari e Sassaro uscito precauzionalmente per un colpo alla testa. Salvo l’ex Castellanzese, improbabile che qualcuno dei 3 di cui sopra possa recuperare per la Clodiense (quantomeno dal 1’). Le defezioni figlie (anche) degli impegni ravvicinati, portano ad un plausibile 3-4-2-1 con Rovida in porta; Bashi, Cavalli e Reggiori (Sassaro) dietro; Somma, Ferri, Nicco e Piran in mezzo; Mehic (Terrani) e Curatolo alle spalle di Toci in attacco (prevista staffetta più consistente con Beretta). L’ultima seduta di domani mattina potrebbe sciogliere gli eventuali dubbi. La Pro Patria non vince in Campionato da 176 giorni (1-2 ad Alessandria il 13 aprile).
Il senso di Andreucci per la tattica
Il comprensibile (e prevedibile) impatto complicato con la Serie C ha già portato alla messa in discussione del sistema di gioco. La Clodiense non fa eccezione alla consuetudine di cercare nella tattica la soluzione ai problemi di risultati. Così, il 4-3-3 del 59enne lucchese Antonio Andreucci ha fatto spazio ad un 4-4-2 tendente al 4-2-4 nella seconda parte del match perso domenica a Gorgonzola con la Giana (2-1 con a segno due volte Stuckler e Nelli). Le prime 7 tra i pro dei veneti hanno comunque visto un’andatura coerente con lo status di matricola con 3 sconfitte esterne di misura (Lecco, Arzignano e Giana), altrettanti pareggi (con la Pergolettese in trasferta, con Lumezzane e Trento in casa) e una vittoria fuori sacco (1-0 alla peraltro disfunzionale Triestina). Il saldo fa 6 punti, imbattibilità a domicilio (ancora lontano da Chioggia, nella cattività di Legnago) e 10° attacco del Girone con 7 reti a referto. Bilancio che (per quello che può valere, cioè nulla, ad inizio ottobre), significherebbe salvezza per i granata. Nella sfida nella Martesana messo in campo inizialmente 4-3-3 con Gasparini tra i pali; Lattanzio, Nessi, Munaretto e Sinn in difesa; Serena, Gasperi e Maniero in mediana; Biondi, Scapin e Morello davanti.
Aldi e ribassi
Match domenicale affidato a Ciro Aldi di Lanciano (Giovanni Celestino di Reggio Calabria e Roberto Palermo di Pisa gli assistenti, Giovanni Antonini di Rimini il quarto ufficiale di gara). Il fischietto abruzzese è un primo anno in categoria con 2 gare dirette in Serie C. Una proprio a Legnago nello 0-3 subito il 21 settembre dalla formazione di Contini contro il Sestri Levante. Aldi è una specie di talismano della Clodiense visti i 2 precedenti specifici (entrambi vittoriosi tra i dilettanti):
17 dicembre 2022 Caldiero – Clodiense 1-3 Serie D
29 ottobre 2023 Clodiense – Mestre 2-0 Serie D
La battaglia di Legnago
Bookies casalinghi con vittoria veneta quotata in media 2.10, pareggio bancato a 2.80 e successo tigrotto ad un intrigante 3.00.
Fino alla fine
Nuovo sponsor per la Pro Patria che attraverso un Comunicato Ufficiale ha reso noto l’accordo con il neo partner Opto: “Aurora Pro Patria 1919 e Opto, una nuova società attiva nel settore funerario con sede a Milano e operativa in tutto il Nord Italia, sono lieti di annunciare una nuova partnership strategica che vedrà i due brands legarsi inizialmente fino al 30 giugno 2025. Opto ha introdotto in Italia la cremazione diretta, ovvero la fornitura di servizi funebri essenziali, che non comprendono molte delle caratteristiche tipiche di un funerale tradizionale. La cremazione diretta è un servizio moderno, semplice e rispettoso. Già popolare in molti altri paesi europei, tale soluzione offre la possibilità di celebrare la vita del proprio caro in modo personalizzato”.
Ieri, oggi, Marani
Elezione per acclamazione. Il segnale assembleare non poteva essere più palese. Matteo Marani è stato riconfermato martedì alla guida della Lega Pro con espressione della continuità certificato dalla riproposizione del Vicepresidente Vicario Gianfranco Zola e del Vicepresidente Giovanni Spezzaferri. Idem per il Consiglio direttivo, con Alessandra Bianchi (Padova), Mauro Bosco (Vis Pesaro), Patrizia Rossana Testa (Pro Patria) e Stefano Udassi (Torres), ai quali si sono aggiunti Angelo Antonio D’Agostino (Avellino) e Nicola Grieco (Audace Cerignola). La presenza delle numero uno tigrotta è per il club biancoblu un valore aggiunto di indubbio spessore. Marani ha voluto fare anche il punto sullo stato avanzamento lavori della categoria: “Oggi la Serie C si presenta unita, forte e credibile, con un progetto ambizioso legato ai giovani e al controllo dei costi. Per la seconda stagione consecutiva, attraverso SkySport e Rai, trasmettiamo oltre mille partite sul territorio nazionale e siamo la prima Lega calcistica europea a sbarcare su Fifa+. Siamo riusciti a ricostruire il sentimento d’orgoglio che si prova nel far parte della Serie C, risultato di cui vado più fiero. Siamo il Campionato dei giovani talenti, cha da qui diventano campioni, al servizio di tutto il sistema calcio. #ilfuturoinsieme, così come ho voluto ribattezzare il programma, significa proseguire nel percorso tracciato dalla Riforma Zola, intervenendo ora su tecnici e centri sportivi nell’ottica di una Serie C sostenibile. Saremo al fianco delle nostre società, punteremo all’efficientamento dei costi, studieremo soluzioni come il Salary Cap e fungeremo da esempio gestionale”.
Giovanni Castiglioni