C’è sempre chi sta peggio. Per esempio, il Novara, che dopo 360’ di Campionato è ancora a caccia del primo gol (unico club dell’intera Serie C). La Pro Patria ha quantomeno già rotto il ghiaccio a Gorgonzola con Pitou. Ma la zuppa non cambia poi granché con la classicissima di venerdì sera (ore 20.45, stadio “Speroni”) che metterà di fronte 2 delle 4 squadre ancora senza vittorie del Girone A. Con solo Pergolettese e Arzignano (un punto a testa) alle spalle delle storiche arcirivali (entrambe a quota 2).

Insomma, c’è davvero poco da stare allegri in un momento già catartico della stagione causa calendario compresso (martedì 24 biancoblu a Zanica con l’AlbinoLeffe per l’infrasettimanale della 6^) e partenza rallentata. Nel conto, anche la grana infortuni. Domenica zavorrata da un’ulteriore pratica. Quella relativa a Christian Travaglini. Al “Menti” l’ex Cagliari è stato vittima di una torsione innaturale del ginocchio destro. Gli esami strumentali di questa settimana stabiliranno entità del quadro clinico e durata dell’assenza agonistica. L’auspicio è che sia stato scongiurato il peggio e che la defezione possa essere magari lunga, ma non lunghissima.         

La dura legge del gol

Una sola rete realizzata nelle prime 4 partite? Tocca tornare al 2013/14 con Pro Patria ancora al palo di punti dopo 1-2 con la Cremonese, 1-0 a Vercelli e Savona e 0-1 con l’AlbinoLeffe. Per scaramanzia, alla 5^ arrivò l’1-2 di San Marino a sbloccare il tassametro. Per dovere di cronaca, quella stagione non prevedeva retrocessioni. Con tutto ciò che ne consegue.       

L’ultimo spenga la luce

Yawn! Onomatopea per lo sbadiglio. Reazione comune ai 2.217 del “Piola” e a chi si è auto inflitto la pena di sciropparsi Novara – Lecco su Sky Sport. Monday Night in cui lo 0-0 a libri rappresenta meglio di ogni possibile didascalia quanto visto (o, meglio, non visto), sul sintetico piemontese. Scintille giusto nel finale per il rosso estratto da Zoppi di Firenze all’indirizzo del novarese Gerardini che salterà la trasferta in via Cà Bianca. Gli azzurri hanno interrotto la striscia di 2 sconfitte (0-3 con l’Atalanta U23 e 1-0 con la Virtus Verona) riprendendo a fatturare dopo lo 0-0 dell’esordio con la FeralpiSalò. Il riconfermato Jack Gattuso ha schierato 3-5-2 con Minelli tra i pali; Cannavaro, Lancini e Bertoncini in difesa; Manseri, Donadio, Di Munno, Calcagni e Agyemang in mediana; Morosini e Ongaro in avanti.                                       

A qualcuno piace Caldiero

Un’occhiata alla classifica. Padova (scontato) e Renate (un po’ meno) in testa a punteggio pieno (brianzoli protagonisti di un poker di 1-0 periodici). Ma il bello viene alle loro spalle con il Caldiero del dopolavorista Cristian Soave (netturbino con il vizio della panca) che ha messo in salotto anche lo scalpo della Pro Vercelli dopo quelli di AlbinoLeffe e Triestina. Unico stop quello (comprensibile) con il Padova. Quanto durerà la fregola termale? Difficile rispondere. Intanto, nelle prossime 4 l’oroscopo non sembra proibitivo con Trento, Alcione, Pergolettese e Virtus Verona. L’autunno caldo della matricola gialloverde potrebbe continuare.          

Giovanni Castiglioni

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