Si apre una settimana che definire cruciale è poco per il futuro della Pallacanestro Varese.
Un futuro che, per non doversi decidere in una gara da dentro o fuori contro Treviso all’Itelyum Arena il 28 aprile (sarebbe la terza consecutiva dopo quelle con Fortitudo Bologna e Scafati degli ultimi due anni), deve vedere i biancorossi uscire vittoriosi dalla trasferta all’ora di pranzo di domenica 21 aprile contro Sassari.
A Varese serve tornare a centrare un successo in trasferta che manca dallo scorso 28 gennaio, quando i biancorossi superarono Cremona per 82-83, anche lì in uno snodo cruciale per la corsa salvezza, come questa volta.
Una partita che anima i tifosi, come Edoardo Scola, che ci ha scritto, per esternare tutti i propri sentimenti in questo momento decisivo della stagione bosina.
L’evidenza indica che ora la situazione si è complicata davvero tanto, e ce la siamo complicata con le nostre mani.
Premettendo che responsabilità all’interno della società ce ne sono parecchie; direi che sono più di tipo confusionale o “indecisionale” che di incompetenza.
Scola ha permesso la sopravvivenza di Varese ma ha anche sottovalutato (forse) certe situazioni.
Mi spiace dover chiamare in causa ancora coach Biala, ma sinceramente nell’analisi post partita a Scafati, sentirlo dire che non gli è piaciuto l’atteggiamento della squadra mi verrebbe da chiedere dove fino ad oggi ha vissuto; nell’arco della stagione questo atteggiamento, soprattutto fuori casa, l’abbiamo già visto e basta con la storia che in casa la squadra si trasforma perchè spinta dalla propria magnifica gente; magari fuori non hai il supporto fragoroso e che ti spinge ma questi ragazzi DEVONO comunque farci vedere “gli occhi della tigre” parafrasando il film Rocky.
Vedo occhi di teneri pesciolini sbranati puntualmente dagli squali.
A questo punto non era più sensato invece di incaponirsi cambiare stile di gioco e coach?
Questa è l’Europa bellezza, non l’NBA e se non difendi le prendi, a volte anche di brutto.
Sento continuamente parlare di un progetto che ogni hanno deve alzare l’asticella per rivedere Varese ai livelli che la competono; bene, per questo servono giocatori di una certa caratura, vedi Mannion e Moretti.
Ma con questi risultati si pensa davvero possano rimanere? E poi perchè continuare a puntare su troppi prospetti? magari uno, due, ma poi puntare su certezze che possano dare continuità.
Bene, ora è il momento della verità…QUANDO IL GIOCO SI FA DURO I DURI COMINCIANO A GIOCARE!!! a partire da Sassari, so che potete fare l’impresa ragazzi, l’urlo del Lino Oldrini dovete portarvevelo a Sassari nel cuore e nella testa, proprio come voi siete nel nostro cuore.
Forza ragazzi, sono con voi, tutti siamo con voi
GLI OCCHI DELLA TIGRE, GLI OCCHI DELLA TIGRE!!!
Alessandro Burin