La campagna elettorale di Valentina Battistini si è aperta con la presa di posizione della candidata presidente CRL LND nei confronti dell’operato dell’attuale Consiglio Direttivo. L’attivismo e le idee della Battistini hanno appassionato e coinvolto i 12 candidati Consiglieri che, attraverso una lettera pervenuta alla nostra Redazione (e alle società affiliate LND), hanno chiarito le motivazioni alla base della loro scelta di sostenere la sua candidatura.

Di seguito la lettera integrale

Caro Direttore, gentile redazione,

abbiamo scelto una linea inusuale per lanciare la nostra candidatura: abbiamo deciso di scrivere alle affiliate LND, a te e a Valentina Battistini stessa che per tutti è diventata un punto di riferimento. Perché abbiamo deciso di sposare convintamente questa candidatura? Chiunque abbia avuto a che fare con lei è stato colpito dalla sua competenza, disponibilità, determinazione e serietà. Lei ama visceralmente le società sportive e lo si tocca con mano perché risponde al telefono a qualsiasi ora e quando non lo fa è semplicemente già al telefono per risolvere problemi. Rappresenta perfettamente quello che siamo noi: un mix tra scarpe da tennis e competenza. Senza nulla togliere ai candidati uscenti, questo mondo ha l’immediata necessità di cambiare le sue radici, le sue logiche, la sua precaria organizzazione.  Abbiamo deciso di racchiudere in quattro parole chiave la nostra candidatura: efficienza, competitività, piano di sviluppo e redditività. Rendere performante la struttura significa introdurre nuovi collaboratori e processi di risposta chiari ed immediati. Per raggiungere questo obiettivo si deve ristrutturare il CRL profondamente. Con tempi e modi corretti, ma in modo concreto. Competitività: bisogna proporre un nuovo piano di norme federali legate a premialità sostenibili ed iniziare a studiare il modello del vincolo biennale dai 14 ai 26 anni adottato dalla Federazione Rugby aprendo un tavolo di lavoro con l’Associazione Calciatori. Intendiamo convocare subito le varie categorie per aprire un confronto franco e diretto volto all’elaborazione di una riforma dei nostri campionati al fine di tornare ad essere competitivi e che queste riforme possano avere un piano quadriennale stabile. La programmazione del futuro permetterebbe a tutti di lavorare sui propri settori giovanili con pianificazione certa. Da questo grande lavoro ne consegue il piano di sviluppo del calcio regionale. La LND deve essere un marchio riconosciuto di qualità facendo parte di una Federazione importantissima. Qualità significa sviluppare eventi e finali degni di una delle più importanti regioni italiane, significa creare attrattività nei confronti di aziende che oggi non vogliono più investire nel calcio dilettantistico regionale. Ma ci siamo chiesti perché? Dobbiamo occuparci immediatamente della situazione delle concessioni degli impianti. È un problema tangibile che soprattutto Milano sta iniziando a vivere: molti Comuni ritengono di affidare l’impiantistica a Società pubbliche o private pensando di trarre beneficio organizzativo ed economico. Va aperto un tavolo di lavoro per portare equilibrio tra Concessionari e Comuni riflettendo sugli obiettivi da porsi e cercando una via che non penalizzi le nostre società sportive come sta avvenendo. C’è un disallineamento di periodi troppo brevi nell’assegnare impianti che blocca gli investimenti privati e ne consegue l’abbandono delle strutture. È fondamentale un piano di rilancio e di equilibrio.

Fondamentale è un’immediata richiesta di “sanatoria” per tutti gli adempimenti associativi legati alla Riforma dello Sport. Il nostro mondo non pronto a recepire una Riforma così impattante è stato lasciato completamente solo e gli effetti si vedranno a breve.  Se si vuole veramente, una volta per tutte, raddrizzare la deriva si devono affrontare concretamente questi temi e scaricare a terra in modo pratico le soluzioni. Con molte meno chiacchiere e più fatti e su questo le persone fanno la differenza.

Il Comitato Regionale non è un secondo lavoro, ma per dimensioni e complessità deve essere la priorità di qualsiasi candidato Presidente perché le questioni da risolvere sono altrettanto complesse e necessitano di tempo, presenza e grande preparazione e determinazione.

Spaventa il cambiamento? Ma ci siamo resi conto che esiste un accordo collettivo che disciplina la malattia per la prima categoria? È inaccettabile.

Abbiamo letto lo slogan della lista uscente “siamo tornati locomotiva”. Quando è stato lanciato, ironia della sorte, c’era il blocco dei treni nazionali per guasti: quindi, volete dirci che la locomotiva è trascinare tutti verso accordi collettivi, delegazioni aperte solo su appuntamento come in Posta, quattro portali (Coni, Lnd, Rasd, Figc), vincoli introdotti a due giorni dall’inizio della nuova stagione sportiva, delegati provinciali confermati anche se non sono più in grado di gestire l’attività per intervenuto limite di età, non avere chiesto di far parte della sperimentazione di mantenere il titolo regionale sulle stesse annate (come in Piemonte e in Emilia Romagna), non avere fatto parte minimamente del tavolo di lavoro nazionale LND sulla Riforma dello Sport (dov’erano presenti Trento, Emilia, Toscana e Abruzzo), ma bensì essere nella LND impianti, farsi sfuggire a luglio 2023 che stavano obbligando le società sportive a pagare mensilmente i compensi dei calciatori (abbiamo raccolto 400 firme in tre Regioni diverse per contrastare l’iniziativa), e se fosse saltato uno sponsor? …  Chiudiamo con un esempio che dice tutto: prendete l’elenco dei lavoratori sportivi delle altre Federazioni, perché esiste l’addetto alla logistica (magazziniere) in FEDERKOMBAT o FISO, i manutentori di barche in FICSF, il responsabile dell’impianto in FIDAL (atletica), l’autista in FINP? E per LND?

Se si fosse lavorato in modo differente molti problemi non li avreste nemmeno dovuti affrontare.

Valentina, vai avanti, vola alto. Porta fuori le società da questa situazione. Hai la nostra stima e la nostra fiducia e quella di tantissimi presidenti. Lo sai benissimo quanto crediamo nel lavoro che ogni giorno fai senza mai risparmiarti per nessuno.

Vincenzo Bastanza
Francesca Bonfogo
Angelo Calzavacca
Massimiliano Camero
Alessandro Danieli
Marco Di Stasio
Marco Fiameni
Claudio La Valle
Marco Padovani
Paolo Polito
Giulio Rossi
Dario Silini

Redazione

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