Mai fidarsi di quelli come Francesco De Capitani, playmaker della AZ Robur Saronno. Mai fidarsi di quelli che, esattamente come lui, sembrano ciondolare stancamente sul parquet in cerca di chissà cosa. Mai fidarsi di quelli che sembrano distratti da pensieri che spingono altrove. E comunque lontano da parquet, canestri retine e così via. Mai fidarsi perché, appunto, dietro questi atteggiamenti si nasconde una realtà ben diversa.

Quella di giocatori che, quando meno te lo aspetti, ti fanno secco in mille modi diversi: improvvise e micidiali accelerazioni. Triple come se piovesse. “Muri” difensivi difficili da superare. Rimbalzi sopra il ferro e schiacciate “posterizzanti”.

Sabato scorso di tutto questo catalogo, e di altro ancora, hanno fatto le spese le guardie di Pallacanestro Pavia uscite abbastanza sconfortante dal confronto con l’esuberante giocatore saronnese: 17 punti segnati, 7 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 assist e una serie di canestri perfetti per cambiare l’equilibrio al big-match tra prima e seconda in classifica nel girone Ovest A della B Interregionale.

“Non mi prendo nessun merito personale per la bella vittoria ottenuta contro Pavia perché come sempre – spiega in tono umile De Capitani -, i nostri referti rosa sono assolutamente frutto del lavoro svolto da una squadra che gara dopo gara è stata capace di mettere in evidenza tanti protagonisti diversi. Sabato scorso è toccato al sottoscritto, ma basta dare un occhio ai nostri tabellini per vedere che in questa fantastica stagione tutti hanno avuto, e più di una volta, il loro momento di gloria. E questo, vorrei sottolinearlo con forza, è il grandissimo pregio di un gruppo che lavora molto bene in palestra e propone sempre una coesione e un’invidiabile unità di intenti. Insomma: ormai da un paio danni siamo tutti sulla stessa pagina del libro. Ed è un volume sul quale, mia sensazione, scriveremo ancora tanti capitoli interessanti”.

Intanto, grazie alla vittoria contro Pavia, avete blindato il primo posto: mica male per essere neopromossi in categoria. Ti aspettavi un risultato del genere?
“Dopo aver dominato in lungo e in largo la stagione scorsa (la Robur Saronno, lo ricordiamo, è stata la squadra Campione Regionale della CGold 2023 ndr), posso solo dire che ci speravamo. Nulla di più. Poi, motivati dallo spirito e dalla serenità dell’ambiente Robur abbiamo cercato di “esportare” in categoria il nostro mantra tecnico e, finora, direi che sta andando tutto molto bene con risultati certamente superiori alle aspettativa iniziali”.

Poco fa accennavi alla coesione del gruppo, peraltro evidente quando vi si vede giocare. Chi è, o chi sono, gli spiriti-guida della vostra squadra?
“Devo dire che tutti abbiamo grande consapevolezza di far parte di un “qualcosa” differente da gran parte degli altri club presenti in B Interregionale però, per rispondere compiutamente alla domanda, devo dire che Andrea Negri e Matteo Beretta sono, giustamente e largamente, i nostri leader. Andrea e Matteo, ragazzi e giocatori straordinari che nelle minors, possono vantare eccellenti carriere, hanno le qualità per segnare 30 punti per partita e, sottolineo, potrebbero farlo in qualsiasi momento. Eppure, ecco la loro grandezza, sono i primi a mettersi al servizio di cinque-sei ragazzini come noi e con infinita pazienza ci danno una mano a crescere, ci aiutano e sono sempre pronti a indirizzarci verso la strada giusta. Con favoloso altruismo. A quanto mi risulta, da altre parti non capita”.

Torniamo a te e al tuo modo di giocare imprevedibilmente creativo
“In questo senso ho imparato molto, penso quasi tutto da Mariani, un grande playmaker che fino a due anni fa aveva fra le mani la bacchetta da direttore. Andrea, certamente il mio mentore tecnico, allenamento dopo allenamento mi ha fatto capire l’importanza di giocare a ritmi diversi per non dare mai riferimenti agli avversari. Così oggi senza strafare, senza “mangiare” i palloni, ma prestando attenzione alle letture e alle esigenze dei miei compagni cerco solo di mettere in pratica i suoi preziosissimi insegnamenti. Tutto qui”.

Col primo posto in banca quasi matematicamente sarete già proiettati verso la seconda fase, giusto?
“Sbagliato – risponde Francesco -. In verità siamo concentrati solo su un aspetto: finire bene questa parte di stagione sapendo che non sarà per niente facile perché dobbiamo affrontare ancora quattro gare molto impegnative: trasferte a Casale e Campus Varese e partite casalinghe contro Oleggio e Tortona. Pertanto, il focus è solo su questo poker. Per la seconda fase – conclude sereno “DeKa” -, c’è ancora tempo”.

Massimo Turconi

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