Tra dubbi sottopelle e certezze esibite. Tra perplessità fluttuanti e convinzioni solidissime. Ezio Vaghi, presidentissimo della Robur Basket Saronno, a pochi giorni dal debutto ufficiale del suo club in serie B Nazionale, contro Faenza sabato 28 settembre alle 17 al PalaBorsani, si muove tra questi stati d’animo con comprensibile cautela.

“Negli ultimi tre mesi – dice Vaghi – mi sono arrovellato almeno mille volte intorno alle domande, classiche e inevitabili, che preludono al nostro sbarco in BNazionale. Saremo pronti per affrontare il livello agonisticamente più elevato mai raggiunto nel corso della nostra storia sportiva che dura ormai da quasi 70 anni? Avremo mosso in maniera adeguata le nostre pedine? Avremmo potuto fare di più e meglio?”

Che risposte ti sei dato?
“La prime considerazioni, magari un po’ banali, sono state queste: al netto delle nostre risorse, davvero limitate, è stato oggettivamente difficile proporre qualcosa di più. Con queste premesse le nostre mosse hanno seguito l’unico solco possibile: quello della continuità tecnica e umana di un gruppo di giocatori che, con grandissimi meriti, nelle ultime stagioni ha dominato in lungo e in largo i campionati di serie C e B Interregionale. Ragazzi ai quali oltre ad un sentimento di profonda riconoscenza dovevamo quantomeno l’onere della prova. Come a dire: siete stati bravissimi nel conquistare un risultato clamoroso, ve lo siete strameritato ed ora, giustamente, tocca a voi, solo a voi dimostrare che anche la serie BNazionale può essere il vostro palcoscenico. Però, tutti questi ragionamenti non possono cancellare i giustificati dubbi che precedono una vigilia ricca solo di incognite anche se, aggiungo, rispetto ad mese fa, ovvero all’inizio della preparazione, mi sento leggermente più ottimista”.

Ottimismo della ragione o di maniera?
“Sicuramente della ragione perchè – replica in tono deciso il numero 1 del club saronnese – si tratta di un ottimismo puntellato dalle buone sensazioni prodotte dalla nostra squadra durante i primi test stagionali. Il timore di “non poter circolare” in categoria è stato subito allontanato da Negri e compagni grazie a prestazioni più che confortanti. In tutte le gare disputate finora, al di là dei risultati ottenuti, ci siamo comportati molto bene dimostrando di non aver nemmeno un grammo della nostra identità sbarazzina e sfacciata. Siamo sempre la squadra che vuole e che cerca di imporre il proprio stile di gioco proponendo sempre la nostra pallacanestro fatta a grandissima velocità, fatta di soluzioni rapide e costruita partendo dal basso, ossia da un importante atteggiamento difensivo. Una pallacanestro abbastanza diversa da quella “di moda” anche al piano di sopra. E, mi piace sottolinearlo, questo aspetto in serie BNazionale non era affatto scontato. Poi, è chiaro, gli aspetti da limare e migliorare sono tantissimi, ma la strada sulla quale stiamo camminando è quella giusta”.

Hai citato “aspetti da limare e migliorare”: quali in particolare?
“Mi riallaccio al discorso precedente e dico che proprio in difesa, e nello specifico nella capacità di aumentare in modo sensibile concentrazione e determinazione nella nostra metà campo, mi aspetto anzi, ci aspettiamo, i progressi più importanti. Giusto per fare un esempio significativo tiro in ballo la finale del “Trofeo Morelli” persa domenica scorsa contro Legnano Basket. Durante questa partita abbiamo accusato dei passaggi a vuoto e dei momenti di amnesia dovuti solo alla disattenzione. Oppure, spiegata in altri termini, alla mancanza di abitudine a stare sempre al pezzo e giù sulle gambe  lungo tutti i 24 secondi dell’azione e dei 40 minuti di gioco. Insomma: dobbiamo aver ben presente che i 15-20 secondi di attenzione difensiva espressi in B Interregionale non saranno più sufficienti per vincere le partite. Dovremo fare, tutti quanti, qualcosa di più. Tuttavia, ribadisco, sarà solo questione di adattamento ad una categoria che, lo abbiamo già visto, ti fa pagare ogni minimo errore. Ma anche in questo senso sono più che fiducioso e avendo a che fare con ragazzi svegli e molto ricettivi, sono sicuro che impareremo in fretta le “regole” dettate dalla B Nazionale”.

L’ultima domanda, d’obbligo, riguarda l’annosa questione legata all’impianto di gioco: è sempre nelle previsioni il trasferimento dal PalaBorsani al palazzetto di via Biffi?
“Purtroppo no perchè al momento – spiega il presidente biancoazzurro -, la fase di ristrutturazione dell’impianto è ancora nella fase progettuale e, successivamente, per poter intervenire con i lavori veri e propri sarà necessario bloccare le attività sportive in essere delle varie società che lo frequentano. Cosa di fatto impossibile da attuare. Quindi, in termini concreti, se ne riparlerà alla fine della prossima stagione sportiva. Intanto, ringraziamo ancora il Legnano Basket per l’ospitalità e la disponibilità mostrata nei nostri confronti e ci auguriamo che possano essere tanti i tifosi legnanesi che, ad eccezione dei derby, vengano a sostenerci nella nostra prima avventura cestistica ad alto livello>”   

Massimo Turconi

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