E’ iniziato con una sconfitta il campionato della Sangiorgese Basket. I Draghi sono caduti sul campo di Iseo per 85-84 al termine di una partita combattutissima in cui, pur orfani del totem Seba Bianchi, i ragazzi di coach Di Gregorio hanno dato battaglia, seppur commettendo qualche errore di troppo.

Palle perse, rimbalzi offensivi concessi e una difesa non certo impenetrabile hanno portato alla sconfitta ed il coach rimarca proprio questi aspetti nell’ottica di una settimana, la prossima, che per la sua Sangio sarà tanto probante quanto importante.

Coach, partiamo proprio dalla sconfitta dello scorso turno. Qual é il suo commento?
“Difensivamente siamo mancati. Non possiamo subire 85 punti fuori casa, contro qualsiasi avversario, e pensare di vincere in questo campionato. Abbiamo perso tanti palloni che ci sono costati punti in transizione subiti, non abbiamo protetto bene l’area, con loro che hanno segnato tantissimi canestri andando 1vs1 al ferro, una situazione in cui siamo mancati a differenza di quanto fatto vedere in precampionato e che mi ha lasciato per questo stupito, ed infine il discorso legato ai rimbalzi offensivi concessi, 12 o 13. Incredibile come abbiamo perso una partita chiudendo con 95 di valutazione generale rispetto al loro 68. I rimpianti sono tanti ma i mea culpa sono ancora maggiori”.

A cosa riconduce questa impronosticabile, alla vigilia, prova no difensiva da parte vostra?
“Siamo stati manchevoli nella parte di “cazzimma” personale. Nei giochi preparati, nei pick’n’roll, non abbiamo subito niente. Abbiamo costruito tanti tiri, chiudendo la partita con 21 assist, però abbiamo subito troppi, troppi contropiedi. Non abbiamo messo bene il corpo sia a livello di 1vs1 che di tagliafuori. Da un lato non mi preoccupa perché non siamo venuti meno nelle cose di sistema, siamo mancati a livello di senso di urgenza e di responsabilità nei confronti della partita e dell’avversario. La difficoltà a rimbalzo, lo sappiamo, aumenta quando non abbiamo Seba a disposizione, ed è in questi casi che tutti devono dare qualcosa in più in termini di lotta sotto le plance. Però, ripeto, è una situazione che abbiamo analizzato e di cui abbiamo parlato per far sì che non accada di nuovo”.

Ha nominato Seba Bianchi, le chiedo come sta e se sarà a disposizione per la gara di domenica contro Blu Orobica Bergamo?
“La situazione di Bianchi non è semplice, si porta dietro il problema alla caviglia dalla scorsa stagione, il che poi si riflette su altre parti del corpo come può essere la schiena, soprattutto per un giocatore dal fisico importante come lui. Stiamo lavorando per far sì che possa recuperare, le terapie vanno avanti e speriamo di riaverlo al più presto con noi a pieno regime. Non penso che per domenica riuscirà ad essere della partita, però vediamo”.

Infine andiamo proprio sul match con Bergamo, che gara si aspetta?
“Blu Orobica Bergamo è una squadra super preparata e molto ben allenata da coach Marco Albanesi. Sono una squadra fisica, composta da tanti Under 19 selezionati, ragazzi che puntano a fare i professionisti, a cui hanno aggiunto due senior di valore assoluto che l’anno scorso hanno vinto il campionato: il playmaker Simoncelli ed il lungo Markovic. Nella prima giornata hanno già messo in luce tutto il loro potenziale, perdendo sì in casa contro una squadra molto forte come Pizzighettone, portando però la partita fino al supplementare. Dore, uno dei ragazzi di cui parlavo prima, ha fatto ben 35 punti e Markovic ci ha messo 25 punti, 15 rimbalzi, 6 assist e 40 di valutazione. Il lavoro sotto le plance per arginarlo sarà sicuramente uno dei temi chiave del match, Bergamo inoltre difende molto forte e quindi sarà una partita molto tosta. Mi aspetto una reazione, soprattutto a livello di atteggiamento, da parte dei miei ragazzi e poi dovremo essere molto bravi in attacco a non farci imbrigliare il pallone dalla loro difesa, muovendo bene la palla dentro – fuori dall’area”.

Alessandro Burin
Credit. Daniele Dianese ph.

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