L’asse Varese-Gavirate è sempre stato caldo e il lavoro congiunto sul mondo femminile (settore giovanile a tinte rossoblù, Prima Squadra biancorossa) rappresenta una solida base da cui partire in ottica futura. Futuro che affonda le sue radici nel vivaio e a tal proposito, con estrema soddisfazione, il presidente del Gavirate Massimo Foghinazzi entra in società con il Varese prendendo in toto la gestione del settore giovanile biancorosso.

All’ArredoPiù Arena di Viale Belforte, la conferenza stampa dedicata al Settore Giovanile del Città di Varese parte con le parole del presidente biancorosso Paolo Girardi: “Siamo qui oggi per compiere un altro passo in avanti in un progetto che affonda le sue radici da lontano. Lo facciamo grazie all’amico Massimo Foghinazzi e siamo felici di poter investire sui giovani perché loro sono il nostro futuro“.

Stefano Amirante aggiunge: “I contatti con Massimo ci sono sempre stati fin da quando ci siamo iscritti in Terza Categoria. Siamo felici di essere qui da Alessandro Pascucci e lo ringrazio per l’ospitalità nonché per il supporto“.

Parola poi proprio a Massimo Foghinazzi: “Mi unisco nel ringraziamento ad Alessandro Pascucci, ma rivolgo un pensiero anche al lavoro di Stefano Amirante e di tutta la società, dal presidente Paolo Girardi ad Antonio Rosati. Io arrivo da otto anni di presidenza a Gavirate e per crescere bisogna fare sistema, creare partnership forti e lavorare soprattutto sui giovani. Per questo mi occuperò del lavoro sul vivaio entrando nel CdA del Città di Varese con pieno potere e operatività tecnica ed economica sul settore giovanile. Si tratta di un ruolo importante affidatomi dalla società e sono orgoglioso di rappresentare un pilastro così importante per una società come il Varese: sull’asse con Gavirate siamo leader in provincia e l’auspicio è di poter contribuire a riportare il Varese tra i grandi perché questa società deve tornare nel professionismo. Per farlo servono le strutture e il lavoro fatto dal Varese alle Bustecche è chiaramente un plus che mi ha avvicinato; poi l’obiettivo è quello di riallacciare i rapporti con le aziende locali per riavvicinarle al Varese con un progetto chiaro che parte dal settore giovanile, nonché un rapporto serio e trasparente con l’Amministrazione Comunale che deve sostenerci a livello di condivisione di progetti patrocinando le nostre iniziative. Per quel che riguarda il settore giovanile credo che abbiamo i margini per costruire qualcosa di importantissimo e riportare a Varese un vivaio forte che possa poi contribuire alla Prima Squadra: dobbiamo lavorare sui giovani, non sui risultati, valorizzando i ragazzi per poi ottenere i risultati che sono solo una conseguenza. Sono qui per portare a Varese questa innovazione e grazie al supporto di questo gruppo di lavoro sono certo che non deluderemo: la strada sarà lunga, ma condivisa, e ogni passo contribuirà al vero obiettivo. La pazienza sarà ingrediente fondamentale per costruire il nostro domani“.

Grazie all’intermediazione di Michele Marocco, vengono poi mostrate una serie di slider che rappresentano i numeri di cui parlava Foghinazzi. Il Varese ha ad 216 tesserati, 15 squadre iscritte ai campionati e 24 istruttori; per il Gavirate 413 tesserati, 28 squadre e 35 istruttori. La sinergia porterà, a livello di strutture, ad avere ben sette campi a 11 giocatori, due campi a 7 e due campi a 5.

I numeri sono già di per sé importanti prosegue Foghinazzi, noi dovremo essere bravi ad aumentare la qualità. Voglio essere chiaro: questa non è un’affiliazione, ma una partnership a tutti gli effetti. La nostra Prima Squadra di Gavirate, iscritta al campionato di Promozione, fungerà come una sorta di Under23 delle squadre professionistiche: chi magari, uscito dalla Juniores, non è pronto ad una Serie D o a una Serie C andrà al Gavirate e questo è segno di valorizzazione totale che, ne sono certo, porterà ai risultati. Il raffronto con una realtà professionistica è ambizioso, ma se realtà come Juventus e Atalanta lo hanno già fatto, e tante altre lo faranno, vuol dire che la strada è giusta“.

Tocca all’Assessore allo Sport Stefano Malerba intervenire: “Il Comune sta già lavorando, e bene, con il Città di Varese. Siamo consapevoli dell’importanza delle strutture: abbiamo raggiunto un accordo decisamente lungo per le Bustecche e c’è un bando di interesse aperto con lo stadio. Sono contento di sentir parlare di un progetto del genere, perché guarda al territorio e si rivolge alla formazione dei nostri ragazzi. Non posso che augurarvi il meglio e viste le premesse sono certo che arriveranno risultati importanti; l’Amministrazione c’è ed è dalla vostra parte“.

Spazio poi ad alcuni chiarimenti. Come opereranno nel concreto Gavirate e Varese?Sono due strutture ben distintespecifica Foghinazzi : parliamo di un’unica famiglia con due case, ognuna delle quali avrà la sua gestione. L’obiettivo è valorizzare entrambe le parti tenendo conto delle differenze di livello“.

Le figure operative?Da domani inizierò una serie di colloqui con tutti, non tanto per conoscere le competenze, ma perché questo progetto ha bisogno di condivisione e di credere in ciò che si andrà a fare. La Juventus? Noi come Gavirate siamo scuola calcio da cinque anno: al 30 giugno scadranno i termini del nostro accordo e non sappiamo ancora se la Juve andrà avanti nel progetto nazionale di Juventus Academy, del quale noi facciamo parte; sarà notizia entro una ventina di giorni e sarà nostra premura comunicarlo“.

Stefano Amirante precisa: “Non ci sarà fusione, ma restano due matricole ben distinte. Nel rispetto dei regolamenti in vigore il Gavirate avrà la sua maglia con il suo stemma, ma per rappresentare in modo visivo la nostra sinergia verrà aggiunto il logo del Città di Varese“.

Paolo Girardi chiude: “Abbiamo iniziato un progetto di condivisione con tutto il territorio e questo è un primo importantissimo step. Se ci saranno altre possibilità di allargarsi saremo fautori di possibili collaborazioni“.

Matteo Carraro

Tutte le foto di Angelo Puricelli, Agenzia Blitz

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