Un argento olimpico alla serata in onore di uno dei più grandi sportivi della storia varesina.
Questo è successo ieri, martedì 17 settembre, in occasione della serata organizzata da Stefania Bardelli in onore di Luigi Ganna a Varese. Un evento che ha visto, tra gli ospiti invitati, anche l’argento olimpico a Parigi 2024 Gabriel Soares, secondo nel Doppio Pesi Leggeri di canottaggio con Stefano Oppo agli ultimi Giochi.
Una medaglia che illumina il mondo dello sport varesino così come gli occhi ed il sorriso di Gabriel, ancora oggi, a diverse settimane di distanza dalla gara, emozionatissimo per questo traguardo raggiunto: “E’ stata un’emozione unica ed indescrivibile. Non bastano le mie parole, non basterebbero ore e ore di discorsi, mi viene ancora la pelle d’oca solo a pensarci. E’ stato come sognare ma nella realtà”.
Cosa vi ha dato la forza di raggiungere questa medaglia? Quale la caratteristica che più ha inciso?
“La voglia, da quando ero piccolo ad oggi. Il tutto grazie al lavoro dei miei allenatori che mi hanno sempre stimolato e spinto a fare meglio. Però in questa voglia ci metto tanto di me stesso, perché è un qualcosa che ho desiderato con tutte le mie forze, ho inseguito questa medaglia passo dopo passo, sfide dopo sfide, superando momenti duri in cui ho anche pensato di smettere e che mi hanno dato ancora più forza per arrivare poi a questo argento”.
Com’è stato il ritorno a casa con la medaglia?
“Fantastico. Quando sono arrivato a Malpensa mi sono trovato tutti i miei amici ed i compagni della Canottieri Gavirate presenti con le maschere della mia faccia. E’ stato bellissimo, mi ha fatto sorridere e mi ha inorgoglito. Besozzo mi ha festeggiato, questo fine settimana mi attende un’altra celebrazione e questo rende tutto speciale”.
Dopo un argento olimpico a cosa si punta?
“Già confermarsi sarebbe un bel traguardo, cercherò di fare anche di più perché è stata un’avventura eccezionale e che mi ha regalato emozioni che voglio rivivere”.
Alessandro Burin
