Due vittorie e sette reti messe a segno negli ultimi quattro giorni: che la Solbiatese volesse prendere il largo era noto a tutti sin dal pre-stagione. Domenica scorsa, 3-2 esterno contro i diretti concorrenti del Saronno; mercoledì, invece, 4-0 schiacciante negli ottavi di Coppa Italia contro l’FCD Fucina. Quella nerazzurra è una rosa ampia che amalgama sapientemente l’impeto dei giovani con l’esperienza di senior abituati a campionati di vertice. Tra questi, il nuovo innesto Alessandro Lorusso, che nel varesotto aveva già indossato la maglia della Vergiatese nella stagione 2020/21, prima della tappa pavese tra Vogherese e Oltrepò, inframezzata dall’esperienza romagnola al Piccardo Traversetolo. Dopo la recente vittoria del campionato con i biancorossi, il difensore classe 1991 è pronto per un’altra stagione di vertice nell’armata nerazzurra.

In nerazzurro hai ritrovato il tuo compagno di Broni e Voghera Mattia Gabrielli. Ci spieghi le vostre esultanze?
(ride, ndr) Oltre che compagni di squadra, io e Mattia siamo molto amici e spesso la sera giochiamo insieme a Call of Duty. L’esultanza è nata da lì, ormai due anni fa. E visto che ogni tanto abbiamo il vizio del gol, speriamo di ripeterla altre volte…”.

Mister Tricarico sta optando per un 3-4-3 particolarmente offensivo con tanta spinta sulle fasce. Tu che sul binario di sinistra non ti risparmi, pensi che questo sistema di gioco valorizzi al meglio le tue caratteristiche?
“Facendo un passo indietro, da ragazzino giocavo addirittura da terzino in categorie superiori. Poi sono cresciuto, il calcio nel frattempo è cambiato – tant’è che i terzini oggi sono equiparabili a degli attaccanti aggiunti –, e così ho iniziato a fare il centrale di difesa. In questa porzione di campo, il ruolo che preferisco è proprio quello di braccetto, che mi permette di spingere in avanti e dare una mano ai compagni con gol e assist. Chiaro che per farlo serve una preparazione fisica importante, e infatti con la squadra lavoriamo duramente tutti i giorni. Personalmente, essendo un giocatore con caratteristiche offensive, mi trovo benissimo in questo sistema di gioco”.

Mercoledì i presenti al “Vista Vision” hanno assistito a un’autentica prova di forza. Vi aspettavate una partita del genere, contro un avversario per niente scontato?
“Siamo scesi in campo con il massimo rispetto per loro, che sono una buonissima squadra. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato e si è concluso con un parziale di 1-0, ma alla lunga ci siamo imposti. Sinceramente mi sento di dire che siamo una squadra veramente competitiva e che questa stagione dipenderà solo da noi, partita dopo partita”.

Passiamo al campionato. Quest’anno il girone ha accolto tante nuove arrivate che stanno dimostrando di poter strappare qualche punto qua e là (vedi la Rhodense contro di voi). Al di là delle partite di cartello, potrebbero essere anche queste le insidie della stagione?
“Magari sembrerà una risposta banale, ma tutte le partite sono difficili. Se non si entra in campo con il piglio giusto e la concentrazione necessaria, bene o male le differenze in questa categoria non sono così esagerate. Noi sicuramente abbiamo qualcosa in più di tante altre, ma dopotutto bisogna pensare che le squadre di metà o bassa classifica devono fare punti per salvarsi e che quando giocano contro di noi danno il tutto per tutto e vanno oltre la fatica. Di avversari semplici non ce ne sono e i passi falsi potrebbero capitare contro chiunque”.

Restando in tema, sabato vi aspetta un impegno apparentemente tranquillo contro il Robbio. In Coppa è stato fatto parecchio turnover: pensi che la profondità della rosa sia uno dei vostri punti di forza?
“Siamo un gruppo di venti/ventidue ragazzi che meriterebbero tutti di giocare, ma in campo purtroppo si scende solo in undici. Mercoledì qualcuno di noi ha riposato e il mister ha dato spazio a tre/quattro giocatori che meritavano di avere spazio. È giusto così, perché gli impegni sono molto ravvicinati tra loro. Contro il Robbio avremo nelle gambe solo due giorni di recupero, ma ovviamente scenderemo in campo per vincere e mi auguro che ci riusciremo”.

Quali sono, secondo te, gli altri tratti che meglio che vi caratterizzano?
“Per esperienza, sono convinto che oltre alla rosa il punto di forza di una squadra sia la capacità di andare d’accordo e creare un clima positivo nello spogliatoio. Nel nostro caso, posso dire che già nella prima settimana mi ero reso conto di essere arrivato in un gruppo straordinario, dove anche chi gioca di meno è pronto a dare tutto per gli altri. Questo per me è un aspetto fondamentale, così come la serenità in tutto l’ambiente, che non ci fa mancare davvero nulla”.

Il vostro obiettivo stagionale è stato ampiamente dichiarato. Per centrarlo, il margine di errore dovrà essere minimo. Secondo te, contro chi dovrete sgomitare da qui alla fine?
“A inizio stagione i nomi delle pretendenti sono sempre gli stessi, poi in corsa si scopre sempre qualche sorpresa. Sicuramente il Pavia è la candidata numero uno, l’Ardor Lazzate è una squadra già rodata che si è ulteriormente rinforzata, il Mariano non lo conosco ma sta facendo molto bene e anche Saronno e Caronnese hanno le carte in regola per arrivare in alto. Magari ci sarà qualche buona squadra che con la forza del gruppo farà una stagione al di sopra delle aspettative, quindi il girone è tutto sommato equilibrato e qualsiasi punto dovessimo andare a perdere potrebbe essere decisivo per vincere o meno il campionato”.

E ora la nostra schedina. 1, X o 2 per Pavia-Rhodense? (sabato, ore 19)
“X”.

Casteggio-Saronno? (sabato, ore 20:30)
“2”.

Solbiatese-Robbio Libertas? (sabato, ore 20:30)
“1”.

Ardor Lazzate-Vergiatese? (domenica, ore 15)
“1”.

Base 96 Seveso-Meda? (domenica, ore 15:30)
“X”.

Ispra-Cinisello? (domenica, ore 15:30)
“1”.

Lentatese-Sedriano? (domenica, ore 15:30)
“X”.

Mariano-Legnano? (domenica, ore 15:30)
“X”.

Sestese-Caronnese? (domenica, ore 15:30)
“2”.

Silvia Alabardi

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