Chi dice Sommese dice grinta, dice squadra di paese, dice tutti per uno e uno per tutti, dice giovani e senatori e fra questi senatori dice anche Matteo Terzi.
L’attaccante classe ’87 si è trasformato nel corso della sua carriera da “difensore con la valigia in mano” ad “centravanti con la maglia granata cucita addosso”, perché 5 anni nella squadra della tua città, accanto ai tuoi amici, con tanto di covid, stop forzato, vittoria del campionato di Seconda Categoria e salvezza, valgono tanto, tantissimo.
Sono cambiato radicalmente nel corso degli anni, sono maturato, ho limato alcuni aspetti del mio carattere, ma oggi sono strafelice di giocare qui, non è solo la partita della domenica che ruota intorno al mio umore e alla mia settimana, è propria la mia vita che ruota intorno alla Sommese”.

Campionato tosto, ogni domenica può sempre succedere di tutto, te lo aspettavi così? E che differenze noti con quello dello scorso anno?
È un campionato che ha tante squadre forti, anche qualcuna in più rispetto allo scorso anno, è molto equilibrato, nessuno ha preso il volo e nessuno lo prenderà, rimarrà aperto fino alla fine, ci sono formazioni che sono partite con certi obiettivi e che hanno dovuto cambiarli in corso, ed altre, al contrario, che stanno stupendo, ci sono team di qualità che stanno facendo forse più fatica del previsto, vedi Morazzone che magari si aspettava qualche punto in più, hanno tanti giocatori forti che conosco bene come Ghizzi e Libralon, però sai magari scendere di categoria può essere anche demotivante soprattutto all’inizio, resta comunque un girone competitivo su tutti i fronti”.

Credi che la classifica rispecchi i valori delle rose? E ti sbilanci su chi vincerà il titolo?
Sì credo che la classifica non dica bugie per quello che si è visto in campo e proprio per quello che ho visto in campo io mi sbilancio sulla Folgore Legnano vincente, mi hanno impressionato, su un campo faticoso come il nostro hanno sempre giocato palla a terra, non hanno mai gettato via un pallone, hanno dimostrato di avere le idee chiare ed un ottimo gioco, sono quelli che mi hanno colpito di più”.

Cosa ci dici, invece, del campionato della Sommese e del tuo campionato? Un infortunio ha condizionato tutta la tua prima parte di stagione, sei in ripresa?
Del mio purtroppo posso dire poco perché la scorsa estate mi sono strappato e sono rientrato solo a dicembre, non è stato facile ma adesso sono finalmente sereno ed in ripresa, spero di poter dare il mio contributo, la Sommese ha fatto un po’ fatica in alcuni momenti, diciamo che gli infortuni oltre il mio non ci hanno agevolati e la squadra ne ha risentito nonostante abbia messo in cascina punti pesanti, vedi Morazzone e Olimpia, e nonostante ad oggi sia fuori dalla zona retrocessione, sono molto fiducioso per il resto della stagione, abbiamo ritrovato la serenità che può portarci a raggiungere il nostro obiettivo il prima possibile”.

Ci racconti un po’ il “mondo Sommese” e cosa significa per te indossare questa maglia?
La Sommese è una grande famiglia, da chi lavora al bar alla segretaria, dal mister a buona parte dei giocatori, passando per lo staff, la maggior parte delle persone che vive questa realtà è proprio di Somma Lombardo ecco perché il senso di appartenenza è ancora più vivo, il giovedì non siamo mai meno di 15 persone a mangiare, la domenica i tifosi ci seguono, c’è proprio il piacere di stare insieme ed un gruppo che fa la differenza e che è il nostro punto di forza”. E prosegue:Somma per me è tutto nel vero senso della parola, io gioco con i miei amici e per la mia città, se va male la partita la domenica va male anche la mia settimana perché le persone che frequento sono le stesse, do tutto me stesso per questi colori, sia in allenamento, sia in partita, sia in spogliatoio”.

Possiamo dire che sei un leader? 
Se sono un leader devono dirlo gli altri, ci sono tanti modi di essere leader, chi è silenzioso, chi parla di più, io cerco d’essere d’esempio, di sicuro posso dire che con me è aumentato il livello d’intensità nelle partitelle”. Perché? “Perché sono troppo competitivo, odio perdere, e poi noi abbiamo i nostri trucchetti per tenere alta l’attenzione, ovvero il giochino delle X. Ogni volta che perdi una partitella metti una X, alla fine del mese chi ha più X paga la cena…posso dire tranquillamente che io non la pago mai (ride ndr)”.

E le multe come le gestite? Perché anche quello è uno snodo cruciale nel calcio dilettanti…
Lì abbiamo direttamente un file excel gestito da me e dall’ingegner Bellini, e la cosa bella è la multa sulla polemica della multa, in sostanza se hai da dire qualcosa metti altri 2 euro (ride ancora ndr)”.

Quanto è cambiato Matteo Terzi da quando giocava in Eccellenza, faceva il difensore e girava squadre come Saronno, Gavirate, Stresa, Arona, Accademia Borgomanero…
Tanto, sono maturato. Ero un carattere focoso, passavo sempre per il cattivo ma effettivamente non facevo nulla o quasi per trattenermi, ci ho sempre messo l’anima e questo talvolta sfociava in sfoghi eccessivi, e poi avevo la valigia in mano, non mi vergogno nel dire che cambiavo spesso squadra anche per un discorso economico, oggi invece è tutto diverso, vivo per questi colori e sanno tutti qual è il budget della Sommese, ma veniamo ripagati con tutto il resto. E poi sono diventato attaccante, lotto, faccio la guerra, ci metto il fisico, sono sempre pronto a tutto per la mia squadra ed i miei compagni”.

Chi si ritira prima, tu o Montagnoli?
Ma lui anche quest’anno come ogni anno dice che è l’ultimo, però poi non molla mai, io ancora non mi sono posto un limite, questa stagione la sto patendo un po’ a livello di infortuni, ma finché ho la forza di correre corro, lui invece non corre dal 2015, non ha di questi problemi…scherzo, sa quanto lo stimo e quanto è importante per noi, sono certo che resterà comunque nel mondo del calcio, io ho ancora tanti dubbi, non chiudo le porte ma al calcio gli ho dato una vita intera, non so se sono pronto a dargli anche la seconda”.

Arriva l’Arsaghese, c’è aria di derby, che partita ti aspetti?
Credo che all’inizio prevarrà un po’ di paura, nessuna nelle due squadre può permettersi di perdere, ma poi ci apriremo e giocheremo a viso aperto, sono contento perché ci arriviamo con la giusta serenità, sono tre punti pesanti quelli in palio, e poi un derby è sempre un derby”.

Chiudiamola così, completa la frase: la Sommese si salva se…
Senza se, la Sommese si salva, punto”.

Mariella Lamonica

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