Guardi le statistiche e pensi: la Valcuviana senza Soufiane Hafid sarebbe persa. Ed effettivamente viene difficile immaginare il contrario, visto che l’attaccante classe ’95 ha messo a referto 9 degli 11 gol complessivi dei biancoviola, risultando inevitabilmente determinante nelle uniche due vittorie stagionali (tripletta nel 3-1 contro gli Eagles Caronno e doppietta nel freschissimo 2-1 sul campo del Ceresium Bisustum). Si tratta però di un ragionamento che non rende giustizia al valore di una Valcuviana che, al netto delle cinque sconfitte e dei tre pareggi, non ha mai sfigurato contro nessuno, risultando parecchio fastidiosa anche e soprattutto per le squadre d’alta classifica.  

Aspetto che il Caravate dovrà tenere particolarmente in considerazione, vista la trasferta cuviese che attende i gialloverdi in occasione dell’11^ giornata del Girone X di Seconda Categoria, turno catalizzato tra l’altro da scontri diretti in tutte le zone della classifica. Guardando in alto, ad esempio, da brividi Laveno-Tre Valli e Mercallo-Brebbia, ma anche una sfida come Don Bosco-Ceresium sa di autentico crocevia stagionale. E, in un contesto del genere, la Valcuviana sa di non poter fallire.

“La vittoria sul Ceresium – esordisce Hafid – è stato il giusto premio arrivato dopo un filotto di partite in cui abbiamo raccolto molto meno di quanto avremmo meritato. Sono stati tre punti pesantissimi, che abbiamo voluto prenderci a tutti i costi: sapevamo che sarebbe stata una partita da vincere e l’abbiamo approcciata nel modo giusto, senza demoralizzarci dopo lo svantaggio, ma rientrando nella ripresa con ancor più determinazione per ribaltarla. Vincere in rimonta così può darci ancor più fiducia”.

Può in qualche modo esser considerata la partita della svolta?
“Assolutamente sì. O meglio, l’augurio è quello. Abbiamo già sfidato le squadre più forti del campionato: di certo non dico che le prossime partite saranno più facili, ma penso proprio che la Valcuviana potrà dire la sua come, tra l’altro, abbiamo già dimostrato di saper fare”.

Immagino che, classifica alla mano, il riferimento vada a due partite in particolare…
“Contro il Laveno non c’ero, per cui non posso giudicare anche se so che i miei compagni hanno dato tutto, e il ko di misura per 1-0 lo dimostra. Il rammarico più grande, per quel che mi riguarda, non può che andare alla sconfitta per 3-2 contro la Cuassese della settimana prima: abbiamo perso contro la capolista per un gol preso all’ultimo secondo dopo aver dominato il secondo tempo. Non a caso abbiamo vissuto tutta la settimana con l’amaro in bocca e siamo stati bravi a convertire quella delusione in energia positiva per vincere contro il Ceresium”.

Cosa manca a questa squadra? Guardando da fuori si potrebbe subito dire che se non segni tu non segna nessuno…
“So che in tanti la pensano così, ma io la vedo in maniera più positiva. Innanzitutto, giocando da prima punta il mio compito è quello di finalizzare il gioco della squadra: al momento lo sta facendo abbastanza bene, ma sono certo che presto tutti i miei compagni ritroveranno il feeling con il gol. Penso a uno come Maggi, che negli ultimi anni è praticamente sempre andato in doppia cifra, e quest’anno non si è ancora sbloccato; i gol arriveranno. In generale ci manca attenzione: il gruppo è nuovo e forse solo ora ci stiamo amalgamando, ma proprio per questo motivo una squadra come la nostra non può regalare così tanto. Dobbiamo lavorare sodo su alcune situazioni e non commettere certi errori che abbiamo sempre pagato a caro prezzo”.

Il titolo di capocannoniere è un tuo obiettivo?
“Sincero? No. Per tutta la carriera non me lo sono mai posto come obiettivo personale e di certo non lo farò quest’anno. Poi, ovviamente, a un attaccante piace segnare, e io non faccio eccezione, ma voglio solo dare il massimo contributo alla squadra”.

A tal proposito, la Valcuviana ha per te un significato particolare…
“Sono qui ormai da quattro dopo le esperienze tra Luino, Laveno e Gavirate. Abitando a Cuvio, a due passi dal campo, si è formato il classico gruppo di paese: è un piacere giocare con questa maglia, rappresentando un piccolo paesino in cui tutti sono amici, ed è solo per la Valcuviana se gioco ancora”. 

Non a caso avevi smesso lo scorso anno: cosa ti ha convinto a tornare?
“Avevo deciso di smettere a novembre dopo una serie di problemini tra crociato e menisco, oltre che per motivi di lavoro e altri impegni. Quest’estate ho ricevuto tantissime richieste e ho sempre risposto di no a tutti, finché… il Pres Gianluca Testa mi ha letteralmente rotto i co******g (ride di gusto, ndr). Scherzi a parte, ha avuto davvero un ruolo importante nella mia decisione: mi ha convinto a venire al campo, ho conosciuto i nuovi compagni e il mister, e ho subito avuto un’ottima impressione. Dell’Ovo è un allenatore davvero in gamba, sa che quello vuole, gli piace giocare palla a terra, e anche l’aver un preparatore atletico come Mattia De Maddalena, che ci sta veramente con il fiato sul collo, fa la differenza. Ad oggi sono contento di aver cambiato idea”.

La strada davanti a voi è comunque ancora lunga e in salita: cosa ti aspetti da qui alla sosta?
“Di uscire dalla zona playout e di poter quindi giocare tutte le partite più tranquillamente, anche perché le giornate passano, gli scontri diretti li giochi e se non porti a casa punti si fa fatica. Dopo la vittoria di domenica ci serve continuità: l’augurio è di trovarla nelle prossime uscite, per poi fare i conti e approcciare di conseguenza nel migliore dei modi il girone di ritorno”.

Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Buguggiate Caesar – Bosto? (ore 15.00)
“2”.
Cuassese – Jeraghese? (ore 14.30)
“X”.
Don Bosco – Ceresium Bisustum? (ore 14.30)
“2”.
Eagles Caronno – Angerese? (ore 14.30)
“X”.
Gazzada Schianno – Aurora Induno? (ore 14.30)
“2”.
Laveno Mombello – Union Tre Valli? (ore 14.30)
“2”.
Mercallo – Brebbia? (ore 14.30)
“1”.
Valcuviana – Caravate? (ore 14.30)
“1. Loro si sono risollevati davvero bene dopo esser partiti maluccio, ma anche noi arriviamo da un ottimo momento di forma. Non mi riferisco solo alla vittoria di domenica, ma anche e soprattutto alla prestazione contro la Cuassese: se contro la capolista costruisci cinque occasioni nitide da gol allora puoi far davvero bene contro tutti. Ed è proprio ciò che vogliamo fare”.

Matteo Carraro

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